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giovedì 31 dicembre 2015

Fuori Settore - Ready...Steady...Happy New Year

L'ultima notizia dell'anno è che questo piccolissimo blog ha "mangiato il panettone" e tra qualche ora brinderà anche con una buona bottiglia di bollicine.
"Ottocorsie" è nato nove mesi fa un po' per gioco, un po' per la nostra passione di raccontare l'atletica, soprattutto "per vedere di nascosto l'effetto che fa".
L'effetto che fa cercare le notizie, trovare un modo di raccontarle nè "istituzionale" nè catastrofista ad ogni costo (e con l'aria che tira non è facile), l'effetto che fa sapere che dall'altra parte dello schermo c'è qualcuno che legge quello che hai pensato, scritto, condiviso e concorda con te, oppure no. Addirittura che sei riuscito a farlo incazzare. E' successo anche questo, chi se lo aspettava. Forse, nonostante tutto, la passione per l'atletica è ancora abbastanza forte da fare incazzare qualcuno per i piccolissimi articoli di un piccolissimo blog.
Possiamo solo dirvi che scoprirsi in sintonia con chi legge quello che hai pensato, scritto e condiviso è bellissimo, che raccontare le nostre/vostre storie e vedere i pollici in su che si accumulavano su Facebook  e i numeri che crescevano nei contatori delle pagine è stata una grandissima soddisfazione. 
Per questo nell'ultimo post del 2015 vogliamo ringraziare tutti gli amici con cui, anche senza conoscerci di persona, abbiamo condiviso notizie, video, commenti, ma soprattutto le emozioni che il nostro sport sa regalare.
Lunedì, al più tardi, torneremo in pista e ricominceremo a lavorare perchè l'atletica è così, non si ferma mai. Oggi ci fermiamo per un attimo e auguriamo a tutti voi un 2016 pieno di nuovi record personali.

Fuori Settore - L'evoluzione della specie

Ostacoli ieri e oggi


Fotofinish - Le più belle immagini sul web

"Oggi sono un fascio di nervi..."

Ivana Spanovic, Serbia

martedì 29 dicembre 2015

Fuori Settore - "Nel frattempo a Topolinia..."

Una delle prime cose che si impara dallo sport (se si incontrano lungo la strada i giusti maestri...) è il rispetto per gli altri e per le loro differenti opinioni e aspirazioni. Tuttavia ci sono occasioni in cui i nostri principi vengono messi alla prova duramente.
Questa è una di quelle.

"...chiede un campo scuola." No Comment.

Il nostro indirizzo mail è a vostra disposizione per lanciare una petizione per avere la morra cinese alle Olimpiadi del 2024

News - Doping World. Le medaglie tornano a San Marino


Una delle conseguenze del doping è la necessità di riscrivere gli ordini di arrivo e riassegnare le medaglie, purtroppo molto tempo dopo le cerimonie ufficiali.

Questa volta la riparazione tardiva del torto tocca ai ragazzi della 4X100 di San Marino (Ivano Bucci, Federico Gorrieri, Francesco Molinari e Fabrizio Righi) che si piazzarono al quarto posto nell'edizione 2013 dei Giochi dei Piccoli Stati tenutasi in Lussemburgo.
Nel Granducato fu il quartetto cipriota a mettersi al collo la medaglia d'oro in 41.71, ma qualche settimana dopo gli inni nazionali emerse la positività del ventiduenne Christos Chatziangelidis, già vincitore dei 100 e argento sulla distanza doppia.
Di qui la ricompilazione della classifica e l'invio delle medaglie  verso il Titano che verranno consegnate agli atleti durante l'annuale galà del Comitato Olimpico della Repubblica il prossimo 16 gennaio.
Forse non sarà come salire sul podio dentro lo stadio ma, come si dice, meglio tardi che mai.

lunedì 28 dicembre 2015

Fuori Settore - Punti di vista N° 2. Air Lavilenie colpisce ancora

Datemi una GoPro e vi rovescerò il mondo...




Ti piace ottocorsie?


News - Ufficializzate le nuove candidature per Mondiali 2016: Junior in Polonia. Marcia a Roma?

Il ciclone doping abbattutosi sulla Russia ha portato anche alla sospensione 
L'ormai inutile logo di Cheboksary 2016
dell'ARAF (http://eng.rusathletics.com/) da tutte le attività della federazione internazionale, rendendo necessario l'individuazione di nuove sedi per i Campionati Mondiali Juniores (precedentemente assegnati ala città di Kazan) e della Coppa del Mondo di Marcia a squadre prevista a Cheboksary.
Questa mattina la Federatletica mondiale ha diramato l'elenco ufficiale delle pretendenti.
India, Australia e Polonia avevano in un primo tempo manifestato interesse per i Mondiali under 20, ma soltatnto la delegazione di Varsavia ha presentato una richiesta ufficiale entro la scadenza dei termini per svolgere la manifestazione a Bydgoszcz e, a meno di clamorosi capovolgimenti dell'ultimo secondo, i giochi dovrebbero essere fatti.

La sede in cui si daranno battaglia le migliori scuole di marcia del pianeta è invece ancora tutta da decidere. A contendere a Roma  la gara iridata saranno gli ecuadoregni di Guayquil, la città messicana di Monterrey e la capitale dell'Ucraina, Kiev.
I membri del consiglio Iaaf (http://www.iaaf.org/home) avranno tempo fino al sei gennaio per valutare i dossier delle candidature, il giorno dopo le sedi delle due manifestazioni verranno scelte attraverso una votazione elettronica.
In bocca al lupo Roma!

domenica 27 dicembre 2015

"E' la stampa, bellezza..." - Doping world. In Russia il doping è giovane?

Giorno dopo giorno nuovi retroscena arricchiscono il dossier doping russo.

In un'intervista al sito R-Sport, Ramil Khabriev, l'ex direttore dell'agenzia antidoping di Mosca dimessosi pochi giorni fa, ha dichiarato che il 40% delle violazioni dei test avvenute nel suo paese riguardano competizioni giovanili.
"Il problema dell'assunzione di sostanze proibite da parte dei nostri atleti è grave e non può più essere negato - ha commentato l'ex numero uno della Rusada (http://www.rusada.ru/en) - I risultati delle nostre indagini dicono chiaramente che, rispetto ad altre nazioni, da noi il fenomeno ha proporzioni nettamente maggiori. Ciò che è più preoccupante è appunto il dilagare di queste pratiche anche nello sport giovanile. A quanto risulta gli allenatori ricorrono a questi mezzi per ottenere risultati di rilievo anche con i principianti nelle competizioni locali."
 Ramil Khabriev
Se le affermazioni di Khabriev dovessero essere confermate dai fatti la Russia si troverebbe a dover affrontare un macigno ancora più pesante di quello che si prospettava quando vennero resi noti i dati della Wada sulle operazioni truffaldine avvenute nei laboratori moscoviti: non si tratterebbe soltanto di atleti professionisti che cercano "scorciatoie", ma di un intera generazione di giovani ragazzi ormai assuefatta alla cultura del'imbroglio.
Nel frattempo, sotto la spada di Damocle della proibizione a partecipare ai Giochi di Rio, i russi sono passati da una negazione assoluta e intransigente di ogni addebito a una linea più morbida di
collaborazione con gli organismi internazionali. Vitaly Mutko, ministro dello sport dello "Zar" Putin, ha rilasciato una dichiarazione all'agenzia di stampa Tass secondo la quale il governo di Mosca sta lavorando per creare un nuovo team di professionisti, non coinvolti nella precedente "chiacchierata" gestione, che possa dare sicurezza sulla validità dei controlli effettuati nel suo paese.
Basterà perchè gli atleti venuti dal freddo possano sfilare nella capitale carioca? 

venerdì 25 dicembre 2015

Fuori Settore - Africa running. #marathoneiffagedakar

Niente neve quest'anno? Niente romantico San Valentino nella baita?
Lasciate perdere le Dolomiti. Volate, anzi, correte a Dakar!


giovedì 24 dicembre 2015

Fuori Settore - Hurry up!!!

E' vero, a Natale non si gareggia...
Ma questo non significa che non si debba correre ugualmente!



Buon Natale!

sabato 19 dicembre 2015

"On your marks!" - Eliza McCartney, nuovo mondiale junior dell'asta

Auckland (New Zealand) - Eliza McCartney ce l'ha fatta ed è riuscita a mettere sotto l'albero di Natale il miglior regalo che potesse farsi: portare il nuovo record mondiale Juniores del salto con l'asta a 4.64m.
Il 14 novembre scorso nello stesso impianto, il Mount Smart di Auckland,  aveva già mostrato di essere in gran forma alzando la quota del record nazionale di categoria a 4.50m, ma la sua prova di oggi  è stata qualcosa di straordinario.

Dopo due tentativi falliti a 4.40m, la diciannovenne all black ha subito mirato al bersaglio grosso chiedendo di portare l'asticella un centimetro al di sopra del primato mondiale stabilito dalla svedese Angelica Bengtsson nel 2011 a Stoccolma. 

Bandiera rossa alla prima prova, niente da fare anche alla seconda rincorsa, all'ultimo salto di gara del 2015 ha finalmente trovato i giusti automatismi e ha lasciato anche un discreto margine fra se e l'asticella. 
Per la McCartney, bronzo ai mondiali juniores di Eugene con 4.45, la prestazione di ieri rappresenta anche il nuovo record nazionale assoluto, ma soprattutto il passaporto per le Olimpiadi di Rio.
Sarà la prima astista neozelandese a prendere parte a una competizione a cinque cerchi dopo la partecipazione di Melina Hamilton ai giochi di Atene 2004


venerdì 4 dicembre 2015

Pensieri e Parole - Will Coyote e i Whereabouts


On. Paolo Cova
Niente da fare. E' passato un altro  giorno eppure il reflusso gastroesofageo causatoci dalla storia dei whereabouts continua a non dare tregua.
Ieri abbiamo scritto che si sapeva da tempo che la bomba sarebbe scoppiata prima o poi, oggi vogliamo spiegarvi perchè lo abbiamo scritto.
19 giugno 2015, venerdì mattina. Autostrada A1, un punto indefinito fra Milano e Piacenza.
La radio funziona male e allora premiamo il tasto "scan" per cercare una stazione con un po' di musica. Quando il sintonizzatore interrompe per la prima volta la ricerca, sul display compare la scritta "Rai Parlamento".
Saremmo portati a continuare la scansione dell'etere, ma un istante prima che il dito si posi sul bottone sentiamo pronunciare queste parole: "gruppi sportivi militari".
La curiosità concede qualche secondo all'intenzione di passare oltre e da quel momento in poi i successivi minuti sono occupati dal racconto di questa storia che sta a metà fra il paradosso e la malafede, fra il pressapochismo e l'inadeguatezza.
Qui di seguito pubblichiamo alcuni stralci dell'interrogazione parlamentare dell'Onorevole Paolo Cova e la risposta del sottosegretario Antonello Giacomelli che potete trovare per intero a questo link (l'intervento inizia a metà di pagina 8).

"Dopo questa segnalazione, la procura antidoping si era attivata per convocare sessantacinque atleti, il giorno immediatamente prima della risposta alla nostra interpellanza. Per quattro anni non era successo niente, non era avvenuto assolutamente niente."
"Pertanto, io credo che sia opportuno andare a verificare che cos’è stato fatto e che cosa stanno facendo le forze dell'ordine, visto che non riesco ad avere risposte e non riusciamo ad avere risposte dalla procura antidoping, almeno all'interno dei gruppi sportivi militari."
"Liberamente degli atleti si sono potuti permettere di non dare la reperibilità, la procura antidoping del CONI, l'Agenzia CONI-NADO"
"Nel caso specifico è la FIDAL che ha l'incombenza di informare, formare e controllare il corretto comportamento degli atleti di importanza nazionale. Non era, infatti, nella possibilità del gruppo sportivo forestale poter verificare eventuali mancanze."
"Nei citati casi, l'ufficiale ha provveduto a richiamare gli interessati, i quali hanno rappresentato diverse difficoltà nelle procedure di segnalazione quali: l'impossibilità a collegarsi al sistema informatico, l'utilizzo di password non valide per l'accesso alla predetta piattaforma, l'avvenuta comunicazione a indirizzi di posta elettronica errati, la mancanza di obblighi di compilazione del format «Whereabout clause CONI-NADO» in quanto le informazioni richieste erano già state inserite nel sistema «World Anti-Doping Agency» (WADA). "
Da questa storia gli atleti non usciranno completamente immacolati. Quantomeno dovranno assumersi la responsabilità di non aver protestato, all'epoca in cui i disservizi del sistema avvenivano, con la stessa veemenza con cui lo fanno oggi da tutti i loro profili social.
Tuttavia, se lasciamo da parte la sostanza dei fatti e ci limitiamo alle conseguenze, che si rivelino sacche di malcostume o meno, si arriva obbligatoriamente a una domanda: non era proprio possibile evitare di pestare quell'enorme escremento che si vedeva benissimo sul marciapiede dell'informazione?
Non era possibile preparare una difesa che fosse innanzitutto tempestiva e al contempo più credibile e incisiva di un "All'epoca dei fatti io non c'ero" o dell'ancor meno utile: "Io sto con i miei ragazzi"'

A cosa serve un Presidente che non sa gestire non la situazione tecnica (in Fidal ci sono altre figure pagate per non esserne in grado...), ma quella amministrativa e manageriale?
Per quale motivo la Federazione ha un ufficio stampa che non si preoccupa minimamente di parare un colpo che si attende da mesi e di cui si conosce esattamente il bersaglio? Per pubblicare cinque righe in un box a pagina 35 di un qualunque giornale?
Urlare "Tutti a casa" in piazza o nelle discussioni da bar è stato, ed è da sempre, lo sport nazionale, ma non ci è mai piaciuto.
Chiedere, pacatamente, che  se ne vada chi ha dimostrato ampiamente di non essere in grado di assolvere ai suoi compiti, si tratti di dirigente, funzionario o semplice impiegato, è doveroso. Soprattutto se questi, ben sapendo di avere davanti a se un baratro, ha continuato a correre senza curarsi di quello che sarebbe successo a quelli dietro di lui. 

giovedì 3 dicembre 2015

Pensieri e Parole - Ivano, Jessica e i whereabouts


Ecco come venivano registrate in Fidal le dichiarazioni di reperibilità degli atleti...

A tutti gli amici che si sono indignati per come è stata diffusa la notizia sui "whereabouts": non incazz...vi troppo.

E non date la colpa ai giornalisti o a chicchessia.
Ormai dovrebbe essere abbastanza chiaro per tutti che il nostro mondo è quello che è, e che la gestione di questa storia è soltanto uno dei tanti esempi di dilettantismo, scarsa competenza e , forse, un po' di malafede. Oggi la faccenda è su tutte le prime pagine dei giornali. E' normale: è l'uomo che morde il cane. Anche se probabilmente, questa volta la notizia non è vera. Come probabilmente era falsa la storia di Fajdek che, ubriaco, paga il taxi con la medaglia d'oro dei mondiali. E' una storia che fa polemica e farà vendere i giornali per qualche giorno. E gli stessi "giornalisti" che l'hanno strillata ai quattro venti sanno che molto probabilmente si sgonfierà rapidamente, ma oggi funziona e fa vendere copie. Fa schifo? Certo, ma è la stampa bellezza e non puoi farci niente...

Forse, se l'ufficio stampa della Federazione fosse stato in grado di svolgere il proprio compito, questa mattina i giornali avrebbero raccontato i fatti in un altro modo, senza lasciare spazio ad ambiguità.

Ma le cose sono andate così.
Se la prima preoccupazione del capo della "baracca" (perchè questa è oramai) non fosse stata quella di dire "Io non c'ero" e negare che siano successe "cose strane", forse la sua non sarebbe sembrata soltanto una strenua difesa della bandiera.
Ma le cose sono andate così.
Da lunghissimo tempo si sapeva che questa bomba sarebbe potuta esplodere, ma non solo non è stata disinnescata, non si è fatto nemmeno un tentativo di limitare i danni mediatici. E tutto questo causa forse ancora più danni del fatto in se.
C'è stata malafede da parte degli atleti? Le procedure sono state mal gestite dalla Fidal o dal Coni o dall'agenzia antidoping? Chi può dirlo?
Per quanto ci riguarda vale il principio che finchè non si dimostra il contrario, con un test antidoping o con la prova provata dell'intento truffaldino, tutti sono innocenti.

Ma siamo altrettanto convinti che qualcuno debba prendersi la responsabilità di non aver svolto i compiti che gli erano stati affidati, che chi doveva controllare che tutto andasse a buon fine e non lo ha fatto debba far presente la sua negligenza e che chi doveva preparare una "toppa" mediatica e non lo ha fatto debba fare un passo indietro.

Tutti sapevano che una colossale valanga di melma si sarebbe abbattuta sul nostro mondo e nessuno ha cercato di salvare il salvabile.
Per questa totale inattività ora dal punto di vista mediatico l'onere della prova è a carico degli accusati e, anche se tutti i coinvolti dimostrassero di essere totalmente puliti, nella memoria collettiva resterebbe l'accusa e non il verdetto finale.

Alle prossime elezioni federali andiamo tutti con l'hastag #Tafazzi4President?