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mercoledì 17 giugno 2015

"On your marks!" - Campionati Italiani Allievi -2. Le migliori Allieve

Zaynab Dosso
Continuiamo la nostra analisi sulle entry list dei tricolori Allievi/e che partiranno venerdì a Milano con una preview delle gare femminili.
Sono tre le centometriste della nostra regione che andranno sui blocchi all'Arena con ambizioni di alto livello. In cima alle liste con 11.86, appaiata alla spezzina Elena Arena, c'è Zaynab Dosso (Corradini Rubiera), atleta al primo anno di categoria, già medaglia d'oro ai tricolori Cadette dello scorso anno sugli 80  metri.
Sesto e settimo posto per Daria Sinatra (Interflumina, 12.06) ed Eleonora Iori (Fratellanza, 12.13) che hanno come obiettivo minimo quello di ottenere una corsia nella gara per le medaglie.
Ma questa pattuglia di altissima qualità non deve illudere. Il settore delle corse, sia velocità che mezzofondo, non gode affatto di buona salute: nessuna atleta riesce a inserirsi fra le prime 10 delle graduatorie nelle distanze che vanno dai 200 metri ai 2000 siepi, con Anna Boni (Self Reggio), dodicesima nei 1500 metri in 4.46.77, che fa segnare il  miglior piazzamento di partenza.
Caterina Menghi
Migliora la situazione quando in pista si piazzano gli ostacoli. Due atlete del Cus Parma, Desola Oki (14.25) e Elisa Maria Di Lazzaro (14.32), sono al terzo e quarto posto di una graduatoria delle barriere alte molto "stretta" e che ha al comando la triestina Martina Millo con 14.03.
Laura Zucchi (Interflunìmina, nona con 1.04.68) e Francesca Grappelli (Sintofarm, dodicesima con 1.04.98) sono le emiliane con il miglior accredito nei 400 ostacoli.
Un posto fra le migliori otto in Italia è una possibilità non proprio remota anche per Molly Jade Davey, Linda Terzi (entrambe tesserate per la Self Reggio) e Virginia Orlandi (Interflumina), le meglio piazzate delle marciatrici.
Escludendo la Mirabello (Fiamme Gialle) e la Russo (Astro 2000), uniche al di sotto dei 25 minuti, tutte le altre non hanno distacchi irrecuperabili e molto dipenderà dall'andamento tattico della competizione.
Emma Perazzini
Nel salto in alto, dove le prime cinque sono al di sopra della quota di 1.70m, Melissa Monti è diciottesima con 1.61m, mentre nell'asta sono quindicesime due piacentine di sponde opposte: Anna Massari (Cinque Cerchi) e Veronica Rovelli, entrambe con un personale di 3.10.
Stessa posizione per la migliore delle lunghiste, Emma Perazzini della Self Reggio che si presenta con un personale di 5.44m, ma che è stata estremamente discontinua per tutta la stagione.
Ambizioni di podio invece per le  tripliste Elisa Rinaldi (Cinque cerchi), che parte da una misura di 11.95m che la metter al terzo posto, e  per la lughese Caterina Menghi quinta con il suo personale di 11.85m. Se dovesse trovare la rincorsa giusta potrebbe raggiungere la finale anche Fabiana
Vandi (Riccione Sessantadue), attualmente undicesima con 11.40m.
Maite Vannucci
Quel fenomeno dei lanci che risponde al nome di Sidney Giampietro domina peso e disco da una posizione inavvicinabile per tutte le altre. Nelle gare delle "umane" Maite Vannucci, specialista delle multiple del Cus Bologna, è ottava nel getto del peso, Daria Soglia è quinta nel disco.
Terza e ottava posizione per due romagnole nel lancio del martello: Jessica Mazzola (Riccione Sessantadue) è terza con 53.60, Matilde Buda (Libertas Rimini) ha un accredito di 50.31 che la mette all'ottavo posto.
Giulia Lodi, quarta con 44.65m, precede la compagna di squadra Maite Vannucci, settima con 41.48m, nella graduatoria del giavellotto, prestazioni che le due allieve di Alessandra Busi potrebbero migliorare ulteriormente sulla pedana milanese.

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"On your marks!" - Campionati Italiani Allievi -2. I favoriti fra i ragazzi

Se in Italia c'è un "luogo del cuore" del nostro sport questo è l'Arena Civica di Milano. 
All'interno dello stadio voluto da Napoleone Bonaparte si sono scritte pagine storiche dell'atletica leggera italiana e mondiale. L'anello meneghino ha visto i record iridati di Beccali e Consolini, di Lievore e Fiasconaro, ha ospitato i protagonisti dell'atletica mondiale nelle tante edizioni della "Pasqua dell'Atleta" organizzata dal Presidente della Riccardi Renato Tammaro, recentemente scomparso, e da venerdì a domenica ospiterà più di mille giovani atleti provenienti da tutta Italia che cercheranno di guadagnarsi un posto al sole nel'edizione 2015 dei Campionati Italiani Allievi.
Come sempre iniziamo la nostra carrellata sui possibili protagonisti, con uno sguardo particolare per gli atleti della nostra regione, dal settore velocità.
Steve Jamie Abe
La notizia del forfait del fenomeno Filippo Tortu a causa di alcuni problemi fisici è arrivata come un fulmine a ciel sereno durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione e, se da un canto ha tolto la possibilità di vedere all'opera il velocista della Riccardi, dall'altra ha riaperto completamente i giochi in quel settore velocità in cui lo sfortunatissimo milanese era padrone assoluto e incontrastato dal alto dei suoi due record italiani.
I 100 metri potrebbero avere un podio tutto composto da ragazzi che hanno origini straniere. In cima alle entry list figurano due ivoriani: Christian Jasmie Bapou (Cento Torri Pavia) con il 10.67 fatto segnare al Gavardo Meeting e il talentuoso velocista del Cus Parma Jamie Steve Abe, apparso in netta crescita nelle ultime uscite, accreditato di 10.86. Terzo, a soli due centesimi dal cussino, è Andrei Zlatan, famiglia proveniente dalla Romania e formazione atletica 100% reggiana, che è molto di più di un outsider.
Matteo Bergamaschi
Bapou con 21.59 guida anche nella doppia distanza, dove il parmigiano è quarto con 21.91 e Zlatan sesto con 22.01, ma va detto che i "nostri" hanno corso questa gara in pochissime occasioni fino ad ora e quindi i tempi sono assolutamente suscettibili di miglioramento.
Il giro di pista dovrebbe risolversi in un testa a testa fra il lombardo Aceti e il vicentino Rancan intorno, e forse al di sotto, dei 48 secondi, ma ci si aspetta di vedere ai piani alti delle classifiche anche Davide Bernabei (Sacmi Imola), quinto delle graduatorie e ultimo a essere riuscito a scendere sotto il muro dei 50".
Michesle Brini
Roberto Boni (Self Reggio Emilia) è l'unico mezzofondista della regione a essersi guadagnato un posto, anzi due, nelle top ten stagionali: è settimo nei 1500 metri con 4.03.57 e quinto nei 2000 siepi (6.20.20), gara in cui i distacchi fra gli aspiranti a una medaglia sono minimi.
La teoria, e auspichiamo lo faccia anche la pratica, assegnano un posto nella finale dei 110 ostacoli al decatleta Michele Brini (Sacmi) e allo.specialista Matteo Bergamaschi (Cus Parma), rispettivamente quarto e settimo. Da tenere d'occhio anche il bolognese Giovanni Marchetti (Virtus) dodicesimo a 18 centesimi dall'ottava piazza.
Il 6.73m che pone Luca Gobbato (Fratellanza) in tredicesima posizione nel salto in lungo è il miglior piazzamento nelle liste dei quattro salti per un atleta della regione, ma anche il settore lanci non gode di miglior salute con il solo Brini, accreditato di 55.87 nel giavellotto, che figura fra i possibili finalisti della vigilia.


lunedì 15 giugno 2015

"On your marks!" - TricoloRieti. Sipario. Bocchi e Purboo: Il mattino ha l'oro in bocca.

Tobia Bocchi
Gareggiare la domenica mattina non è mai un piacere per nessuno, ma le esigenze organizzative di una grande manifestazione come i Campionati Italiani Junior e Promesse lo richiedono obbligatoriamente e quindi, come dicono nei salotti della Roma Bene, "a chi toccca nun se 'ngrugna".
Subito dopo colazione sono gli under 20 dell'hop, step & jump ad animare lo stadio reatino e tra loro il favorito è  Tobia Bocchi.
Al parmigiano, argento lo scorso anno alle Olimpiadi giovanili di Nanchino, è stato sufficiente un solo salto per qualificarsi: un 16.05m, apparentemente facilissimo, che ha fiaccato il morale degli avversari ancora prima di scendere in pedana per giocarsi le medaglie.
Kelvin Purboo
Il primo tentativo è un nullo, poi Bocchi aggiusta la rincorsa. 15.83 al secondo salto e al terzo tentativo chiude definitivamente la porta a ogni speranza dei finanzieri Forte e Contaldo che lo inseguono: 16.15m. Gioco, partita e incontro, e ora la "testa" va in Svezia agli europei.
Mentre gli addetti al cerimoniale preparano i triplisti, nella pedana dell'alto si prepara la più grande sorpresa di questa edizione dei tricolori.
Il decatleta trevigiano Zanatta si presenta con il 2.14 con cui si è aggiudicato il titolo indoor e, anche se da allora non ha più frequentato quelle quote, è lui il numero uno dei pronostici.
Ma quando inizia la gara le previsioni lasciano spazio alla realtà dei fatti e questa dice che Kelvin Purboo (Fratellanza Modena) si è alzato dal letto con il piede giusto.
Entra in gara a 1.90m e fa percorso netto fino a 2.03. Al terzo tentativo fa il personale a 2.06m ed è superato da Simone Luminoso (Trionfo Ligure) per il quale è buona la prima. Tre centimetri più in su i ruoli si invertono: il modenese supera l'asticella alla prima prova, per il ligure 2.09 è troppo alto.
Una medaglia veramente inaspettata, soprattutto se si considera che la prima gara di Purboo risale a poco più di 6 mesi fa.
Arriva il turno dei "quattroacca" e tutti aspettano che la Folorunso faccia il bis dell'oro della distanza piana. "Ayo" non delude  le aspettative e (alle 10.15 del mattino!) corre in 57.71, a soli 30 centesimi dal personale... See you in Eskilstuna!
Alexandru Mitirica
Un po al di sotto dei suo livelli invece Raphaela Lukudo (Esercito) che in questa stagione sembra non riuscire a trovare la brillantezza dei tempi migliori. La modenese è quarta fra le Promesse in 1.00.87, due secondi al di sopra del personale. La carpigiana Elena Venturi Degli Esposti rimane al di sopra del tempo di qualificazione ed è settima in 1.02.55.
Sgombrata la pista dalle barriere tocca ai duecentisti giocarsi le medaglie. Leonice Germini (Atl. Reggio) abbassa il personale a 24.53 ed è quinta fra le junior, fra gli under 23 Pettenati (Fratellanza) migliora di una posizione rispetto ai 100 piani ed è argento in 21.13 a due soli centesimi dall'oro del padovano Cortellazzo, Valbonesi fa 21.33 come l'aostano Spanò, ma il fotofinish stabilisce per lui il sesto posto.
Se la gara junior aveva parlato in emiliano, il triplo promesse lo fa in romagnolo "spurio".
Bernardi e Bouih al Golden Gala 2015
Alexander Mitirica, 21enne di nazionalità rumena ma riccionese "da sempre", porta alla Fratellanza il secondo oro di giornata. Entra in pedana e subito al primo turno atterra a 16.02, polverizzando il personale (15.69m del 2013) e chiudendo le porte ad ogni tentativo degli avversari di mettere in discussione la sua leadership. Dieci centimetri invece si frappongono fra il bolognese Daniele Ragazzi (Francesco Francia) e la medaglia di bronzo:15.01 m e una discreta serie non bastano a evitare che la medaglia vadal al collo del lodigiano Edoardo Accetta.
Niente medaglia, ma un discreto settimo posto in finale per la juniores del Cus Parma Martina Manzini che termina la gara con 11.95m.
Le ultime medaglie arrivano dai 1500 metri. Argento e bronzo fra gli juniores per Simone Bernardi (Sacmi Imola) e Yassin Bouih (3.52.99 e 3.53.12) che avevano già ottenuto il minimo per Eskilstuna e ora aspettano con ansia le decisioni della federazione su chi verrà scelto nel numeroso gruppo di atleti che hanno ottenuto le credenziali per vestire la maglia azzurra. Fra le Promesse Chiara Casolari corre in 4.29.52 e aggiunge un bronzo al già ricco bottino della Fratellanza in questa trasferta laziale.

"On your marks!" - TricoloRieti. Seconda giornata. Fantini, Folorunso, Bizzotto: Parma rules!

Il podio del martello junior femminile
Se la prima giornata non è stata certo avara di soddisfazioni per gli atleti dell'Emilia Romagna, dall'intensissimo programma della seconda ci si aspetta anche di più. E non a torto.
Le martelliste vanno in pedana poco prima dell'ora di pranzo e dopo le qualificazioni ci si attende una sfida tiratissima fra Sara Fantini e Lucia Prinetti Anzalapaya, con tutte le altre a giocarsi l'ultima medaglia disponibile. Sara apre le danze con un 58.86 che mette subito in chiaro quale sia la sua condizione, la vercellese risponde con un modesto 53.33m, molto lontano dalle sue possibilità. 
Al secondo passaggio in pedana la Prinetti accorcia le distanze (56.20m), ma non riesce a impensierire la parmigiana che si ripete sopra i 58 metri. 
Sara Fantini
La svolta definitiva della gara avviene prima dei lanci di finale. La pemontese aggiunge 8 centimetri, Sara mette un nullo sul referto, ma  arriva la piacentina Agata Gremi a dare una bella scossa all'andamento di una gara che  sembra correre su binari già decisi. I preliminari, poi i giri e quel martello che vola lontano e sembra non voler cadere mai che mette un bel po' di paura alle prime due. Quando la misura compare sul display la Fantini si rilassa, la Prinetti si dispera: 57.14m, personale disintegrato (+ 1.60m) e medaglia d'argento che prende la direzione della via Emilia.
Con questo colpo di adrenalina la gara, nella pratica, si chiude. La cussina va ancora una volta vicina alla sua miglior misura di giornata prima di limitarsi a controllare negli ultimi due turni, le sue avversarie. invece, fanno entrambe un filotto di tre nulli che raccontano bene come i lanci siano una specialità in cui la componente mentale è di primaria importanza.
Mentre le martelliste ricevono le medaglie le saltatrici in alto entrano in pedana. 
Anna Plodziszewska (Atl. Lugo) e Melissa Michelotti fanno la strada insieme fino a 1.65 dove la polacca inciampa in tre "X", mentre la sammarinese, che ha un personale di un solo centimetro superiore, passa al primo tentativo. Alla quota successiva la saltatrice del Titano butta giù per due volte l'asticella, ma la terza rincorsa è quella giusta: nuovo personale e settimo posto.
Nel frattempo i velocisti non stanno a guardare: le Promesse Pettenati (Fratellanza) e Valbonesi (Sacmi Imola) danno un'ottima impressione e si qualificano per la finale dei 200 metri con il quarto e quinto tempo (21.29 e 21.32) e fra gli junior Stefano Arrè (Interflumina) scende per la prima volta sotto i 22 secondi ed è settimo fra i qualificati. Nelle batterie delle under 18 Leonice Germini porta il personale a 24.66 e si fa riservare una corsia per il turno successivo, il bis di finali non riesce invece a Georgina Boateng che, nonostante si migliori fino a 25.18, rimane la prima delle escluse.
Chiara Calgarini
Sono tre le "nostre" fra le dodici finaliste del lungo junores e non deludono le attese: Chiara Calgarini (Atl. Lugo) apre la gara con il nuovo personale di 5.73m ed è nuovamente di bronzo a un'anno di distanza dal podio di Torino, la ravennate Mukasi fa una bella serie che culmina con l'ultimo salto a 5.71 (personal best) ed è quarta, Ilaria Mazzetti (Francesco Francia) eguaglia il suo 5.50m in apertura e si guadagna il bonus di tre salti extra.
Nei 100 ostacoli Juniores la campionessa italiana dell'Eptathlon Lucia Quaglieri (Modena Atletica) abdica, nonostante il nuovo personale di 14.12,  dalla leadership stagionale della specialità ed è terza dietro a Gyedu (Gs Valsugana, 14.07) e Mulatero (Atl.Pinerolo) 14.08.
Nella pedana del giavellotto juniores anche la modenese Greta Romei, dopo aver fatto + 70 centimetri sul  pb in qualificazione (43.39m), si ferma in finale a un buon 42.74m che non riesce a regalarle una medaglia. Per il bronzo servono cinque metri in più.
Virginia Braghieri (Cinque Cerchi Piacenza) non trova la spallata giusta, si ferma a 11.72 (la sua peggior prestazione di quest'anno) ed è sesta nella classifica del peso promesse.
Poco prima delle 16.00 lo starter da il via alla finale dei 400 piani junior donne. La domanda che tutti si fanno non è che vincerà, ma se Ayomide Folorunso riuscirà a battere il primato italiano della Oberstolz di 53.32 che dura dal 1999. La risposta purtroppo è negativa, ma manca veramente poco ormai.
La fidentina vince per distacco in 53.46, davanti alla palermitana Mangione che scende per la prima volta sotto i 54" (53.95). L'occasione buona potrebbe arrivare a quegli eurojunior in cui è attesa a un ruolo da protagonista assoluta.
Fra i pari età la vittoria va a Giuseppe Leonardi (Enterprise Benevento) che in 47.12 va ad un passo dalla top ten di categoria, il modenese Calvano porta il personale a 49 netti ed è sesto, migliorando di una posizione rispetto alle qualificazioni.
Greta Romei
Fra le promesse Alex Pagnini (Atletica Capanne) forse risente della stanchezza o forse è già mentalmente appagato e non riesce a dare il massimo, fatto sta che non ripete la straordinaria prova della batteria ed è ottavo in 49.11, tempo che nel 2014 avrebbe migliorato il suo personale di quasi mezzo secondo, quest'anno è "soltanto" la quarta prestazione stagionale.
Sulla carta il disco promesse dovrebbe avere un padrone assoluto in Stefano Petrei (Malignani Udine) che vanta un personale di 58.96 nettamente superiore a tutti gli altri, ma già al primo lancio si intuisce che il friulano non è in giornata. Martin Pilato (Atletica Ravenna) fa 53.35 al primo turno e si porta in testa. Al quarto lancio Petrei passa a condurre con 53.67m e quando entra in pedana il ravennate risponde con quello che sembra un buon lancio. Il responso dei giudici suona come una beffa: 53.66m, medaglia d'argento.
Bizzotto (Cus Parma) e Tamassia (Fratellanza) hanno condotto affiancati la loro batteria degli 800, e affiancati sono anche alla partenza della finale in quarta e quinta corsia. 
Enrico Riccobon (Athletic Club Belluno) è il favorito della vigilia dall'alto del suo 1.48.10 e anche in batteria ha dato un'ottima impressione, ma quando parte la gara per le medaglie si intuisce che lecose andranno diversamente dal previsto. Il parmigiano ha le ali ai piedi, tatticamente non sbaglia nulla ed è il primo a piombare sul traguardo con il nuovo personale di 1.48.02. Per Bizzotto è medaglia d'oro, mezzo secondo in meno al proprio primato e decimo posto nelle graduatori regionali all time.
Tamassia chiude ai piedi del podio in 1.51.28, vicinissimo al personale.
Marta Baruffini
Stesso piazzamento ottenuto nella gara femminile dalla sua compagna di club Chiara Casolari che si migliora di quasi un secondo correndo in 2.11.86.
Gabriele Natali (Atletica Ravenna) si era qualificato in extremis per la finale del peso juniores con 14.64m, rischiando di tornare a casa in anticipo sul previsto. Forse è per questo che nella gara per le medaglie apre con il nuovo personale a 15.09m che lo metterà alla fine al sesto posto, due gradini più in su della sua posizione nelle entry list.
Marta Baruffini (Cus Parma, invece, aspetta il secondo turno per ritoccare il primato a 13.03m  e mettersi al collo quella medaglia di bronzo che con soli due centimetri in più sarebbe potutat diventare più pregiata.
51.18m bastano invece a Giulia Rossetti, piacentina in forza alla "Brescia 1950", per il settimo posto nel martello Promesse.
Martin Pilato
Nei 3000 siepi Martina Merlo (Esercito) rimane molto lontana dai suoi livelli migliori e vince sul ritmo di 10.24.31. Ad approffitarne è la modenese Francesca Bertoni che si migliora di tre secondi e mette al collo una brillantissima medaglia d'argento.
Le ultime gara di giornata, le due finali dei 5000 metri, regalano buoni piazzamenti: i due junior della Fratellanza Giacobazzi e Stefani fanno segnare i nuovi pb a 14.52.29 e 15.20.10 e sono rispettivamente quarto e settimo, le Promesse della Casone Noceto, Scalas e Cacaci, sono quinto e settimo in 14.27.59 e 15.00.80. 

sabato 13 giugno 2015

"On your marks!" - TricoloRieti. La prima giornata. Velocisti alla riscossa. Il Bilotti ritrovato.

Il podio dei 100 Promesse
Era ampiamente previsto che la prima giornata degli Italiani Juniores e Promesse sarebbe stata dominata dalle emozioni dei 100 piani e così è stato. 
Forse anche oltre il previsto.
In quali condizioni di forma siano arrivati a Rieti gli sprinter lo si intuisce fin dalle batterie: fra gli juniores Mulassano (Novatletica Chieri)  si migliora di 12 centesimi e fa 10.68, Corsa (Folgore Brindisi, numero uno delle liste) si qualifica senza eccessi in 10.73. Nella gara delle under 23 Irene Siragusa (Esercito) scrive sul tabellone 11.61 e la Bongiorni (Forestale) porta il personale un centesimo più su. Un solo centesimo divide anche le migliori fra le "sorelle minori", con la palermitana Torrisi che va in pole con 11.89 davanti a Germini (Atl. Reggio) e Spadotto Scott (Bracco Milano). Fra gli uomini fa buona impressione Galbieri (Riccardi,10.43), ma soprattutto Lorenzo Bilotti (Biotekna Marcon) che brucia il rettilineo blu in 10.46 e si lascia andare a un urlo liberatorio che la dice lunga su quanto desiderasse trovare la zampata giusta dopo un periodo contrastato. Ma le buone notizie per la velocità targata E/R non finiscono qui: in finale entrano anche Boateng (Interflumina) e Forghieri (Fratellanza) fra le juniores e le promesse Pettenati (Fratellanza) e Gianantoni (Virtus Bologna) che portano i personali a 10.52 e 10.61. La gara giusta nel giorno giusto per questi due ragazzi che in questa stagione non avevano espresso il loro potenziale al meglio.
Quando si va sui blocchi per distribuire le medaglie la tensione è alle stelle. 
Corsa mette il turbo, vince in 10.63, spiega che in batteria stava scherzando e lascia il palcoscenico alle ragazze. 
Sarà stato il nervosismo per l'importanza della posta in palio? O forse perchè capita di sbagliare anche ai migliori? Fatto sta che in partenza la Germini non pare brillantissima e si sa, sui 100 non puoi sbagliare niente. La Torrisi ha le ali ai piedi e porta il personale a 11.79, anche Calliari (11.88) e Spadotto Scott (11.90) si migliorano e la staccano di quanto basta perchè sia costretta a inseguire fino alla fine senza riuscire a colmare il gap. Per quello che ha fatto vedere in questa stagione avrebbe meritato di più, ma il cronometro è una macchina che tiene conto solo di se stessa.
Anna Bongiorni sovverte i pronostici della vigilia e il risultato delle batterie e va a prendersi l'oro davanti alla Siragusa (11.66 contro 11.68).
Altro giro, altre medaglie e quando arriva il turno degli under 23, la febbre dell'agonismo sale di un altro paio di gradi.
Ilaria Mazzetti
Cattaneo (Riccardi), capofila stagionale fino a poco prima, ha vinto la sua batteria in 10.52, ma non è piaciuto fino in fondo, chissà forse nemmeno a se stesso. 
Pronti...poi due spari in rapida successione. E quando il giudice gli si para davanti con il cartellino rosso alzato al milanese non resta altro da fare che disperarsi e andare in fondo alla pista a guardare gli altri che si preparano nuovamente.
Al secondo start Giovanni Galbieri spinge sui blocchi meglio di tutti gli altri, scappa via come un proiettile, si distende e sulla medaglia scrive il suo nuovo personale: 10.38.
Bilotti con un colpo di reni ferma il cronometro a 10.52, ma probabilmente davanti a sè, più del verde della maglia dell'avversario, vede la luce in fondo al tunnel della sfortuna. 
Quello che non sembra credere ai suoi occhi è il carpigiano Pettenati che si ripete poco al di sopra dei livelli della batteria e mette al collo una medaglia di bronzo che ben pochi gli avrebbero pronosticato il giorno prima.
Mentre i velocisti fanno lo show salti e lanci scremano per comporre le finali.
Nel lungo juniores ce la fanno Chiara Calgarini (Icel Lugo 5.56m), Ilaria Mazzetti (Francesco Francia, 5.48m)  e Jasmine Mukasi (Atletica Ravenna, 5.40). 
Sara Fantini non si sforza più di tanto, fa tre giretti semplici semplici, butta il martello a 57.11m e torna in tribuna a guardare le altre gare aspettando la finale. A far compagnia alla diciottenne parmigiana ci saranno la piacentina Gremi (Atl. Brescia 1950, quarta del ranking con 52.33) e la ferrarese (sponda Cus) Anna Botti che parte undicesima con 47.10m.
E' bastato rimanere 10 centimetri al di sotto dell'1.70 richiesto per qualificarsi per la finale dell'alto junior femminile e sono state due le nostre a riuscirci: la sammarinese Michelotti e la lughese Plodziszewska. 
Anna Botti
I 400  mandano in finale junior Luca Calvano (Fratellanza, 49.20) e in quella Promesse il romagnolo Alex Pagnini (Atletica Capanne) che compie un'ennesima impresa e si qualifica con il quarto tempo (47.94). 
Ayomide Folorunso, all'esordio con la maglia delle Fiamme Oro, fa un giro di riscaldamento in 54.78. Se dovesse decidere di correre veramente in finale...
Quando la pista diventa campo da gioco dei mezzofondisti gli specialisti della nostra regione si fanno valere. Il diciottenne Federico Mengozzi (Sacmi) si fa apprezzare sugli 800m e domani partirà dalla terza posizione grazie al suo 1.53.42. 
Nella seconda batteria della gara Promesse Bizzotto (Cus Parma) e Tamassia (Fratellanza) formano un tandem che detta il ritmo fino alla fine e si qualificano senza grandi sforzi. Il club modenese piazza in finale anche la promessa Chiara Casolari seconda in 2.13.96 nell'eliminatoria "atipica" vinta in solitaria dalla Baldessarri in 2.04.30.
Quasi a fine giornata arrivano le prime due medaglie per l'Emilia-Romagna.
La prima è quella più preziosa, arriva dalla pedana del lungo Promesse e a conquistarla è il piacentino Lorenzo Dallavalle. Al secondo salto il biancorosso atterra a 7.43m, un centimetro al di sopra di Antonino Trio (Cus Palermo) che per tutto il resto della gara cerca il salto buono senza riuscirci.
Al sesto turno, con la vittoria già in tasca, Dallavalle allunga ancora di due centimetri e mette il suo sigillo. Buon quinto, anche se molto lontano dal 7.75m indoor dello scorso anno,  l'altro piacentino Stefano Braga che nel suo miglior volo ha lasciato il segno più vicino a 7.24m.
Le ultime emozioni di giornata arrivano dai 3000 siepi che il diciannovenne  "marziano" Chiappinelli (Uisp Siena) corre senza compagnia in 8.39.12, Simone Colombini va vicinissimo al personale e ferma il cronometro sul tempo di 9.03.77 a soli tre centesimi dalla medaglia d'argento di Said Ettaqy (Esercito).
Simone Colombini

giovedì 11 giugno 2015

"On your marks!" - Rieti, meno uno. Preview ulimo atto. Promesse donne

Anna Bongiorni
Last but not least,  è arrivato il turno delle ragazze della categoria promesse.
Fra Cattolica e Piacenza nessuna società della regione schiera una velocista sulla doppia sfida 100/200 metri che avrà per protagoniste le toscane Irene Siragusa e Anna Bongiorni. Ma, un emiliana a ben guardare c'è comunque: si tratta della persicetana in forza al Gs Valsugana Silvia Corbucci, decima sui 100 in 12.15 e tredicesima sulla doppia distanza in 25.06.
Irene Siragusa
Pole position in 53.74 sui 400 piani per la modenese, nei ranghi dell'Esercito, Raphaela Lukudo che precede di una decina di centesimi la friulana Ilenia Vitale. Più indietro nel ranking la ventenne Caterina Bonazzi (Cus Bologna, 57.61) e  Anna Berneschi (Fratellanza, 58.57).
Baldessarri (Esercito, 2.05.09) e Mattagliano (Atl Brugnera, 2.06.00) possono tenere ritmi che le altre non possono seguire, ma la lotta per il bronzo è aperta a un manipolo di atlete che hanno accrediti da 2.09 a 2.12 e fra queste figura anche Chiara Casolari (Fratellanza), quinta con 2.12.47.
La faentina Catia Solaroli  con il suo 4.52.11 sarà l'unica emiliano-romagnola a scendere in gara sui 1500 metri, stessa sorte di Francesca Pastorelli sui 3000 siepi, distanza in cui la mezzofondista del Cus Parma si presenta con 12.20.63.
Rimane vuota invece la casella dei 5000 metri così come quella dei 100 ostacoli.
Raphaella Lukudo
Ancora Lukudo a cercare una medaglia importante sui 400 ostacoli dominati da Laura Oberto della Bracco Milano con il suo personale di 58.42. In questa gara va segnalata la presenza dell'emiliana Elena Venturi Degli Esposti (Atl. Brescia 1950) quinta in 1.02.10.
La sammarinese Melissa Michelotti  e la modenese Annalisa Ferrari guidano con 1.66m il gruppo delle saltatrici in alto della nostra regione che comprende anche Maria Carolina Gatti (Atl. Reggio, 1.65m), la lughese Anna Plodziszeweska (1.63m), Matilde Avanzini (Cus Parma, 1.61m) e Debora Beltramini (Endas Cesenatico, 1.60m).
Nell'asta andrà a caccia della finale la bolognese (lato Francesco Francia) Elena Campagna ottava delle starting list con il suo 3.50. Dietro di lei un gruppetto di specialiste della nostra regione abbastanza nutrito: Martina Muraccini (Olimpus San Marino), personale di 3.40m e tanta voglia di rifarsi dopo la sfortunata trasferta islandese, Elena Vernia (3.30m, Atletica Reggio) e l'altra reggiana Giada Davoli (Self) che vanta un personale di 3.20m.
La triplista del Cus Bologna Matilde Picotti (personale indoor di 11.72m) sarà l'unica rappresentante della nostra regione nei salti in estensione.
Carlotta Camilli
Il 12.59m con cui si presenta all'appuntamento laziale pone Virginia Braghieri (Atl. Cinque Cerchi) in quinta posizione nel getto del peso e fa sì che l'allieva del Professor Mozzi sia la meglio piazzata fra le lanciatrici under 23. Carmela Guaglione (Atl. Reggio) è undicesima con 11.09m e Jasmine Fariss (Self Montanari) due posizioni sotto con il suo personale di 10.95.
Decima posizione nel disco per Princess Irabor che quest'anno ha raggiunto 38.73m e quattordicesima per la Guaglione che parte da 37.65m. Nel martello, specialità che le è più congeniale, la Fariss è all'undicesimo posto delle liste con il suo primato di 48.00m.
Last, but not least, dicevamo all'inizio, il giavellotto dove la finale è un obiettivo più che alla portata di Carlotta Camilli (Francesco Francia) che parte sesta con 41.17m.



"On your marks!" - Rieti, meno uno. Preview fase tre. Promesse Uomini

Giovanni Galbieri
Siamo arrivati alla terza puntata della presentazione della tre giorni di Rieti e questa volta è il turno degli uomini under 23.
Secondo gli accrediti i 100 uomini dovrebbero essere un affare tutto lombardo, anzi, milanese. O per essere ancora più precisi una questione interna alla Riccardi. Federico Cattaneo (10.46) è già andato quattro volte al di sotto dei 10.60 nel 2015,  Giovanni Galbieri (10.49) lo ha fatto per due volte, e hanno una decina di centesimi di vantaggio sul bresciano Rigalli e sul lughese Bilotti (Biotekna Marcon). Ma si sa, ogni gara fa storia a se e sui cento metri ogni dettaglio può influire stravolgendo l'ordine delle cose e alle spalle dei primi quattro troviamo una foltissima pattuglia con tempi di iscrizione che vanno da 10.60 a 10.68, compreso il carpigiano della Fratellanza Simone Pettenati, che si daranno battaglia per strappare un posto in finale. Almeno...
  Luca Valbonesi e Lorenzo Bilotti
La famiglia Tortu sta mettendo il suo stemma sulla velocità italiana, e se il diciassettene Filippo stupisce l'Italia e oltre a suon di record, il ventiduenne Giacomo non vuole essere da meno.
21.16 il tempo con cui guida le entry list davanti a Ludovico Cortellazzo (Assindustria Padova, 21.21),  Pietro Pivotto (Atl. Rodengo Saiano, 21.22) e al compagno di squadra Federico Cattaneo (21.22). Al quinto posto e in grande crescita di condizione il lughese Luca Valbonesi (Sacmi Imola) che domenica scorsa a Piacenza ha siglato un 21.29 che autorizza a sperare in qualcosa di importante.
Michele Cacaci
I 400 piani hanno in Davide Re (finanziere di provenienza Cus Torino) quello che dovrebbe essere un padrone indiscusso grazie al 47.20 che lascia poco spazio ai sogni altrui e anche la lotta per le medaglie sembra circoscritta a una rosa di tre o quattro nomi. Gli occhi degli appassionati della nostra regione saranno puntati su quell'Alex Pagnini da Cattolica che recentemente ha tolto 78 centesimi in un colpo solo al personale. Il quattrocentista in forza all'Atletica Capanne può aspirare a ottenere una corsia nella gara per le medaglie, ma dovrà esprimersi al meglio per riuscirci.
Gabriele Bizzotto (Cus Parma) ha nel bellunese Enrico Riccobon l'avversario più difficile da battere per indossare la maglia di Campione d'Italia. Il veneto precede il cussino di pochi decimi ma in una gara per le medaglie, che probabilmente si deciderà in volata, questo conta ben poco.
Riccardo Tamassia (Fratellanza) nella sua ricerca di un piazzamento di prestigio parte dal sesto posto sia sugli 800m (1.51.13) che sui 1500m (3.45.03).
Aspirano a un posto negli otto anche i due specialisti del mezzofondo prolungato della Casone Noceto Mattia Scalas e Michele Cacaci che si presentano ai 5000m di Rieti accreditati di 14.20.51 e 14.37.30.
Le caselle di alto e 3000 siepi dicono zero iscritti, mentre in quella dell'asta troviamo il 4.80m di Mattia Murano (Fratellanza) che lo pone in terza piazza.
Stefano Braga
Sono due i piacentini fra i primi otto nel lungo. Quello Stefano Braga che veste la maglia verde della Riccardi (quarto con 7.36) e quel Lorenzo Dallavalle ancora in biancorosso che quest'anno è atterrato a 7.28m.
La grande condizione che ha mostrato nelle ultime uscite fa sperare che il triplista riccionese Mitirica (Fratellanza) possa quantomeno confermare la terza posizione da cui parte e a fargli compagnia in finale potrebbe arrivare anche il bolognese Daniele Ragazzi (Francesco Francia) sesto in graduatorie con il suo 15.25m.
Altro zero nella casella "Peso", c'è una presenza importante invece in quella del disco. E' quella di Martin Pilato che parte dalla seconda posizione delle graduatorie alle spalle del favoritissimo Stefano Petrei (Atletica Malignani Udine) che ha un primato di 58.96m e nove delle prime dieci prestazioni stagionali.
Martin Pilato
Ambizioni di finale anche nel giavellotto grazie al pakistano Ali Shan Azmat. L'atleta della Sintofarm si presenta alla gara laziale con un pb di 57.06 che lo mette in ottava posizione, due gradini sotto troviamo l'imolese Nicolò Bianchi a 55.32.




mercoledì 10 giugno 2015

"On your marks!" - Rieti, meno due. Preview parte seconda: le gare juniores femminili

Leonice Germini
Chi vincerà i 100 metri junior donne a Rieti?
Nemmeno il più lungimirante degli indovini azzarderebbe un nome su quella che probabilmente è la gara meno pronosticabile di tutti i campionati. 
La palermitana Chiara Torrisi e la reggiana Leonice Germini hanno corso nello stesso giorno a più di mille kilometri di distanza le prime due prestazioni del ranking 2015 (11.86 e 11.87) e la siciliana ha dalla sua anche il tempo di Gavardo (11.88). Ma la terza, la bolzanina Julia Calliari, arriva a Rieti con 11.92 e le due ragazze della Bracco Milano, Annalisa Spadotto Scott e Daniela Tassani, hanno personali di 11.94 e 11.97. 
E chissà, forse sulla pista laziale potrebbe abbattere il muro dei 12 secondi anche quella Georgina Boateng da Casalmaggiore apparsa nettamente in crescita nelle ultime gare.
In ogni caso, i cronometristi faranno meglio a controllare che il fotofinish funzioni a dovere.
Situazione simile anche sui 200 dove il miglior tempo di iscrizione appartiene alla toscana Niotta (Atletica Sestese), con Tassani, Torrisi, Germini e Spadotto Scott "di rincorsa" a pochi centesimi.
Se la velocità pura vive di incertezze, pochi sono  invece i dubbi sul giro di pista, con e senza barriere.
Georgina Boateng
La neopoliziotta del Cus Parma Ayomide Folorunso è al comando di entrambe le starting list con un discreto margine, ma soprattutto mostra ad ogni successiva uscita di migliorare la sua condizione. E se sulla distanza piana potrebbe avere qualche insidia da parte di Alice Mangione (Cus Palermo) che le cede circa cinquanta centesimi, nei 400 ostacoli il suo vantaggio sulla più vicina inseguitrice, l'aostana Marchiando, è un abisso di oltre due secondi.
Al comando della graduatoria degli ostacoli alti c'è un emiliana che una maglia di Campione d'Italia l'ha già messa nel cassetto in questa stagione: quella dell'eptathlon.
Lucia Quaglieri (Modena Atletica) guida un quartetto racchiuso in un fazzoletto di sei centesimi. Sotto il suo 14.23 troviamo il 14.24 di Agnese Mulatero (Atl. Pinerolo), il 14.25 dell'atleta di casa
Rachel Malamo e il 14.29 di Abigail Giedu (Gs Valsugana).
Martina Manzini
Non pervenuto il settore mezzofondo dall'Emilia-Romagna e zero iscritte anche nell'asta, le saltatrici in alto sembrano piuttosto lontane dalle quote richieste per i primi otto posti, possibilità abbastanza concreta per la ravennate Jasmin Mukasi ottava in una classifica abbastanza compatta.
A qualcosa in più di un piazzamento in finale potrebbe aspirare la triplista del Cus Parma Martina Manzini, soprattutto se dovesse tornare ad esprimersi sui livelli della stagione invernale.
Nei lanci si attende un duello appassionante nel martello fra la capofila stagionale Sara Fantini (Cus Parma) e la vercellese Lucia Pirinetti Anzalapaya, uniche due al di sopra dei 60 metri e divise da sette centimetri. Agata Gremi, piacentina tesserata per l'Atletica Brescia 1950, dovrà difendere il suo bronzo virtuale datole dal suo accredito di 55.43.
Agata Gremi
In bilico fra possibilità di medaglia e piazzamento in finale saranno anche la pesista parmigiana
Marta Baruffini (quarta con il suo 12.94m dei societari di Modena) e la giavellottista della Fratellanza Greta Romei, quinta con 42.69m in una gara che, escluse le inavvicinabili Casarotto (Atl. Vicentina) e Sinigaglia (Gs Valsugana) è aperta a ogni risultato.

"On your marks!" - Rieti, meno due. Preview sui Campionati Italiani Juniores e Promesse. Prima parte: Junior uomini.

Diego Aldo Pettorossi
Rieti c'è! Come abbondantemente previsto, la semifarsa dell'annuncio degli organizzatori sull'impossibilità di realizzare l'edizione 2015 dei Campionati Italiani Junior e Promesse,  a metà tra il catastrofista e il "ti farò un'offerta che non potrai rifiutare", è durato lo spazio di un comunicato stampa e di una telefonata di un politico.
Ma in Italia le pratiche esattive verso le pubbliche amministrazioni si gestiscono anche in questo modo... 
Comunque ciò che conta è che venerdì alle 14.00 le saltatrici in alto, i lunghisti e i martellisti Juniores dovranno combattere contro il leggendario caldo reatino per qualificarsi per le rispettive finali.
Cominciamo proprio dai ragazzi under 20 un excursus in quattro parti sulle possibilità di medaglia degli emiliano-romagnoli in terra laziale.
Federico Mengozzi
Il brindisino Daniele Corsa (nomen omen dicevano i romani e se poi vogliamo aggiungere che il suo club si chiama "Folgore"...) è il favorito assoluto su 100 e 200 metri grazie al 10.54 e al 21.20 che ne fanno il leader indiscusso delle starting list. Dietro di lui sulla distanza breve un assembramento da ufficio postale in un giorno di consegna delle pensioni: otto atleti in dodici centesimi, con il virtussino Pettorossi quarto grazie al 10.82 di Gavardo. 
Più  fluida, ma non troppo, la situazione sul mezzo giro con il piemontese Mulassano a 21.68, Pettorossi a 21.86 (tempo ottenuto durante la stagione al coperto) e altri cinque atleti fra 21.90 e 22.01, crono di Stefano Arrè (Interflumina).
Il "killer event" vede soltanto tre atleti sotto i 48 secondi, con il primo dei nostri, il modenese Luca Calvano, accreditato di un 49.12 che potrebbe consentirgli la finale.
La distribuzione delle medaglie nel mezzofondo dipenderà molto probabilmente dall'evoluzione tattica delle singole gare. 
Gabriele Natali
Il trentino Lorenzo Pilati (in pole anche sui 1500m) è stato l'unico a scendere sotto il minuto e cinquanta  sugli ottocento in questa stagione (1.49.40). Gli altri pretendenti alle medaglie si presentano con tempi di due secondi circa superiori e tra questi c'è Federico Mengozzi (Sacmi Imola), quinto con 1.51.15. Outsider, almeno per ottenere una corsia nella gara per il titolo, il reggiano Bouih che si presenta con 1.53.44.
Bouih sembra avere più chance di mettere al collo un metallo più prezioso sui 1500 dove il suo 3.47.29 lo pone in quinta piazza, 20 centesimi e due posizioni alle spalle di Simone Bernardi (Sacmi).
Due giovani talenti della Fratellanza si giocheranno le medaglie su 5000 metri e 3000 siepi: Alessandro Giacobazzi ha sul biglietto da visita il 14.53.93 corso a Parma due settimane fa, Simone Colombini il 9.01.63 dei societari fase uno.
Negli ostacoli sia Orsatti (Cus Parma) sui 110 che Bedocchi (Pontevecchio)  sui "quattroacca" sono di poco al di sopra degli standard richiesti per accedere alla finale e potrebbero regalare delle sorprese.
Francesco Lama
I salti. Nell'alto il veneto Zanatta ha ben nove centimetri da amministrare su una pattuglia di atleti a 2.05m di cui fanno parte anche il reggiano Bellelli e il modenese Purboo.
Nessun iscritto dalla nostra regione nel lungo, mentre nel triplo è il parmigiano Tobia Bocchi a dominare la scena con il suo 15.97m davanti ai finanzieri Forte (15.82m indoor ) e Contaldo (15.51m).
Nell'asta non dovrebbe essere in discussione la vittoria del foggiano Colella che si presenta con 5.22m, possibile un piazzamento fra gli otto per il multiplista imolese Francesco Lama che in questa stagione ha già scavalcato i 4.60m.
Non entusiasmante la situazione del settore lanci dove soltanto il pesista dell'Atletica Ravenna Gabriele Natali può nutrire ambizioni di finale, a patto però che si ripeta sui livelli della stagione indoor in cui ha portato il suo personale a 14.74m.




Fuori Settore - Ecco uno che nelle cose ci mette veramente la faccia...


martedì 9 giugno 2015

"On your marks!" - "Memorial Pratizzoli", record e talenti, soprattutto in rosa. Vandi MPI sui 300: 38.57.

Elisabetta Vandi
Se se si pensa di scommettere cinque euro su chi a ottobre indosserà la maglia di campione italiano cadetti è buona norma dare un'occhiata a giugno al "Memorial Pratizzoli".
Il meeting di Fidenza, nelle sue diverse formule e denominazioni, ha una tradizione ultraventennale di vetrina dei migliori talenti giovanili italiani che ha abbondantemente confermato anche quest'anno.
E' stato soprattutto il settore femminile a brillare per risultati nell'edizione 2015: Elisabetta Vandi, Carolina Visca, Isabella Martinis e Giulia Leonardi hanno segnato con le loro prestazioni una manifestazione nel complesso di altissimo livello.
A primeggiare su tutte è stata la marchigiana Vandi che ha mostrato una condizione di forma che l'ha portata al nuovo, stratosferico, record italiano di 38.57, prima Cadetta a scendere sotto  il muro dei 39 secondi.
Pescata in sorte una seconda corsia non proprio vantaggiosa, la portacolori dell'Avis Fano è partita come un missile. All'ingresso della curva era già nettamente in testa, in uscita aveva già una decina di metri di vantaggio su tutte le altre e ha poi continuato a spingere fino alla fine, disintegrando il precedente primato di 39.16 che la veronese Anna Schena aveva stabilito nel 2012.
Il giavellotto cadette era una delle gare più attese per la presenza di quel piccolo fenomeno delle pedane che risponde al nome di Carolina Visca e la romana non ha voluto deludere. 
Carolina Visca
Per mettere il suo sigillo sulla gara le è bastata una spallata da 55.96m, piuttosto lontana dal suo record italiano di 58.88, ma forse per la giovane atleta delle Fiamme Gialle il 400 grammi comincia ad essere un attrezzo troppo leggero. Va ricordato che con il giavellotto della categoria Allieve ha già fatto segnare un 57.45m che la pone al terzo posto delle liste mondiali stagionali under 18 dietro la cinese Yu e la ceca Tabackova.
Record friulano per Isabella Martinis (Malignani Udine) che con una serie straordinaria, tutta sopra i 53 metri, e un picco a  57.92 all'ultimo turno ha messo una bella ipoteca sull'oro di Sulmona. La seconda classificata, la piemontese Foresta, si è fermata poco sopra la linea dei 44 metri.
Con il nuovo record regionale dei 1000 metri cadette, portato a 2.55.57 da Giulia Leonardi (Corradini), iniziamo la panoramica sulle prestazioni degli atleti dell'Emilia-Romagna che hanno conquistato un ottimo quinto posto nella classifica a squadre dietro Lombardia, Veneto, Piemonte e Lazio.
Isabella Martinis
La mezzofondista di Rubiera continua a raccogliere successi ogni volta che scende in pista e in questa occasione ha aggiunto al suo già ricco palmares, fatto di titoli nazionali e primati italiani,  uno dei record regionali più longevi: il 2.55.6 manuale che era stato siglato nel 1981 a Verona da Stefania Basile (Accademia Pentathlon Moderno Modena).
Le altre due vittorie per la nostra regione sono arrivate dal marciatore parmigiano Riccardo Orsoni che ha finito i tre kilometri in 13.38.25, con ampio margine sulla coppia toscana formata dai
Enrico Zangari
grossetani Ciregia e Cerciello, e dalla pedana del peso dove il virtussino Wickremasinghe e il santancargiolese Zangari hanno realizzato una splendida doppietta migliorando entrambi sensibilmente i propri personali. Più 29 centimetri per il bianconero che con la sua seconda bordata a 16.60 metri conferma ancora una volta la leadership nelle graduatorie 2015, più 35 per il  pesista della Rimini Nord che si conferma come principale avversario del bolognese per il titolo italiano.
Rimini nord che piazza sul podio anche altre due lanciatrici: la giavellottista Emanuela Casadei, che con 41.94 aggiunge un metro e mezzo allo stagionale ed è argento dietro al fenomeno Visca, e la pesista Anna Busetto che lancia a 11.81 (undici centimetri oltre la misura con cui ha vinto la finale dei CdS la settimana scorsa) ed è medaglia di bronzo.
Nell'alto si confermano le posizioni del ranking: Mirco Sazzini (Virtus Bologna) eguaglia il suo personale di 1.92m ed è secondo dietro il veneto Ruzza (Biotekna Marcon) che migliora di cinque centimetri e arriva a 1.98m.
Ronaldo Wickremasinghe
Hichane Jarine (Atl. Molinella) è sesto in 2.40.34 nel "mille" vinto dal nuovo capofila delle liste stagionali, il piemontese Nicolò Daniele, in 2.36.97. Sulla distanza doppia il "primo anno" della Self Reggio Curti si migliora di quasi nove secondi ed è quinto in 6.03.93.
Sui 100 ostacoli, assente il titolare Passarini, il ct Casarini schiera Matteo Amorati (Francesco Francia). Scelta che si rivela azzeccata in quanto il bolognese si migliora di 45 centesimi, vince la seconda serie ed è quinto nella generale.
Dopo essersi presi le misure sulla pista parmense ora gli under 16 hanno a disposizione i tre mesi estivi per affilare le armi in vista dei tricolori di Sulmona, perchè i risultati del "Pratizzoli" sono un'ottima cartina di tornasole, ma le sorprese nell'atletica leggera sono sempre possibili.

lunedì 8 giugno 2015

"On your marks!" - CdS Assoluti fase 2. Volano velocisti e saltatori. Record regionale Juniores dei 200 per Ayomide Folorunso

Ayomide Folorunso
Qualcuno pensava di essere nella Death Valley, in realtà è stata Piacenza a ospitare la fase due dei societari e nonostante le condizioni meteo, veramente problematiche, sono diversi gli atleti che tornano soddisfatti dall'impegnativa trasferta emiliana, molti di loro anche con un nuovo personale.
Tutto il settore velocità ha brillato sulla pista piacentina che si è rivelata particolarmente performante, ma i riflettori ancora una volta vanno su Ayomide Folorunso che ha festeggiato il recentissimo arruolamento in Fiamme Oro continuando nella sua opera di rinnovamento dell'albo d'oro dei primati regionali.
A cadere questa volta è stato quello dei 200 metri juniores che la sedicenne reggiana Judy Ekeh stabilì nel 2009 a Bressanone correndo in 23.89. Ieri la neopoliziotta fidentina ha "bruciato" la pista siglando un 23.60 che fa traballare anche il primato regionale assoluto fissato da Maria Elena Apollonio (Cus Parma) a 23.54 nel 1997 a Pretoria (Repubblica Sudafricana). Non va dimenticato che poco più di un'ora prima aveva corso i 400 ostacoli in 57.94...
Quello di ieri è il terzo primato regionale migliorato dalla ragazza del Cus Parma che senza dubbio darà ancora molto lavoro da fare agli statistici in questo 2015.
Nuovo SB per tutti i primi otto dei 100 metri uomini e per molti di loro anche primato personale. Il più veloce è stato Mattia Cesari (Fratellanza) che con 10.82 toglie dieci centesimi al proprio record; secondo posto e prima volta sotto gli undici per il copparese Leonardo Marangoni, che fa meno diciotto rispetto al pb e scende a 10.84; due centesimi in più e terzo gradino del podio, ma soprattutto terzo tempo nelle graduatorie nazionali Allievi, per l'ivoriano del Cus Parma Jamie Abe che si candida fra i pretendenti  per una medaglia a Milano.
Mattia Cesari
Anche Zaynab Dosso (Corradini) conferma di essere in pole position per una medaglia all'Arena e scende per l'ennesima volta in questa stagione sotto il muro dei 12 secondi (11.95) , lasciando che sia il fotofinish a decidere che il 12.02 del carabiniere Micol Cattaneo, al rientro dopo la maternità,  sia infinitesimamente più veloce di quello di Leonice Germini (Atl. Reggio). 
Giù dal podio, ma con il nuovo personale di 12.15, Georgina Boateng (Interflumina) che precede di un centesimo Vanessa Attard (Cus Parma) che fa il suo miglior tempo 2015.
Stesso copione sui 200 dove Luca Valbonesi con 21.29 fa il suo secondo tempo di sempre e distanzia nettamente la medaglia d'argento Arrè (Interflumina) e i bronzi ex aequo Casacci (Virtus BO) e Abe Cus PR) tutti a 22.01 con i primi due che migliorano il proprio record. Nuovo record anche per il vincitore dei 100 Cesari che si piazza al quarto posto in 22.04.
Luca Valbonesi
Già detto della vincitrice, resta da raccontare della pioggia di personal best dei 200 femminili. Federica Giannotti (Atl. Reggio) arriva sul traguardo in 24.39 (meno 11 centesimi), Desola Oki (Cus Parma) scalda il motore per Milano e fa 24.65 (meno 24), Eleonora Iori (Fratellanza) è sesta, lontana dalle medaglie, ma si migliora di ben 43 centesimi, sul gradino sottostante c'è Elisa Laffi.(Cus Bologna), 25.70 e meno 10 centesimi.
Gabriele Hazmi (Virtus BO) vince abbastanza facilmente i 400 in 48.26 davanti ai portacolori del Cus Parma Gabriele Bizzotto, mezzofondista che non disdegna qualche gita nella velocità prolungata, che passa da da 49.34 a 48.64, e Luis Alfredo Caceres che si migliora di un secondo tondo e chiude in 49.62.
Federica Pincelli
Il caldo non aiuta certo i mezzofondisti, ma Bizzotto sigla comunque un buon 1.50.21 sugli "otto", e Valentina Costanza porta più di 900 punti al Cus Bologna con il suo 4.31.33 sui 1500m.
Altre belle notizie arrivano dai salti in estensione. Sulla sua pedana Lorenzo Dallavalle (Atletica Piacenza) atterra a 7.35, 21 centimetri oltre il personale, nel triplo Mitirica (Fratellanza) fa 15.53, un centimetro meglio del "Cavulli", e non trova avversari in grado di dargli filo da torcere. Fra le donne una ritrovata Valentina Morigi (Self Reggio) vince il triplo con 12.35m ed è seconda nel lungo con 5.33 dietro la modenese Pincelli che porta il proprio personale  a 5.78m.
Un week end da ricordare per la 33enne saltatrice cesenate reduce da un lunghissimo stop per infortunio che, insieme alla vittoria, nel salto triplo ha ottenuto il pass per gli assoluti di Torino.
Si conferma a buoni livelli la martellista Sara Fantini (Cus Parma) che vince mettendo il secondo lancio a 58.26. Stesso risultato per il suo compagno di club Nicolò Bolla che al terzo turno scrive sul tabellone 60.80m e supera il virtussino Andrea Poli che dopo due anni migliora il suo personale di oltre un metro (57.22m). 
Il decatleta Michele Calvi vince facilmente il disco per la Self Reggio con 47.13, mentre Antonio Fent si aggiudica il giavellotto con 71.82m, davanti a Moreno Belletti che fa atterrare l'attrezzo a 58.23.