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martedì 31 maggio 2016

Call Room - Oltre gli ostacoli. Massimo e i suoi "Young Runners"

Samuele Licata e Massimo Bianca
A Massimo gli ostacoli non hanno mai fatto paura.
Alcuni si bloccano di fronte a quei marchingegni di legno e metallo che sembrano fatti apposta per farsi del male, la paura di cadere è troppo grande. L’alternativa facile è già lì, bella e pronta. Basta dirsi: “Ci sono gare più adatte a me.” Ma lui non è proprio il tipo.
Ha imparato a superarli a Siracusa, la sua città natale. Nel suo albo dei record c’è un 15.1 sui 110  e un 54.9 fra le barriere basse. E ha imparato ad affrontare anche le sfide più difficili (il record regionale del decathlon allievi è ancora suo). Quando è diventato “grande” ha deciso di rimanere fedele a se stesso. E’ diventato tecnico, per insegnare ad altri ragazzi a superare gli ostacoli, e si è arruolato in Polizia. Destinazione: Commissariato di Gela. Ed è proprio qui che comincia la sua seconda vita nell'atletica.
“Dopo il matrimonio mi ero lasciato andare, avevo messo su qualche chilo di troppo e per rimettermi in forma ho ricominciato a correre. Ho partecipato a qualche podistica e dopo un po’ di tempo mi è venuta l’idea di organizzare una manifestazione, la “StraGela”, all’interno della quale ho inserito anche delle gare riservate ai ragazzi. Alcuni di loro si sono appassionati e ho deciso di cominciare a seguirli. La società è nata di conseguenza.”
Una conseguenza che forse a tanti altri non sarebbe sembrata così naturale visto che a Gela la pista di atletica non c’è. Ma, come dicevamo, per lui gli ostacoli non sono un problema.
Il gruppo della Young Runner Gela
Leggere l’organigramma della società non è un’attività impegnativa.
“Il Presidente è Giacomo Licata, io ricopro il doppio ruolo di vice-presidente e allenatore e abbiamo alcuni genitori che ci danno una mano. La società è tutta qui.
Siamo piccoli, piccolissimi, ma negli ultimi anni ci siamo tolti diverse soddisfazioni: sono arrivati molti titoli regionali, diversi record siciliani e addirittura un record italiano, quello di Samuele Licata sui 1200 siepi. Non è facile. Non abbiamo un impianto, non abbiamo uno sponsor e anche le pubbliche amministrazioni non sono troppo interessate a noi, ma si va avanti lo stesso.”
La pista di atletica non c’è, ma a Gela non mancano gli impianti sportivi, anzi.
Su un lungo viale all’estrema periferia della città, a cento metri l’uno dall’altro,  sorgono quelle che sembrano due vere e proprie cattedrali nel deserto: il  PalaLivatino, 2500 posti a sedere di proprietà della provincia di Caltanisetta e il PalaCossiga, che vanta una capienza di 1500 ospiti ed è gestito dal comune. E' qui fuori che si allenano i ragazzi di Massimo.
Clara Tasca

“L’ultima amministrazione ha fatto posare nel cortile del palazzetto un rettilineo di tre corsie lungo 60 metri e lì proviamo la ritmica degli ostacoli con le chiodate. Per il lungo utilizziamo una piccola buca nel giardino che serve anche per simulare la riviera delle siepi, mentre per il salto in alto abbiamo comprato della gomma piuma e l’abbiamo fatta ricoprire con un telone da camion. A volte utilizziamo questo materasso improvvisato anche per il salto con l’asta.”  Mentre Massimo racconta aneddoti riguardanti i suoi ragazzi e le difficoltà che affrontano con la semplicità disarmante di chi è abituato a dover inventare ogni giorno, noi rimaniamo sempre più interdetti di fronte a uno scenario che è difficile anche solo immaginare. “Agli inizi, quando non avevamo nemmeno questo rettilineo, andavamo ad allenarci in spiaggia ma un giorno, in pieno inverno,  siamo stati inseguiti da un branco di cani randagi e per evitare di essere attaccati abbiamo dovuto gettarci in acqua. Da allora ho abituato i ragazzi a correre con delle pietre in mano per potersi difendere nel caso ci fossero problemi. Negli ultimi tempi comunque i randagi si sono talmente abituati che corrono insieme a loro.”
Giorgia Di Vara
Poliziotto a Gela. Lavoro difficile in una città complessa. E per hobby allenatore di atletica senza nemmeno una pista. Va bene non cercare la vita comoda, ma è mai possibile che non gli venga mai

voglia di mollare tutto? “Sì, Gela è una città complicata. Qualche anno fa abbiamo dovuto affrontare il fenomeno dei baby killer, ragazzini che venivano assoldati dalla malavita per le attività criminali. Nel mio piccolo cerco di tenere i ragazzi lontano dalle strade sbagliate che potrebbero imboccare. Purtroppo non tutti hanno colto questa opportunità.
Per me l’essenziale non è creare dei campioni, ma aiutarli a diventare uomini per bene. Se poi ottengono dei risultati tanto meglio, ma io ho un patto con i miei atleti: se il loro rendimento scolastico non è buono, non li faccio allenare. La parte più importante della loro vita è quella lontana dai campi di atletica”.
“Ogni volta che considero le condizioni in cui lavoriamo penso di piantare tutto. Non abbiamo nessun aiuto economico, dove ci alleniamo non ci sono servizi igienici, in inverno non abbiamo un posto dove ripararci dalla pioggia e qualche mese fa ci hanno anche rubato gli ostacoli e devo solo ringraziare la generosità del Cus Catania e del Panathlon Catania che ce li hanno ricomprati. Altrimenti i ragazzi non si sarebbero più potuti allenare.
“Quando sono tentato di smettere è mia moglie Fiorella che mi spinge ad andare avanti, ma non so per quanto ci riuscirò ancora. Non si può lottare per tutta la vita contro i mulini a vento”. Contro i mulini a vento, contro i cani randagi, contro la pista che non c'è, contro quegli ostacoli che ormai supera ogni giorno da anni.

lunedì 30 maggio 2016

"On your marks!" - Sacmi e Fratellanza si aggiudicano i CdS Cadetti 2016

Sono Sacmi Imola e Fratellanza i club vincitori dei societari under 16 dell'Emilia-Romagna che si sono conclusi oggi sula pista di Modena. 
Le classifiche di società hanno visto la netta affermazione delle ragazze di casa che con 394.5 punti hanno sconfitto la concorrenza di Self Montanari Reggio e Atletica Piacenza, mentre nella gara maschile sono stati soltanto otto i punti che hanno regalato il primato agli imolesi davanti alla compagine di casa e al team della Self.
Giacomo Castellet
Ma i risultati delle squadre sono fatti dalle prestazioni ottenute dai singoli che in molti casi sono andate a movimentare i piani alti delle graduatorie italiane di categoria. Di seguito una breve carrellata delle migliori.

Velocità e Ostacoli Cadetti - Straordinario il testa a testa degli 80 metri fra Tommaso Boiardi (Atl. Piacenza) e Giacomo Castellett (Edera Forlì) risoltosi a favore dell'emiliano per un solo centesimo (9.41). Più semplice la vittoria sui 300 piani di Riccardo Dall'Olio (Sacmi), oggi con le ali ai piedi. L'imolese che ha portato il personale a 37.20 (dal 37.6 manuale precedente) ha preceduto per quasi mezzo secondo il reggiano Simone Terenziani (Self), anche lui autore di un notevole miglioramento passando da 38.4 a 37.68. 
Nei 100hs 14.46 per il classe 2002 Francesco Cavina (Atl. Ravenna) che ha staccato di quattro centesimi il leader delle graduatorie regionali Martino Filippone (Sacmi), mentre sui 300 ostacoli a Dall'Olio è bastato correre in 43.41, tempo non impegnativo per lui, per chiudere la pratica.

Mezzofondo e Marcia Cadetti - Il ferrarese Simone Massarenti vola sul chilometro nella pista modenese e disintegra il personale migliorandosi di oltre sei secondi. 2.38.81 il tempo con cui si inserisce al terzo posto delle graduatorie nazionali stagionali davanti al reggiano Jacopo Curti che ha siglato un ottimo 2.39.87. Il mezzofondista della Self si è preso la sua rivincita sulla distanza doppia dove ha siglato il suo primo risultato cronometrico al di sotto dei sei minuti. 5.59.42 il tempo che lo pone in seconda posizione del ranking 2016. 

Salti Cadetti -  Filippo Pavani (Atl Bondeno) si è fermato a 1.76m, misura sufficiente per aggiudicarsi il salto in
Patrick Girotti
alto per distacco. Enrico Vena (Rimini Nord) ha aggiunto dodici centimetri al pb e il suo 6.31m lo mette ora al quarto posto in coabitazione con il pugliese Lattanzio delle graduatorie, alle spalle del piacentino Boiardi (pb di 6.40m) che non ha trovato la sua giornata migliore sulla pedana modenese.
Straordinario il miglioramento di Patrick Girotti (Castelfranco Emilia) nel triplo. Si supera di 59 centimetri e balza in testa alle liste stagionali con 13.19m.

Lanci Cadetti -  Simon Zeudjio Tchiofo (FMI Parma Sprint) conferma di essere uno dei più promettenti lanciatori della categoria a livello nazionale e fa doppietta vincendo il peso con 15.32m e il disco con il nuovo personale di 41.89m. Resta il rammarico di quello che sarebbe probabilmente stato il miglior lancio della serie, annullato per un'ingenuità: l'uscita dalla pedana prima dell'atterraggio dell'attrezzo. Vola lontanissimo anche il giavellotto di Matteo Zigni (Atl. Castelnuovo Monti) che supera ancora una volta la fettuccia dei 50 metri e porta il proprio record a 50.23m.

Velocità e Ostacoli Cadette - Giulia Guarriello (Sintofarm) è la mattatrice del settore con una doppia straordinaria prestazione: sabato entra nella top ten di tutti i tempi degli 80 ostacoli correndo in 11.63, oggi fa 10.19 sugli 80 piani. In entrambi i casi alla sua destra sul podio è andata Margherita Guerra, promettentissima atleta del Cus Bologna al primo anno di categoria. Vittoria a suon di primato sui 300 piani per Alessia Baldini che passa da 42.1 a 41.34. Buon sangue non mente.

Giulia Guarriello
Mezzofondo e Marcia Cadette -  Si migliorano sia Francesca Vercalli (Atl. Reggio) vincitrice dei 1000 metri sia Francesca Badiali (Fratellanza) sui 2000 metri, quest'ultima di circa quindici secondi.
Maria Camilla Carta (Coop Nordest) fa - 4 secondi sui 1200.

Salti Cadette -  Grandissimo miglioramento per Daisy Karpaty (Sacmi Imola) che cresce di 17 centimetri e con 1.52m si mette alle spalle la capofila della graduatoria regionale 2016 Maria Piccioni (Riccione Sessantadue) che ieri ha messo l'ultimo pallino a 1.49m.
Nel lungo mancava la leader regionale Camilla Pizzetti (Coop Nordest) che con 5.38m detiene saldamente il comando. Vittoria per la lughese Matilde Gasperoni che infila 5.11m al primo tentativo e poi litiga con la pedana. Elena Rosalba Molaschi (Corradini Rubiera) cerca per tutta la gara di scalzarla dal primo posto, ma rimane dietro di soli due centimetri.

Lanci Cadette - Il martello è stata la competizione più interessante sia dal punto di vista tecnico sia da quello delle emozioni, con le prime tre che hanno messo a segno prestazioni da top ten nazionale. La gara è rimasta in una situazione di sostanziale equilibrio fino all' ultimo turno con Laura Casadei (Riccione Sessantadue), Camilla Anselmi (Cinque cerchi Piacenza) e Giada Ceccarelli (Endas Cesena) divise da poche decine di centimetri. Al sesto passaggio in pedana la riccionese ha torvato l'accelerazione giusta piazzando un gran lancio di 48.07m che migliora di più di sei metri il suo personale dello scorso anno. Olivia Maltoni (Atl. 75 Cattolica) stacca tutte di oltre sei metri nel giavellotto con una best performance di 35.28m, mentre Samanta Zavatti (Rimini Nord) mette una spallata da 10.50 nel peso che chiude i conti già al primo turno.
Il lancio vincente di Laura Casadei

La palla passa ora al selezionatore della squadra regionale Alessandro Casarini che, probabilmente già nella giornata di oggi, comunicherà i nomi di coloro che faranno parte della squadra dell'Emilia-Romagna che parteciperà al Trofeo Pratizzoli domenica prossima a Fidenza.


venerdì 27 maggio 2016

"On your marks!" - Modena e Orvieto. Un giovedì da leoni

Desola Oki foto Colombo/Fidal

Grande giornata quella di ieri per gli atleti dell'Emilia-Romagna divisi fra il fronte casalingo del "Trofeo Goldoni-Benetti" di Modena e il "Memorial Luca Coscioni" di Orvieto.
Sotto la Ghirlandina le luci dei riflettori si sono accese ancora una volta su Desola Oki.
In questa stagione la "freccia nera" del Cus Parma si mette in mostra ogni volta che va sui blocchi, qualunque sia la specialità che affronta e non c'è il tempo di rimanere meravigliati per l'ultima impresa che ha compiuto che subito si migliora nuovamente. Domenica scorsa su questa stessa pista aveva messo a segno quel 24.41 che la mette al terzo posto delle classifiche continentali under 18 dei 200 metri, ieri è stata la volta dei suoi amati ostacoli. A Desola sono serviti soltanto 13.60 secondi per superare le dieci barriere, un crono che le vale il nuovo record regionale e la porta a soli quattro centesimi dal primato italiano di Veronica Borsi. E che per inciso è il sesto dei ranking mondiali e il secondo di quelli europei...
Giacomo Proserpio
Nei 100 uomini vinti da Marco Gianantoni (Virtus Bologna) in 10.74 va segnalata la prestazione del suo compagno di squadra Stefano Bignami. Il vincitore dei tricolori under 18 al coperto nel salto in lungo ha "bruciato" il suo precedente personale scendendo a 11.04. Il minimo per Tbilisi è sei centimetri più su e il vento ieri era a +0.3, ma il bolognese si trova al quinto posto delle graduatorie nazionali, non sarà facile conquistarsi un posto in azzurro.
Il finanziere Marco Lorenzi ha chiuso in solitudine un giro di pista da 47 netti che lo ha visto vincere per distacco, mentre sui 110 ostacoli juniores Marco Bigoni (Pro Sesto) e Nicola Cesca (Avis Macerata) hanno portato insieme a 14.05 la miglior prestazione italiana dell'anno, con la vittoria assegnata al lombardo dopo un attento esame della fotografia.
Nel settore salti spiccano il nuovo personale di Alessandro Bellelli (Self Montanari Reggio Emilia) vicitore dell'alto alla quota di 2.08m e il 13.00m con cui Maryoris Sanchez Ferrer (Lagarina Crus Team) si è presa l'oro del triplo femminile.
In grande spolvero i martellisti. Il lombardo Giacomo Proserpio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) è a caccia del minimo per i mondiali polacchi e quest'anno ha già superato i 66 metri. Purtroppo anche ieri non è stata la volta buona. Parafrasando De Gregori, il ragazzo si farà. Non ha affatto le spalle strette. Fra gli allievi uno spettacolare Nicola Cipolli (Fratellanza) ha messo a referto un 57.63 m che migliora di oltre un metro e mezzo il personale piazzando un ottima serie tutta superiore ai 55m.
Nuovi pb anche per la sue pari età impegnate nella gara femminile: la riccionese Jessica Mazzola (53.71m) ed Elena Risi (Fratellanza) che si è piazzata al secondo posto grazie ad un lancio di 52.15m.
A Orvieto il protagonista fra gli atleti della nostra regione è stato Francesco Lama. Il 5.40m superato
Francesco Lama insieme al suo allenatore Matteo Rubbiani
sulla pedana umbra dall'astista della Sacmi Imola è il nuovo record regionale juniores, ma soprattutto gli garantisce il passaporto per i mondiali di categoria con quella che è attualmente l'ottava prestazione dell'anno per un under 20. Un progresso veramente impressionante il suo se si pensa che il suo personale dello scorso anno era di 4.60m.
Per quanto riguarda gli altri emiliano romagnoli va segnalato il grande 2.25 dell'altista sammarinese Eugenio Rossi (Biotekna Marcon) che ha lasciato a dieci centimetri il livornese Lari, il 21.49 con cui Simone Pettenati (Fratellanza) ha occupato il trezo gradino del podio dei 200 metri il bronzo con standard per Amsterdam della modenese in forza all'Esercito Raphaela Lukudo (53.17) e il velocissimo doppio giro di pista da doppio personale di Bussotti e Bizzotto, risoltosi a favore del toscano nei confronti del parmigiano (1.47.55 contro 1.47.81)

Il salto vincente a 5.40m di Francesco Lama


Tutti i risultati di Orvieto

martedì 24 maggio 2016

News - Piccolo a chi? Parte il conto alla rovescia per San Marino 2017

Per raccontare questa storia dobbiamo riportare le lancette dell'orologio al 23 maggio del 1985, il giorno in cui, sulla pista dello Stadio Olimpico di Seravalle nella Repubblica di San Marino, si tenne la cerimonia d'apertura di una nuova manifestazione: "I Giochi dei Piccoli Stati d'Europa".
L'idea di creare un associazione all'interno della Iaaf che tutelasse le nazioni con meno di un milione di abitanti era stata ipotizzata qualche anno prima dalle federazioni di Cipro, Islanda, Liechtenstein e Lussemburgo e prese corpo poco tempo dopo aggregando anche Andorra, Malta, il Principato di Monaco e appunto San Marino. Queste piccole Olimpiadi furono il naturale prodotto di quel neonato accordo.
Difficile dire se i dirigenti che allora portarono avanti questo progetto avessero ipotizzato che a distanza tanti anni la loro creatura sarebbe stata ancora in auge, fatto sta che il 29 maggio del 2017 il vessillo della manifestazione tornerà a sventolare sul Titano e i sammarinesi ci tengono a celebrare l'evento come si deve.
E' proprio per questo che domenica prossima, a un anno esatto dalla trentaduesima inaugurazione dei Giochi, si terrà la Countdown Relay, l'evento che sancirà ufficialmente l'inizio del conto alla rovescia per l'edizione numero diciassette.
A partire dalle 9.30, dai nove "castelli" che costituiscono il territorio della piccola enclave all'interno della Romagna, partiranno i primi runner che porteranno le bandiere dei nove stati partecipanti (nel 2011 si è aggiunta al nucleo storico l'ex repubblica juogoslava del Montenegro).

Gli staffettisti si daranno il cambio ogni 500 metri fino al punto di raduno finale previsto di fronte allo Stadio Olimpico dove le massime autorità politiche e sportive sammarinesi accenderano l'orologio che scandirà lo scorrere di questi ultimi 365 giorni.

La staffetta è aperta a tutti quelli che vogliano partecipare, per ricevere informazioni è possibile contattare il comitato organizzatore all'indirizzo e-mail sanmarino2017@cons.sm, sui profili social di CONS e San Marino 2017 e al numero 0549885600.

lunedì 23 maggio 2016

"On your marks!" - CdS parte seconda, day 2. Il turbo di Faustino e Desola

Faustino Desalu
Valentino e Faustino, Rossi e Desalu. 
Condividono la stessa passione per la velocità e così come il "Dottore" ama la pista del Mugello su cui ha raccolto tante soddisfazioni, così il finanziere cresciuto in riva al Po ha dimostrato in diverse occasioni di apprezzare la mescola del sintetico di Modena. 
Le analogie però oggi finiscono qui. Sì, perchè mentre dalla moto del pilota di Tavullia usciva una fumata bianca, dal motore dello sprinter di Casalmaggiore uscivano delle scintille che lo hanno portato a chiudere il mezzo giro in 20.69, 14 centesimi sopra il pb e 19 sopra lo standard per volare a Rio de Janeiro...aspettiamo intrecciando le dita.
Riguardando il filmato della gara si ha l'impressione che Desalu gareggi con degli sparring partner, ma il secondo e il terzo sono Alexandru Zlatan (Atl. Reggio) e Diego Pettorossi (Virtus Bologna), due dei migliori velocisti under 20 in Italia che hanno entrambi migliorato i propri record portandoli a 21.46 e 21.52.  E sulla loro scia ha limato dieci  centesimi anche Kevin Menzani (Fratellanza 21.84).
Elena Benevelli
Desola Oki (Cus Parma) ieri aveva messo il turbo fra le barriere, oggi ha ripetuto l'esperimento sui 200 con gli stessi esiti positivi: 24.41. 24 centesimi di miglioramento e quarto posto delle liste continentali Allieve proprio davanti alla "vicina di casa" Zaynab Dosso. In Georgia ci sarà da divertirsi. A completare il podio ci hanno pensato Leonice Germini (Atl. Reggio, 24.50, PB) e Eleonora Iori (Fratellanza, 24.93) per la prima volta sotto i 25 secondi.
Il mezzofondo di questa seconda giornata brilla soprattutto per i risultati dei due vincitori degli 800 metri. Fra i ragazzi Francesco Conti (Sacmi Imola) fa 1.51.47 e va vicinissimo al personale ottenuto nella scorsa stagione al coperto, nella gara femminile Elena Benevelli (Atl Reggio), toglie tre secondi al suo miglior precedente e vince per distacco in 2.12.36. Da notare che questa è soltanto la settima volta che affronta questa distanza...
I lunghisti della Fratellanza mettono il loro sigillo sulla gara di casa con due prestazioni notevoli.
Riccardo Serra mette subito un 7.30m e progredisce fino al 7.45m ripetuto al quinto e al sesto turno, Federica Pincelli apre a 5.63m prima di andare lunga per un paio di volte. Al quarto tentativo sale a 5.72m, per poi concludere a 5.93m al salto successivo. Molto vicine al personale anche Jasmin Mukasi (Cus Bologna), seconda con 5.63m e l'eptatleta della Modena Atletica Lucia Quaglieri che si è fermata tre centimetri sotto.
Giacomo Drusiani
Botta e risposta all'ultimo lancio nella gara del peso con il decatleta Michele Calvi (Self Montanari) che al sesto lancio mette una spallata da 14.51m, un centimetro meglio del capofila momentaneo Giacomo Drusiani (Fratellanza). "Jack" non ci sta e con una discreta dimostrazione di carattere spara la boccia a 14.78m chiudendo la partita. Bronzo e personale per Gabriele Natali (Atl. Ravenna) che sfonda il muro dei 14 metri per la prima volta in carriera (14.19m).
E' durata un solo lancio invece la gara vittoriosa di Nicolò Bolla (Cus Parma) nel martello. Il gigante di Castelnuovo Monti ha messo a referto un 55 metri tondo tondo prima di passare i turni successivi. Sintomo evidente che non si è ancora rimesso dai suoi recenti piccoli acciacchi.
Ultime notizie, tutte buone, dalla gara del giavellotto femminile vinta con 42.45m da Sara Corradin (Fratellanza) che continua a salire passo dopo passo verso i suoi livelli di qualche stagione fa. Le altre medaglie, entrambe con il nuovo record personale, sono andata a Maite Vannucci (Cus Bologna) che fa un balzo in avanti di quasi due metri e arriva a 41.60m e alla ferrarese del Cus Barbara Basaglia che mette a referto un ottimo 39.22m.

Il video dei 200 metri maschili

                            


domenica 22 maggio 2016

"On your marks!" - CdS parte seconda, day 1. Largo ai giovani...ssimi.

Desola Oki ed Elisa Maria Di Lazzaro
La seconda fase dei CdS è spesso interlocutoria. Se il primo ciak è andato bene i protagonisti scelgono di restarsene in camerino a riposare o si risparmiano partecipando a una sola delle due specialità che il proprio club richiede per rimpinguare le classifiche. Lasciando così spazio sul podio a quelli che spesso le premiazioni le guardano dalle tribune. 
E' successo anche in questa prima giornata "bis" di societari modenesi, ma in diverse gare i medagliati di quindici giorni fa avrebbero potuto incontrare delle difficoltà per salire i gradini del podio.
L'eccezione alla regola arriva dai 100 ostacoli femminili dove è andato in scena per l'ennesima volta lo scontro fratricida fra Desola Oki e Elisa Maria Di Lazzaro. Quando le due atlete del Cus Parma si presentano insieme agli ordini dello starter non si può mai dire quale delle due taglierà per prima il filo di lana e soprattutto di quanto si miglioreranno. Questa volta il verdetto finale ha premiato, per soli tre centesimi, l'allieva fidentina sulla juniores originaria di Trieste. Entrambe abbassano di oltre mezzo secondo il personale e continuano a scalare in corda doppia le classifiche nazionali all time della specialità e la Oki in 13.64 si prende i record regionali Allieve e Juniores.
Diego Aldo Pettorossi
Non ci fossero state le sue colleghe l'apertura dell'articolo sarebbe toccata ancora una volta ad Ayomide Folorunso che, con o senza ostacoli, recita sempre la stessa parte: quella della vincitrice a suon di record. Oggi, prima uscita 2016 all'aperto sulla distanza piana, ha stampato un 53.27 che rappresenta il suo personale outdoor ed è a undici centesimi dal tempo con cui si è aggiudicata il titolo indoor promesse qualche settimana fa. Che dire? Le buone abitudini non si abbandonano.
Dietro di lei la sua compagna di club Sara Dall'Aglio in 57.90 ed Eleonora Sopini (Fratellanza) che fa 59.01 al suo ottavo "giro della morte" in carriera e si migliora di oltre un secondo.
Il podio dei 100 uomini è fatto tutto di under 20 di belle speranze. Pettorossi (Virtus Bologna) è il più veloce con il 10.68 che ritocca il suo personale, a due anni di distanza dal 10.70 del titolo italiano Allievi. Resta difficile dire se sia più soddisfatto lui o Frieder Fornasari (Fratellanza) che passa da 11 netti a 10.75 in un colpo solo. E un bel sorriso può farlo anche Abe (Cus Parma) che va a un solo centesimo dal pb in 10.84.
Nicole Romani
Tre nuovi personali anche per le prime tre sprinter. La diciottenne Eleonora Iori (Fratellanza, 11.91) lima tre centesimi al suo miglior tempo di due anni fa, la sua coetanea Laura Fattori (Atl.Reggio, 11.93) fa addirittura -13 rispetto a due settimane fa, mentre Georgina Boateng (Interflumina) ne toglie 6 e arriva a 12 netti.
La diciassettenne Marta Morara (Atl. Lugo) era la favorita numero uno dell'alto in virtù dell'1.74 di Bressanone con cui si è guadagnata un posto per gli Europei di categoria, ma oggi tre inciampi a 1.69 hanno interrotto il suo volo. A non volerne sapere di atterrare invece è stata l' Allieva primo anno Nicole Romani. La saltatrice del Golden Club Rimini  ha fatto un lunghissimo percorso netto dalla quota d'entrata a 1.50m fino a portare il personale a 1.71m (+ 5 centimetri), una prestazione assolutamente superlativa.
Luca Montoleone
Assente Martin Pilato, la gara del disco era una di quelle più aperte ma la vittoria da parte di un Allievo non rientrava nelle attese. A sparigliare i pronostici è stato il portacolori del Cus Parma Marco Volo che, in testa fin dal primo lancio, all'ultimo passaggio in pedana  ha piazzato un 43.83m che non è niente male per un diciassettenne.
Dalle altre pedane dei lanci arrivano l'ennesima conferma di Sara Fantini (Cus Parma) che continua a far atterrare il suo martello intorno ai 62 metri, la vittoria della sedicenne Anna Busetto (Self Montanari) nel peso con 10.77m e la vittoria nel giavellotto di Sansoni (Atl. 85 Faenza, 59.35m) davanti a Boga (Self) che porta il personale a 58.48m.
Lotta fra generazioni anche nei 10 chilometri di marcia uomini. Riccardo Orsoni (Cus Parma), Campione Italiano Cadetti 2015, mette in mostra ancora una volta il suo talento e chiude i venticinque giri in 47.15.34. Alle sue spalle è il "nonno" del gruppo, Luca Montoleone (Francesco Francia ), che rientra dopo due anni di assenza e firma un 48.16.39 che gli permette di precedere Michele Minto (Self, 49.03.22).

venerdì 20 maggio 2016

News - La Spagna in lutto per la scomparsa di Miguel de la Quadra-Salcedo

Si è spento oggi a Madrid a 84 anni Miguel de la Quadra-Salcedo. Definirlo un lanciatore leggendario, per tutto quello che ha fatto nella sua vita, ci sembra riduttivo.
Su Ottocorsie avevamo raccontato la sua aventura atletica e umana qualche mese fa (vai all'articolo).
Adios Miguel.



domenica 15 maggio 2016

News - Incredibile! Forza Riccardo

Da quando abbiamo iniziato l'avventura di questo blog abbiamo parlato di tantissimi ragazzi e ragazze e Riccardo Tamassia, essendo un brillante mezzofondista, è stato spesso protagonista delle nostre cronache. Sinceramente non avrenmmo mai pensato di dover commentare una notizia come questa. E' talmente sconvolgente che non sapremmo trovare le parole.
Ci ha pensato lui con un breve post in cui ringrazia tutti coloro che lo hanno contattato dopo l'accaduto:
"Siete stati davvero in tantissimi a scrivermi e vi ringrazio davvero.. Fortunatamente non ho riportato seri danni fisici, ma posso assicurare che una violenza tale, oltretutto vigliacca ed ingiustificata, non me la sarei mai aspettata nemmeno ad un incrocio di GTA 5 !! 
Inizi a renderti conto di quanto realmente successo una volta che tutto é finito; mentre ci sei in mezzo, invece, pensi solo a salvarti la pelle !!!
Colgo l'occasione per dare un consiglio a tutti.. Sembrerà scontato, ma é giusto ribadirlo: se qualcuno si avvicina alla vostra auto con fare minaccioso e senza alcun motivo, piede sull'acceleratore e via !!!!!"

Forza Riccardo, la prossima volta che scriveremo di te sarà per un'altra delle tue vittorie.


lunedì 9 maggio 2016

"On your marks!" - Modena, CdS assoluto, giorno 2. Ayo non conosce ostacoli.

Ayomide Folorunso
Se il sabato modenese dei societari è stato divertente, la seconda giornata è stata assolutamente entusiasmante per quanto visto nell'impianto di via Piazza.
In ogni spettacolo c'è sempre un attore che, indipendentemente dalla bravura dei colleghi, ruba la scena a tutti. Se il palco è una pista di quattrocento metri con dieci ostacoli da superare e in cartellone c'è il nome di Ayomide Folorunso non è difficile immaginare a chi tocchi il ruolo del mattatore.
E Ayo, lo ha ben dimostrato negli anni, non è una che ami deludere le attese. Così, tolta la divisa da poliziotta e rimessi gli abiti borghesi da universitaria parmigiana, la fidentina si è messa agli ordini dello starter con la tranquillità e le aspettative di chi sa di aver lavorato bene. Già al secondo ostacolo ha un vantaggio sensibile e a metà gara sugli spalti ci si comincia chiedere di quanto abbasserà il personale. Il ritmo è quello giusto e attacca le barriere con sicurezza, soltanto al nono ostacolo ha un'esitazione quasi impercettibile, ma i piedi continuano a rimbalzare sulla pista fino alla fine, fino all'urlo dello speaker. Quel "56.69!" (che verrà poi corretto al ribasso di un centesimo) che abbassa di quasi mezzo secondo il pb e che la porta in carrozza a vedere come sono fatti i Campionati Europei dei grandi dopo essere stata lo scorso anno sul podio degli under 20. Il primato italiano Promesse della De Angeli è a un secondo. C'è tempo fino al 2018...
Simone Pettenati
Nei "quattroacca" il podio è tutto per le V nere bolognesi con Davide Piccolo che va poco distante dal personale in 51.24 e precede Andrea Pedrelli (52.92) e il diciottenne Mastrippoilto che si migliora di più di un secondo in 54.48. 
I 200 sono terreno di rivincita per quei velocisti rimasti fuori dalle medaglie il giorno prima. Pettenati si distende meglio di tutti nell'ultima parte e vince in 21.37 e lascia Zlatan (Atl. Reggio, 21.49) e Gianantoni (Virtus, 21.56) a festeggiare i personali sugli altri due gradini del podio. Ritocchi all'albo dei record anche per Bilotti (Sacmi, 21.58) e Pettorossi (Virtus, 21.70). 
Il mezzo giro delle ragazze ha una bella lista di partenti, ma dopo lo sparo è subito chiaro che sarà una questione tutta reggiana fra Dosso e Giannotti. Per due terzi di gara a menare le danze è l'enfant prodige della Corradini Rubiera che nel finale deve arrendersi al ritorno della sprinter dell'Atletica Reggio che scrive sul display dei cronometristi il suo nuovo personale: 24.26. 24.45 per la Dosso, che continua a rinnovare l'abbonamento ai miglioramenti.
Chiara Casolari (Fratellanza) si fa un paio di giri in perfetta solitudine e scende di due secondi a 2.07.25, mentre fra gli uomini il parmigiano Bizzotto chiude in 1.50.58 e mette in fila Tamassia (Fratellanza) e gli imolesi Conti e Gaddoni.
Kelvin Purboo (Fratellanza) porta l'asticella dell'alto sempre più in su e alla sua prima uscita all'aperto di quest'anno si migliora di un paio di centimetri (2.11), mentre Giorgia Benecchi fa percorso netto fino a 4.20 prima di mettere tre x alla quota successiva.
Princess Irabor
Princess Irabor (Self Montanari) aveva già fatto vedere ottime cose durante gli invernali di lanci quando aveva mandato il suo disco due metri oltre il personale, ieri ha fatto il bis. Cinque lanci un po' pasticciati, poi la spallata giusta a 42.06 che rappresenta un ulteriore miglioramento di un metro e mezzo. Segno evidente che l'attento lavoro tecnico di coach di Giovanni sta dando i suoi frutti.
Buone nuove anche dal giavellotto dove i 41 metri tondi con cui Sara Corradin è salita sul gradino più alto del podio sono un segnale molto incoraggiante per la sua completa ripresa.
In chiusura la gara  delle staffette del miglio ha fatto segnare la bella prestazione del quartetto in rosa della Fratellanza che con Pradelli, Casolari, Berneschi e Lukudo ha siglato un interessante 3.45.92.
La classifica parziale vede al comando fra gli uomini il club modenese con circa 300 punti di vantaggio sulla Virtus Bologna e un migliaio sulla Sacmi Imola, la graduatoria per società femminile è guidata dal Cus Parma che distanzia di 700 punti la Fratellanza. Più staccate Cus Bologna e Self Montanari.


Il video dei 400 ostacoli di Ayomide Folorunso

Il video dei 200 femminili


domenica 8 maggio 2016

"On your marks!" - Modena, CdS assoluto, giorno 1. Volano gli sprinter e il giavellotto di Sansoni.


Eseosa Desalu
Dopo il risveglio dal letargo con qualche gara su distanze poco battute e il "Trofeo Liberazione" che danno qualche indicazione di massima su chi ha preparato il miglior motore durante l'inverno, la tradizione vuole che sia la prima fase dei CdS a emettere i primi verdetti su chi può essere veramente soddisfatto del proprio lavoro. Tradizione rispettata anche da questa prima giornata modenese che ha visto diversi pollici verso il cielo.
Vanessa Attard
Che l'anello celeste restituisca delle buone spinte ai velocisti è cosa nota urbi et orbi, aggiungendo un Eseosa Desalu, Faustino dalle parti della bassa, che in questi lidi ha già fatto il fenomeno un paio di settimane fa sui 400, non era difficile ipotizzare che ci sarebbe stato da divertirsi a guardare i 100 uomini. La concorrenza nella prima batteria è tuttaltro che di basso livello e la troppa voglia di far bene gioca un brutto scherzo a Pettorossi che inciampa in un cartellino rosso in partenza. Al secondo ciak il migliore è proprio il finanziere di Casalmaggiore che fa 10.47 e toglie due centresimi al personale, Bilotti (Sacmi Imola) tiene la sua scia in 10.54 e precede Gianantoni (Virtus, 10.58 PB) che si tuffa sul traguardo un centesimo meglio del campione italiano Promesse dei 60 metri Pettenati (Fratellanza).
Sono quattro le ragazze che scendono al di sotto del muro dei 12 secondi, la migliore è Vanessa Attard (Cus Parma) che arriva a un decimo dal personale in 11.78. Salgono sul podio al suo fianco le due sprinter dell'Atletica Reggio, entrambe a un soffio dal proprio record: Federica Giannotti chiude in 11.86, Leonice Germini sette centesimi più in alto.
Nel giro di pista doppia vittoria degli atleti di casa grazie a Kevin Menzani (48.09) e Raphaela Lukudo che corre un bel 53.90 in perfetta solitudine, ma una menzione d'onore va al lughese Luca Galletti che a trentasei anni è ancora in grado di sbattere là un 48.36 che molti ragazzini freschi di diploma possono soltanto invidiare.
Francesco Lama
Per quanto riguarda il mezzofondo i 1500 vanno a Gabriele Bizzotto (Cus Parma) e Barbara Bressi (Self Montanari Reggio) con tempi piuttosto modesti rispetto al loro talento, mentre sui 3000 siepi Omar Stefani corre con il metronomo e piazza un 9.29.41 che abbassa di otto secondi il suo precedente limite.
Bella la sfida sugli ostacoli alti femminili dove Lucia Quaglieri (Modena Atletica, 14.18) ha la meglio di misura su Elisa Maria Di Lazzaro (Cus Parma, 14.21)
Il settore salti mette sugli scudi Andrea Dallavalle (Atl. Piacenza) che apre la sagione outdoor con un 15.21m che si inserisce al terzo posto della sua graduatoria personale all time e Francesco Lama (Sacmi Imola) che sale fino a 4.95m nell'asta. Fra le ragazze 1.66m per Marta Morara (Atl.Lugo) nell'alto e 12.13m per Sherry Isofa (Cus Bologna) nell'alto.
Norberto Fontana
Brillantissima la prima giornata dei lanciatori. I "soliti" Martin Pilato (Fratellanza, 56.80m) e Sara Fantini (Cus Parma, 61.95m) dominano disco e martello, la pesista Marta Baruffini (Cus Parma) va vicinissima al personale con 13.27m, ma a fare davvero il botto sono i giavellottisti. La vittoria va ad Alessandro Sansoni (Atl. 85 Faenza). L'attrezzo dell'allievo di Giuliana Amici vola come un missile nel cielo di Modena per 65.24m, quasi quaranta centimetri meglio del suo primato che risaliva a cinque anni fa. A quarantasei anni Moreno Belletti (Cus Parma) ha ancora un braccio da fare invidia ai ragazzini e lo dimostra mettendo a referto un lancio da 58.62 che relega al bronzo lo junior Norberto Fontana (Cinque Cerchi Piacenza) che si migliora di quasi cinque metri e arriva a 57.39m.
Fra gli specialisti del tacco e punta il più in forma è Cesare Cozza (Fratellanza Modena) che chiude in 46.44.70, togliendo un minuto al suo record personale.
Il duello delle 4X100 fra Virtus e Fratellanza si risolve a favore dei bolognesi (Pedrelli-Gianantoni-Xilo-Petorossi) che siglano un ottimo 40.74 contro il 40.87 del quartetto composto da Cesari, Fornasari, Pettenati e Lazzarini. Più ampio invece il distacco che il 47.29 delle ragazze del Cus Parma (Riccò-Oki-Arienti-Attard) infligge alle formazioni di Atletica Reggio (47.61) e Fratellanza (47.74).

I risultati della prima giornata

Il 10.48 di Eseosa Desalu

Il salto vincente di Francesco Lama

mercoledì 4 maggio 2016

Call Room - Volere volare. Francesca Semeraro, più in alto di tutto.

foto Colombo/Fidal

Se chiudi gli occhi senti l'odore del mare  e allora il nero della pista di atletica di Taranto è meno triste. Quando li riapri vedi le erbacce, le buche, lo stato generale delle strutture e ti chiedi: "Come si fa ad allenarsi qui?"La risposta è scontata quanto la domanda. Devi amare quello che fai a tal punto che non bastano queste difficoltà a fermarti. 
Francesca Semeraro ama volare. L'ha scoperto da bambina quando volteggiava fra gli staggi delle parallele asimmetriche e rimbalzava sulla pedana del corpo libero, se n'è convinta ancor di più quando dopo sette anni di palestra è uscita all'aperto e ha scoperto l'atletica leggera. Le corse, i lanci, le prove multiple e a quattordici anni Danilo Diana, quello che è tuttora il suo tecnico, l'ha accompagnata alla pedana dell'asta. "Mio padre ha fatto atletica e io mi sono appassionata guardando le gare in tv - racconta la saltatrice pugliese - All'inizio allenarsi è stato facile, ero piccola e pensavo soltanto a "spaccare tutto", a spingere al massimo, Col tempo le condizioni dell'impianto si sono fatte sentire ed è arrivato anche qualche piccolo problema fisico. Allenarsi su un manto che è per lo più asfalto, cercando di evitare le buche, non è proprio una situazione ideale, ma non mi sono mai pentita di aver scelto l'atletica".
foto Colombo/Fidal
C'è stato un momento in cui quella pista ha avuto lo stesso colore rosso di quelle che frequentano le sue colleghe saltatrici. Francesca, però, così non l'ha mai vista. Eppure, nonostante si alleni in condizioni davvero precarie, ha un curriculum invidiabile e al primo anno da Juniores ha già saltato 4.05. 
"Ogni volta che è arrivato un risultato importante mi sono sentita dire dai vari politici che avrebbero dovuto mettere mano alla ristrutturazione del campo: "Brava! Nonostante la struttura dove ti alleni sia in pessime condizioni tu vinci ugualmente". Il concetto sembra essere che se i risultati arrivano allora le cose stanno bene così. Non sanno che dietro quei risultati ci sono un mucchio di sacrifici miei. della mia famiglia e del mio allenatore. Io ho una vita a dire poco movimentata: la scuola, lo studio pomeridiano, gli allenamenti e gli altri impegni quotidiani mi richiedono molto tempo e per saltare, visto che a Taranto non è possibile, devo andare due volte la settimana a Grottaglie, a circa 25 chilometri, dove c'è una pedana passabile. Se potessi allenarmi in condizioni normali, magari potendo usufruire anche di un impianto indoor probabilmente avrei già fatto molto di più, ma chi può dirlo? La realtà è questa ed è con questa che devo misurarmi." 
Il padre di Francesca al lavoro sulla pedana
Per migliorare la realtà in cui vive, questa diciottenne dal sorriso aperto e dalla volontà di ferro non si tira indietro e quando è stata invitata a salire sul palco della manifestazione per il primo maggio nella sua città ha avuto la stessa grinta che mette sempre in pedana. 
"Ho avuto molti riscontri al mio appello, molte manifestazioni di solidarietà da parte del mondo dell'atletica italiana. Ho accettato di parlare dal palco perchè quella era una delle ultime e più forti possibilità di farmi sentire. Purtroppo come temevo anche quest'appello è caduto nel vuoto. Nessuna risposta. Solo silenzio". Un indifferenza alle sue difficoltà che non è generalizzata in una città che sta attraversando un momento difficile a livello generale. "Voglio ringraziare Michele Riondino (l'attore che ha interpretato Pietro Mennea nella fiction televisiva, NdR) e tutto il "comitato lavoratori e cittadini liberi e pensanti" che ha organizzato l'evento e ha voluto che facessi un intervento. Non so se otterremo dei risultati, ma è stata un'opportunità preziosa."
foto Colombo/Fidal
Intanto, mentre suo padre insieme ad alcuni amici sta ricostruendo a spese proprie la pedana, Francesca pensa al suo futuro, a quello che farà da grande. Al percorso che molto probabilmente la porterà molto lontano dalla città dei due mari per continuare a inseguire il suo sogno di volare.
"Sono all'ultimo anno di liceo e sono di fronte a un bivio. Se non dovesse arrivare la chiamata in un gruppo sportivo militare o se non dovesse esserci la ristrutturazione del campo dovrò trovare una sistemazione alternativa. Sto valutando l'ipotesi di frequentare l'università a Varese, dove verrà rinnovata la pista e dove potrei avere un tecnico a seguirmi, ma sono ancora molto indecisa. Ho anche ricevuto un'offerta da un'università americana, ma non ho accettato e non me ne sono pentita nonostante tutto ."
Avanti nonostante tutto. Perchè una ragazza che a diciotto anni ha già un curriculum come il suo non può mollare. "In tanti mi dicono che ho un bel curriculum e se questo è vero lo devo soprattutto a chi mi ha supportato in tutti i modi in questi anni: la mia famiglia, il mio allenatore  e la mia società, l'Alteratletica Locorotondo. Spero di poterlo arricchire ancora in futuro."



SEGNI PARTICOLARI


Francesca Semeraro è nata a Taranto il 5 ottobre 1997
Allenatore: Danilo Diana
Società: Alteratletica Locorotondo (precedentemente Cras Taranto)
Record personale salto con l'asta:4.05m 
Nel suo palmares a oggi figurano sei titoli italiani, il record italiano cadette e altri tre piazzamenti sul podio in diversi campionati nazionali.
A livello internazionale spiccano la medaglia d'argento alle Gymnasiadi di Brasilia nel 2013 e la finale degli europei juniores di Eskilstuna 2015. Ha vestito per sei volte la maglia azzurra.








Qui un servizio di Tv Med sulla situazione in cui versa il capo scuola tarantino. Il video è stato pubblicato il primo marzo 2016.






domenica 1 maggio 2016

"On your marks!" - Bologna, Campionati Interfacoltà "Memorial Carli". Via col vento

Che sia colpa di "El Niño" o che sia dovuto a semplici coincidenze è ormai chiaro per tutti che questa sia una delle più strane primavere degli ultimi decenni.
Daniele Ragazzi
Hanno dovuto prenderne atto anche gli ultimi scettici presenti oggi al campo Baumann di Bologna per gli "Interfacoltà", la tradizionale gara che assegna i titoli dell'ateneo felsineo. 
Il vento è stato protagonista fin dall'inizio, affiancato in un secondo momento dalla pioggia nel ruolo di co-starring. Risultato: delusione abbastanza generale per la foltissima platea di partecipanti alla ricerca di riscontri confortanti sull'esito della preparazione invernale.
I quasi due metri al secondo di vento in faccia di certo non anno aiutato lo sprint sui 100 piani dello junior della Sintofarm Simone Marani che, in 11.56, ha avuto la meglio sui pari categoria Davide Manfredini (Delta Sassuolo, 11.62) e Marcello Aprea (Self Montanari Reggio Emilia, 11.65). 
Difficile immaginare lo stato d'animo di Andrea Pedrelli (Virtus Bologna), vincitore della gara sul mezzo giro di pista. Felice per il 22.08 che è il suo secondo crono di sempre a 9 centesimi dal personale ottenuto due anni fa, o infastidito per quel vento contrario di 1.6 che quasi certamente gli ha impedito di limare il personale? Sia quel che sia, per questa volta dovrà accontentarsi di aver lasciato a quasi mezzo secondo l'imolese Giuseppe Sangiorgi e Federico Saverino (Modena Atletica).
Giovanni Marchetti
Vento quasi nullo (-0.1), ma risultati comunque mediocri nello sprint breve femminile che è stato appannaggio della bresciana Roberta Albertoni (Atl. Brescia 1950) in 12.63, brava invece sulla distanza doppia l'eptatleta Lucia Quaglieri (Modena Atletica) che ha eguagliato il suo secondo tempo di sempre (25.91) nonostante una brezza di -2.6 che la spingeva indietro.
Gli 800 di Gabriele Hazmi (Virtus Bologna) sono stati poco più di una passeggiata di 1.56.76, mentre quelli di Elena Benevelli (Atl. Reggio) sono stati un viaggio in solitaria o quasi, terminato poco meno di un secondo al di sopra del personale, 2.16.25.
Il settore ostacoli, sia maschile che femminile, non ha brillato eccessivamente. Una menzione va al virtussino Giovanni Marchetti, vincitore della gara juniores in 15.11, in quanto specialista delle barriere che si è difeso meglio.
Sherry Isofa
Le folate che spazzavano Bologna hanno invece dato soddisfazione ai lunghisti. Daniele Ragazzi (Virtus) ci ha messo un po' a "organizzare" le rincorse, ma al quinto turno ha piazzato un 7.33m (+0.7) che è a soli tre centimetri dal pb. 6.96m per l'altra V nera, Giovanni Mastrippolito che, grazie anche a un generoso +2.9,  fa la patta con il suo miglior salto al coperto ottenuto nell'inverno appena terminato. Terzo e quarto posto per i due reggiani della Self Montanari  Fabrizio Grimandi (6.72m) e Edoardo Grela (6.68m). Ordinaria amministrazione per Sherry Isofa (Cus Bologna) il 5.58m con cui ha messo in fila Michela Mulas (Self Montanari, 5.34m) e Ilaria Mazzetti (Francesco Francia, 5.29m). Molto bene i vincitori delle due gare riservate agli under 16, entrambi al primo anno di categoria. Il prmo salto a 6.06m (+1.5) è stato quello buono per la vittoria di Matteo Givannini (Corradini Rubiera), mentre Gaia Dal Pozzo (Atl. Ravenna) ha trovato la pedana giusta alla terza rincorsa: 5.03 con due metri tondi di vento alle spalle.
Last but not least il giavellotto maschile dove il ventiquattrenne Dario Saltini (Modena Atletica) all'ultimo lancio ha portato il personale a 59.57, oltre un metro al di sopra della sua miglior prestazione 2015. Dietro di lui due juniores al primo anno: Michele Ceruti (Toscana Atletica, 56.38m) molto al di sotto delle sue misure abituali e Stefano Iuliano (Fratellanza Modena) che migliora a 54.24m il personale ottenuto pochi giorni fa a Rovereto.

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