Pagine

domenica 31 gennaio 2016

Mondo Atletica - "Not so proud host". Mondiali 2017 senza logo Iaaf?

Il logo di "Londra 2017" al momento dell'assegnazione...
"Tu quoque, Brute, fili mi?"
Lord Seb si sarà sentito come Cesare alle idi di marzo leggendo l'articolo del Times in cui si ventilava la possibilità di eliminare il marchio Iaaf dal logo dei prossimi mondiali?
Chissà. Quel che è certo è che la sua presidenza fino a questo punto è stata tuttaltro che agevole e che lo scandalo delle bustarelle che il suo predecessore Lamine Diack avrebbe accettato per coprire numerosi casi di doping, sembra aver assestato un colpo pesantissimo dal quale la federatletica mondiale fatica a riprendersi.
Quando la nave affonda i topi scappano, ora l'esodo si fa sempre più frenetico e vede anche protagonisti imprevisti. Qualche giorno fa era circolata la notizia dell'intenzione di Adidas di interrompere prima della scadenza il rapporto di sponsorizzazione, oggi sono gli uomini del comitato organizzatore di "Londra 2017" ad annunciare di voler prendere le distanze.
"Il marchio Iaaf è tossico - ha dichiarato all'autorevole quotidiano britannico una fonte anonima interna all'organizzazione dell'evento iridato - Un tempo avere quelle quattro lettere vicino al logo della propria manifestazione era un'assoluta garanzia, oggi è assolutamente necessario nasconderlo. Noi vogliamo che si parli degli atleti, non della Iaaf."
...e come vorrebbero trasformarlo ora che non sono più così "proud"
Qual è il fine ultimo? Preservare la credibilità della manifestazione separando l'evento sportivo dall'organizzazione che rappresenta? O piuttosto i londinesi sono preoccupati della battuta d'arresto subita dalla prevendita dei biglietti dopo l'esplosione del caso Diack? In ogni caso si tratta di un brutto ceffone per Coe che, quando ricopriva la carica di vicepresidente,  fu uno dei principali fautori dell'assegnazione della manifestazione alla metropoli inglese.
Sul fatto intanto circolano versioni contrastanti. "Stiamo trattando con la federazione per concordare l'eliminazione del loro brand" - ha dichiarato il portavoce del comitato organizzatore. Risposta a stretto giro, con sottolineatura, dell'ufficio stampa. "Non è in corso alcuna discussione su questo argomento con gli organizzatori dei Campionati Mondiali Iaaf 2017".
Ai "poster" l'ardua sentenza.

venerdì 29 gennaio 2016

News - Doping World. Scottish Athletics cancellerà i record nazionali dei dopati

Dalle isole britanniche continua a spirare un vento di giusta insofferenza sulla questione doping.
Due settimane fa fu Ed Warner, il presidente di United Kingdom Athletics a pubblicare un documento che, tra le altre cose, conteneva la proposta di azzerare gli attuali primati mondiali. Ieri è stato Ian Beattie, numero uno della federatletica scozzese, a intervenire sulla questione pubblicando la proposta della sua organizzazione sulla controversa materia.
Scottish Athletics non ha poteri decisionali per quanto riguarda le norme antidoping, ma ha l'autorità di ratificare i propri record nazionali ed è proprio su questi che intende influire. Il terzo e ultimo punto del documento del Board di Edimburgo infatti recita: "A partire da questo momento ogni atleta che in futuro riceverà una condanna per una grave violazione del codice antidoping, subendo una squalifica di almeno due anni, non potrà essere detentore di un record nazionale."
Un'iniziativa forse "piccola", sicuramente limitata ma che, a differenza di quella della casa madre UKA, può essere messa in atto immediatamente e potrà contribuire a tutelare, almeno parzialmente, i diritti degli atleti doping free nati al di là del Vallo di Adriano.
Ian Beattie
Inoltre, stando alle informazioni che abbiamo potuto reperire, è la prima  al mondo messa in campo da parte di una federazione nazionale che vada in questa direzione.
Anche per Beattie resta grande la difficoltà di decidere come comportarsi nei confronti di quei primati nazionali entrati negli annali all'epoca in cui i controlli erano all'età della pietra. 
"Negli ultimi due anni abbiamo discusso a lingo a livello di federazione scozzese su cosa fare per queste prestazioni sulle quali gravano accuse e sospetti diffusi.
Fino ad ora non siamo riusciti a concordare su una linea di condotta che garantisca i diritti di tutti e al tempo stesso possa sanare questa situazione tenendo conto delle prove disponibili, ma questo resta uno dei punti cardine della nostra agenda per il prossimo futuro e mi auguro che questi primi passi rendano chiaro a tutti quanto forte sia la nostra determinazione nel contrastare questa piaga."

martedì 26 gennaio 2016

Mondo Atletica - Giappone. Hakone Ekiden

La squadra dell'Aoyama Gakuin University
vincitrice delle edizioni 2015 e 2016
Che la sofferenza fosse insita nella cultura giapponese ce lo ha insegnato tanti anni fa la Gialappa's Band con "Mai dire Banzai" (i più giovani vadano su you tube a cercare informazioni), ma i cittadini del paese del sol levante non perdono occasione per confermare che quella del trio milanese era tuttaltro che una facezia fine a se stessa.
Ogni anno il due e tre gennaio i migliori 20 team universitari del Giappone si sfidano in una maratona a staffetta, la "Tokio-Hakone College Trip Ekiden Race", che è diventata negli anni uno degli eventi sportivi più importanti del paese. 
I dieci componenti di ogni team si alternano nei due giorni su due circuiti diversi di poco meno di 110 km ciascuno, in frazioni che variano da una lunghezza massima di 23 a una minima di 18 kilometri affrontando salite massacranti, fortissime folate di gelido vento marino e continui cambi di pendenza che spaccherebbero le zampe a uno stambecco.
Ovviamente se uno degli staffettisti dovesse ritirarsi tutta la squadra sarebbe squalificata e, per non macchiare il blasone della propria università e non dover subire un'insopportabile onta personale, i runner si spingono spesso molto al di là delle proprie possibilità. Fino a situazioni come questa.
Yuya Tanaka, Jobu University

Tranquilli, non gli è successo niente. Si sa, la sofferenza è insita nella cultura giapponese

Fuori Settore - L'asino che vola

Un fenomeno o un candidato ai Darwin awards?



No, uno dei migliori fake di internet.

lunedì 25 gennaio 2016

Fotofinish - Le più belle immagini sul web


Fabiana Murer. Sao Paulo


"On your marks!" - Lanci invernali. Reggio Emilia, prima fase 2016. Fantini e Pilato nonostante il freddo

Martin Pilato
Il freddo intenso della mattinata di domenica a Reggio Emilia non era certo l'ideale per favorire gli specialisti dei lanci lunghi, in maggioranza  ancora alle prese con i lavori di forza e piuttosto in ritardo sulle questioni tecniche come testimonia l'elevato numero di nulli generalizzato, ma qualche nota positiva è comunque arrivata. 
A innalzare il livello tecnico  della manifestazione reggiana sono stati i due atleti più attesi della vigilia: Martin Pilato e Sara Fantini.
Sara Fantini
Il discobolo ravennate, all'esordio con la maglia della Fratellanza, ha fatto alzare per due volte la bandierina rossa prima di trovare il lancio risolutivo a 54.57m, prestazione a poco più di un metro dal personale, ma piuttosto interessante in questo periodo dell'anno. Nei tre lanci successivi due "N" e un 52.50m che raccontano di un talento a cui serve solo un po' di tempo per trovare il bandolo della matassa tecnica e piazzare la spallata giusta.
La campionessa italiana junior 2015 ha invece sparato al primo tentativo la sua miglior cartuccia facendo atterrare il suo martello a 57.37m. Nei lanci successivi la parmense ha oscillato intorno ai 55 metri con un paio di puntate sottotono che, soprattutto in questo periodo dell'anno, rientrano nella norma. Per lei una gara molto simile a quella di apertura dello scorso anno, che fa sperare in un proseguo di stagione altrettanto carico di successi.
La promessa Andrea Fagliarone (Sacmi Imola) aggiunge quasi un metro al personale e si aggiudica il martello con 49.28m, mentre Gabriele Berti (Atl. Ravenna) di metri ne agginge quasi due e si aggiudica la categoria giovanile (Junior+Allievi) con 48.63m.
Niente di particolare da segnalare dalle varie categorie del giavellotto maschile e lo stesso si può dire del disco, eccezion fatta per il già citato Pilato e per l'Allievo del Cus Parma Calogero Marco Volo che spedisce l'attrezzo da 1.750kg a 43.93m.
Soltanto due atlete superano la linea dei 30 metri nel disco e confermano quanto detto sopra sul ritardo di condizione tecnica: la diciassettenne lughese Daria Soglia, autrice di una gara estremamente altalenante, che mette a segno un buon 36.80 e la reggiana Princess Irabor (Self
Daria Soglia
Montanari) che infila tre nulli di fila prima del lancio di 35.77 con cui vince la gara seniores.
L'unica vera sorpresa di gionata è arrivata da Emanuela Casadei. La giavellottista di Santarcangelo, da quest'anno in forza alla Self Reggio Emilia, all'esordio fra le Allieve ha subito confermato il talento che aveva dimostrato con l'attrezzo più leggero: l'ultimo lancio a 37.90 metri le ha dato la vittoria davanti alle più esperte Giulia Lodi (Cus Bologna, 36.81m) e Greta Romei (Fratellanza, 35.98m).
Prossimo appuntamento il 6 e 7 febbraio a Modena, nella speranza che la morsa del gelo allenti la presa.

"On your marks!" - Indoor. Vola Bouih, Dosso conferma, beffa per Calvi, bronzo Vannucci

Raphaela Lukudo
Conitnua a grandi passi la marcia di avvicinamento verso i tricolori al coperto (le prime medaglie verranno assegnate a Junior e Promesse il 6 e 7 febbraio ad Ancona) e continua la pioggia di risultati dalle varie riunioni in giro per lo stivale.
Anche in questo week end Padova, Modena e Ancona sono state le location preferite dagli emiliano-romagnoli a caccia di prestazioni e questa volta il ruolo di protagonisti assolutisono appannaggio di Raphaela LukudoYassin Bouih.
Lo scorso anno nell'impianto di Ancona  la quattrocentista  modenese tesserata per l'Esercito era scesa a 55.19, sabato sulla stessa pista ha tolto un altro secondo (54.21) al personale diventando la quinta Promessa di sempre del doppio giro in sala.
Bouih invece ha aperto con un grandissimo 3000 la sua nuova militanza in Fiamme Gialle.
Yassin Bouih
Sull'anello marchigiano l'ex dell'Atletica Reggio, alla seconda esperienza sulla distanza,  ha siglato un fantastico 8.06.40 che toglie in un colpo solo dodici secondi al pb fatto registrare lo scorso anno a Padova e fa impennare le sue quotazioni per un posto sul podio agli Italiani. Personale demolito a cannonate anche per il secondo classificato, l'imolese Simone Bernardi compagno in azzurro di Bouih agli Eurojunior 2015, che di secondi al personale (ottenuto all'aperto) ne ha tolti ben 18, chiudendo in 8.23.47. Niente male davvero. Poco altro da segnalare dal meeting anconitano se non un paio di prestazioni firmate Self Reggio: l'11.35m del secondo posto di Miriam Menai nel peso (più quattro centimetri rispetto al personale di Sulmona 2015) e la doppietta delle staffette 4X200 che ha visto prevalere per soli tre centesimi il quartetto juniores (Aprea, Kyereme, Della Casa, Righi, 1.34.90) su quello composto da atleti della categoria Allievi (Dante, Nicosia, Bertani, Grisendi).
La delusione per i reggiani arriva invece da Padova dove sono stati assegnati i titoli di prove multiple.
Gli indiscussi favoriti della vigilia erano Simone Cairoli (Atl. Lecco) e Michele Calvi, uomo Self in forza all'Esercito, ma si sa che non c'è gara più insidiosa di un multievento e questa volta i pronostici sono proprio andati a farsi benedire. Il primo a "saltare" è stato il reggiano che ha messo tre "N", assolutamente inopinate per lui che ha un personale di 15.85m, sul referto del lancio del peso, poi a NON saltare è stato Cairoli che per tre volte ha fatto cadere l'asticella dai ritti dell'asta. Insomma, gara da dimenticare per entrambi e via libera per il titolo a Vincenzo Vigliotti (CariRieti) con 5225 punti.
Chiara Casolari
Brilla invece sul podio veneto la medaglia d bronzo di Maite Vannucci (Cus Bologna). La multiplista bolognese migliora i propri record sui 60 ostacoli e nel getto del peso, rimane qualche centimetro al di sotto del personale nell'alto e si difende bene nel lungo e negli 800 metri finali. Una
condotta di gara che, con 3249 punti, le mette al collo la medaglia con tranquillità.
La lotta per la medaglia d'oro invece si risolve solo dopo gli 800 metri dove Mariaelena Agostini (Libertas S.A.N.P.) rifila otto secondi e, soprattutto, cento punti alla leader della classifica parziale Erica Marchetti (Cus Pisa): il conto finale vede prevalere l'atleta di casa con 3571 punti contro i 3566 della toscana.
Brutta giornata anche per lo junior Alessandro Meliconi (Pontevecchio Bologna) che dopo aver chiuso la prima giornata a soli 43 punti dalla prima posizione "inciampa" nel salto con l'asta dove sbaglia le tre prove d'ingresso a 2.40m e chiude tredicesimo. Una posizione sopra è il santarcangiolese Riccardo Busetto (Self) con 4249 punti.
Nelle gare di contorno individuali Leonice Germini (Atl. Reggio) porta a 25.16 il pb dei 200 al coperto, la carpigiana Elena Venturi Degli Esposti (Brescia 1950) con 57.79 toglie un secondo al personale siglato qualche giorno fa e sui 1500m Chiara Casolari (Fratellanza) in 4.30.53 ne toglie quasi quattro al crono dello scorso anno su questa stessa pista.
A Modena, come accade spessissimo, lo starter fa gli strordinari nella velocità e alla fine delle venti batterie Marco Gianantoni (Virtus Bologna) risulta essere il migliore con il personale di 6.84 uguagliato, davanti a Tommaso Lazzarini (Fratellanza, 6.88, meno due centesimi sul pb) e ad Andrea Federici (Brixia Atletica) in 6.91. In finale le posizioni si ribaltano e il bresciano è il primo a tagliare il traguardo in 6.84 davanti al modenese che lima ancora un decimo e al virtussino che chiude in 6.89.
Michele Calvi e Simone Cairoli nel "terzo tempo" post gara 
Vicinissimi al personale sui 60 ostacoli sia Elamjad Khalifi fra i senior (Fratellanza, 8.15 in finale) che lo juniores del Cus Parma Matteo Orsatti (8.31 in batteria).
La vittoria del salto in alto va al neo-carabiniere Eugenio Meloni con 2.15, alle sue spalle il sammarinese Mosconi (Biotekna Marcon, 2.04m) migliora di un centimetro la sua miglior prestazione indoor di due anni fa e Mirco Sazzini (Virtus, 1.94) fa "più due" rispetto a Borgo Valsugana 2014.
Il fatto che il lunghista Braga (Riccardi) sia in un periodo di grande spolvero oramai rischia di non fare più notizia, ma lui non se ne preoccupa di certo e vola per l'ennesima volta: 7.50m ieri.
Stesso discorso per Zaynab Dosso (Corradini Rubiera), ieri vittoriosa in 7.40 davanti a Ilenia Draisci (Esercito) in 7.48 e Desola Oki (Cus Parma) 7.68.
Nel lungo gara fotocopia di quella della settimana scorsa per Jasmine Mukasi (Cus Bologna) che eguaglia ancora una volta il personale di 5.71m. Al secondo posto l'altra cussina Sherry Isofa che atterra a 5.65m.

giovedì 21 gennaio 2016

Fuori Settore - Pole surfing. Beach Boys de Paris

Renaud Lavillenie, accompagnato dall'elite degli astisti transalpini sperimenta nuove metodologie di allenamento. E nuove superfici di caduta.


#RoadtoRio. Social Olympics. - Australia. Sally Pearson


La brutta caduta di Roma dello scorso anno è oramai solo un brutto ricordo, un incidente che può capitare in un lungo un percorso carico di successi.
La #RoadToRio di Sally Pearson parte da molto lontano...

Sally Pearson
Data di nascita: 19 settembre 1986
Stato: Australia
Specialità: 100 ostacoli, PB: 12.28
Oro Olimpiadi di Londra 2012
Argento Olimpiadi Pechino 2008
Oro Campionati del Mondo Daegu 2011
Argento Campionati del Mondo Mosca 2013




lunedì 18 gennaio 2016

"On your marks!" - Indoor. Dosso, Gaddoni, Lama, Orsoni. Week end di record

Riccardo  Gaddoni
Superlavoro in arrivo per gli statistici. Dopo questo fine settimana con appuntamenti agonistici ad Ancona, Padova, Parma e Modena, sono ben quattro infatti i nuovi record regionali che andranno annotati negli albi dei primati.
Una settimana dopo la fucilata sui 60 piani di Modena Zaynab Dosso ha scelto Padova per misurarsi sui 200 metri  e lo ha fatto a modo suo: vincendo in 24.65, 17 centesimi in meno di una certa Ayomide Folorunso...
Per la burocrazia il risultato della sprinter di Rubiera andrà affiancato da un asterisco in quanto "straniera eleggibile", ma nessuno ha mai visto un burocrate scattare dai blocchi...
Doppia soddisfazione (e doppio record) per la Sacmi Imola. Gli ottocentisti hanno scelto il palaindoor di Ancona per provare la gamba e sono tornati più che soddisfatti dalla trasferta marchigiana. Francesco Conti ha vinto a mani basse in 1.51.40, alle sue spalle Riccardo Gaddoni (classe 1999) ha fermato il cronometro su 1.56.50, quasi un secondo al di sotto del personale all'aperto e soprattutto vecchio record regionale Allievi disintegrato.
Il momento di gloria di Francesco Lama invece è arrivato sulla pedana dell'impanto indoor modenese.
Riccardo Orsoni
L'imolese specialista delle prove multiple (possiamo dire ormai ex?), aveva già portato il personale a 4.70m la settimana scorsa, ma nella gara di ieri è stato assolutamente superlativo. Entrato in gara a 4.40 è salito di 10 centinetri in 10 centimetri fino al personale che ha superato al terzo tentativo. Poi ha continuato a far salire l'asticella fino a quei 5.00m, superati alla seconda prova, che rappresentano il nuovo record regionale juniores e 40 centimetri di miglioramento rispetto alla miglior prestazione all'aperto 2015.
Ci sono voluti venticinque anni per togliere il primato dei tre kilometri di marcia al riccionese Marco Giungi, ma Riccardo Orsoni ce l'ha fatta al primo tentativo. 
Il fresco Campione Italiano Cadetti 2015, ha cominciato nel migliore dei modi la sua esperienza nella categoria superiore e si è preso il lusso di togliere al vecchio record un secondo per ogni anno di resitenza nelle liste. Il walker parmigiano ha chiuso la gara al secondo posto in 13.11.20, pochi decimi alle spalle dello junior della Fratellanza, Cesare Cozza,  ma ben venticinque secondi al di sotto del 13.36.35 realizzato da Giungi a Pesaro nel  1991. 
Francesco Lama
Di seguito una breve panoramica dei migliori risultati degli emiliano-romagnoli nelle diverse riunioni.

Padova - Vittoria sui 60 piani per Simone Pettenati (Fratellanza) in 6.91. Matteo Orsatti (Cus Parma) è argento in 8.42 sui 60 hs juniores. Elena Benevelli (Atl. Reggio) è sesta negli 800 metri con il nuovo personale al coperto di 2.18.70. Le neo Allieve Giulia Leonardi (Corradini) e Giulia Zambrelli (Cus Parma) si piazzano al decimo e tredicesimo posto con 2.20.66 e 2.21.22. Marta Baruffini (Cus Parma) spara il suo peso a 12.93m e non ha rivali che possano impensierirla. Tra gli uomini seconda piazza per Gabriele Natali (Atletica Ravenna) con 13.10m.

Parma - L'Allievo Hichame Jarine (Atl. Molinella) regola il campo dei partenti degli 800m in 2.02.65. Federico Bellinelli, Cadetto primo anno della Pontevecchio Bologna, vince il salto in alto con 1.70m. Nel lungo cadette la mantovana Alice Rodiani (Gonzaga) atterra a 5.48m, alle sue spalle Giulia Guariello (Sintofarm) con 5.14m.

Modena - Doppia vittoria e doppio personale per Stefano Bignami (Virtus Bologna) sui 60 piani Alievi in 7.09 e nel lungo con 6.76m. Andrea Dallavalle (Atl. Piacenza) si candida per ripetere l'oro dei Campionati Italiani e vince il triplo con 15.13, sei centimetri sotto il primato regionale.
Desola Oki (Cus Parma) fa l'asso pigliatutto del rettilineo con ( 8.61) e senza (7.69) ostacoli.
Andrea Dallavalle
Zlatan (Atl. Reggio) si conferma su buoni livelli e si laurea Campione Regionale Juniores in 6.89 davanti a Fornasari (Fratellanza, 6.98) che scende per la prima volta sotto il muro dei 7 secondi. Quarto e quinto posto per Pettorossi (Virtus Bologna) e Abe (Cus Parma) divisi da un centesimo sul fotofinish (7.01 e 7.02).
Personale sui 60 metri per Eleonora Iori (Fratellanza) che vince in 7.63.
Simone Pettenati sulla pista di casa si migliora rispetto al giorno prima in veneto e fa suo il titolo promesse dei 60m in 6.83. Secondo posto in 6.88 per Giannantoni (Virtus) che aveva corso in 6.84 in batteria.
Nel lungo si migliora il piacentino Stefano Braga (Riccardi Milano) che aggiunge 13 centimetri alla prestazione della settimana scorsa e atterra a 7.58m. Fra le ragazze molto bene Jasmin Mukasi che esordisce con la nuova maglia del Cus Bologna uguagliando il personale di 5.71m.

Ancona - Pb a 7.11 per Francesco Molinari (Olimpus San Marino) quinto nella finale dei 60m sulla pista dorica.  Giorgia Benecchi (Cus Parma) vince il salto con l'asta superando la quota di 4.25m, quarte a 3.30m Elena Campagna (Francesco Francia) e Martina Muraccini (Olimpus).
Vittoria in 22.28 sui 200m per Alex Pagnini (Atletica Capanne). Per il velocista cresciuto nell'Atletica 75 Cattolica si tratta di un miglioramento di tre decimi rispetto al 22.59 dello scorso anno.
Il salto a cinque metri di Francesco Lama
Video di Mollificio Modenese Cittadella

sabato 16 gennaio 2016

Fuori Settore - Archimede's Workout



A ognuno i propri principi.

Pensieri e Parole - Moda uomo. Fidal differenzia le proprie attivtà. Non solo pret a porter. Arrivano gli abiti su misura

Alfio Giomi
Fidal Ceo
Quando la crisi morde servono capitani coraggiosi che sappiano intraprendere le giuste azioni per portare le navi fuori dalla tempesta. 
E' questo il caso di Fidal, azienda romana da tempo alle prese con gravi difficoltà sia sul mercato interno che su quello internazionale, che ha deciso di prendere il toro per le corna differenziando le proprie attività. 
Negli ultimi anni le scelte strategiche di produzione e promozione del brand di atletica leggera si sono rivelate disastrose sia in casa, con un'ulteriore perdita di appeal nei confronti del consumatore italiano, sia a livello globale come evidenziato dai pessimi report della fiera mondiale di Pechino 2015.
Qualche piccola soddisfazione in controtendenza è arrivata dalla moda giovane, grazie soprattutto alla qualità e all'impegno delle piccole realtà artigianali che presidiano il settore per conto della holding, ma queste non possono certamente bastare a un gruppo con un fatturato a più zeri.
Soprattutto in vista dell'Expo dello sport mondiale di Rio 2016.
Per correre ai ripari l'impresa di via Flaminia Nuova ha deciso di aprirsi a un nuovo settore, la realizzazione di abiti su misura per chi non è a suo agio negli standard comuni a tutti.
Ancora una volta potrebbero essere la creatività e l'innovazione tipiche del "Bel Paese" l'asso nella manica capace di capovolgere il trend negativo dei risultati aziendali.
Intanto, nella speranza di vedere una sfilata vincente dei nuovi capi su misura sul lungomare di Copacabana, è stata lanciata una campagna di comunicazione tesa a far dimenticare gli insuccessi e i comportamenti non irreprensibili tenuti in passato da parte di alcuni esponenti dell'azienda.
Con buona pace dei vari codici deontologici.

I nuovi metodi di selezione Fidal.
Molto più "fitting" per chi ha problemi di linea etica.

venerdì 15 gennaio 2016

Fuori Settore - Sprint (o cross country?) indonesiano.

La via di Giakarta al mash-up. Prendi una gara sui 100 metri, aggiungi la stagione delle piogge e ottieni un cross country assolutamente unico.
Attenzione: il vero ingrediente segreto perchè il cocktail riesca alla perfezione è lo speaker...


giovedì 14 gennaio 2016

#RoadtoRio. Social Olympics. - Australia - Jarred Tallent























Soltanto Sergey Kirdyapkin fece meglio di lui nella 50 kilometri di Londra. Poi nel 2015 il russo subì una squalifica di tre anni e due mesi...
Mentre attende di sapere se le alchimie dell'antidoping differito trasformeranno in oro la sua medaglia olimpica, l'australiano Jarred Tallent si porta avanti con i lavori per Rio.
Lui il biglietto per il Brasile già ce l'ha.


Jarred Tallent
data di nascita: 17 ottobre 1984
Stato: Australia
Specialità: Marcia
PB : 20 Km 1.19.15; 50 Km 3.36.53
Argento 50 Km Olimpiadi di Pechino 2008
Argento 50 Km Olimpiadi di Londra 2012
Bronzo 20 Km Olimpiadi di Pechino 2008



martedì 12 gennaio 2016

Pensieri e Parole - E se davvero cancellassimo tutti i record mondiali?

Florence Griffith Joyner
Nell'anno appena terminato l'immagine dell'atletica leggera a livello mondiale ha toccato uno dei punti più bassi della storia dalla caduta del muro di Berlino. 
Il caso Russia e gli episodi di corruzione all'interno della Iaaf  hanno arrecato colpi durissimi alla credibilità del nostro sport e nuovi attacchi potrebbero arrivare se si dovesse verificare che quello di Mosca non è l'unico esempio di doping di stato. Turchia e  Kenya, per esempio, sono da tempo sospettati di indulgere in pratiche non proprio limpide.
Per contrapporsi a questa rovinosa e uniformenmente accelerata perdita di prestigio, la Federatletica britannica ha presentato ieri "A Manifesto for Clean Athletics" (Manifesto per un Atletica Pulita) che ha fatto rumore per la proposta di azzerare completamente l'albo dei record mondiali. 
L'intenzione di Ed Warner, Presidente di UK Athletics, è quella di dare un'energica sterzata alla deriva della credibilità del nostro sport a livello mondiale. 
"Sono convinto che sia arrivato il momento di effettuare una riforma radicale. - ha dichiarato -  Il 2015 è stato l'annus horribilis dell'atletica leggera. La fiducia nel nostro sport è ai minimi storici e dobbiamo cambiare rotta al più presto. L'atletica deve riconquistare il suo fascino e non può farlo se non saremo disposti a fare ciò che va fatto fino in fondo, anche con durezza.
Natalya Lisovskaya
"E' indispensabile una maggiore trasparenza, sanzioni più gravi e forse anche azzerare l'orologio della storia dei record. I nostri fans devono sapere che noi siamo puliti a tutti i livelli."
L'idea non è  nuovissima (se ne cominciò a parlare già dopo la positività di Ben Johnson a Seoul 88) e periodicamente viene rispolverata, soprattutto nei momenti più bui. 
Tirare una linea che confini in un limbo i risultati ottenuti fino ad ora vedrebbe cancellare prestazioni a dir poco chiacchierate e che restano nell'albo d'oro da decenni. Tra gli altri verrebbero eliminati i record di Florence Griffith-Joyner su 100 e 200, i 400 piani di Canberra '85 di Marita Koch, il mondiale del martello di Yuriy Sedikh e quello di sua moglie Natalya Lisovskaya nel peso.
La proposta di Warner ha trovato subito una voce contraria nella sua connazionale Paula Radcliffe, detentrice del primato sui 42 kilometri e 195 metri. "Non ritengo sia giusto cancellare tutti i record mondiali - ha chiosato la fondista - perchè sono assolutamente certa che almeno uno sia stato ottenuto senza ricorrere a nessun tipo di imbroglio".
Comunque la si pensi il problema del doping in generale, e quello dei record ottenuti durante la "guerra fredda" in particolare, resta come un macigno in bilico sopra tutto il sistema atletica e prima o poi dovrà essere affrontato senza foglie di fico, anche per non doversi ritrovare di fronte a nuovi casi Gatlin
Paula Radcliffe
Oltre alla proposta "shock", fra i vari punti del documento figurano l'innalzamento a otto anni delle squalifiche, l'istituzione di un pubblico registro dei risultati dei test, l'obbligatorietà del "bio-passaporto" e la cancellazione di tutti i risultati, record e medaglie comprese, ottenuti precedentemente al riscontro della positività.  
Le azioni previste non si fermano qui e vorrebbero danneggiare anche sotto l'aspetto economico i "truffatori". Una delle ipotesi di lavoro è quella di esercitare una "moral suasion" nei confronti degli sponsor affinchè non supportino gli ex-dopati, ma quella che potrebbe ottenere i migliori risultati potrebbe essere la regola che vorrebbe imporre alle federazioni nazionali la restituzione dei premi in denaro ricevuti dai propri rappresentanti infedeli, pena l'esclusione dei suoi atleti dalle competizioni internazionali.
Sono proposte condivisibili? Potranno dare riscontri tangibili? Potranno essere messe in pratica in breve tempo? Ai posteri...ecc.ecc. 
Intanto Sebastian Coe ha annunciato di aver raddoppiato a 8 milioni di dollari il fondo antidoping della Iaaf e di aver portato a centomila il numero di atleti che saranno sottoposti a controlli sistematici. Speriamo bene.
E speriamo anche che la seconda parte del rapporto doping della Wada, che verrà resa pubblica giovedì 14, a Monaco non scateni un nuovo terremoto.

Ben Johnson

lunedì 11 gennaio 2016

"On your marks!" - Modena Indoor 9-10 gennaio 2016. Partenze col botto

Zaynab Dosso
Modena - Comincia con due (quasi) record italiani la stagione al coperto 2016.
Desola Oki (Cus Parma) mette subito in chiaro che non ha intenzione di cedere lo scettro di regina degli ostacoli e alla prima uscita stagionale infila un doppio primato regionale (8.59 in batteria e 8.56 in finale) che, per soli 6 centesimi, non scalza il record italiano che Antonella Bellutti stabilì trent'anni fa. 
E, ripetiamolo pure, questa era solo la prima gara...
Desola Oki
Tolti gli ostacoli dal rettilineo, vanno sui blocchi le ragazze dei 60 metri e gli occhi di tutti ovviamente sono puntati sulla campionessa italiana dei 100 allieve Zaynab Dosso.
La velocista della Corradini Rubiera non si scompone e dimostra di aver lavorato più che bene durante i mesi scorsi:  in batteria eguaglia il record italiano di Anna Bongiorni correndo in 7.52, in finale lo distrugge fermando i cronometri sul tempo di 7.37 che sarebbe il nuovo record italiano...ma
Zaynab per l'anagrafe è ancora cittadina della Costa d'Avorio e quindi come accadde a Judy Ekeh (nigeriana della Reggio Events che nel 2010 corse in 7.46) i suoi risultati da questo punto di vista rimangono in un limbo che ci risulta difficilmente comprensibile.
Alle sue spalle si piazza un'altra "nuova italiana" in attesa di ufficializzazione, la ghanese Georgina Boateng (Interflumina Casalmaggiore) che chiude in 7.71 e precede l'altra reggiana, sponda Atletica Reggio, Leonice Germini che fa segnare 7.79. 
Ancora Atletica Reggio a dominare lo sprint anche nella gara maschile dove Zlatan in 6.84 toglie undici centesimi al suo personale in sala e lascia molto indietro il parmense vicecampione italiano allievi dei 100 metri Jaimie Abe (7.01).
Tra le barriere Michele Calvi (reggiano sponda Self, in forza all'Esercito) ha la meglio in 8.19 sul portacolori della Fratellanza, Khalifi, che finisce la sua prova in 8.24; la vittoria della gara Junior va a Orsatti (Cus Parma, 8.29) sul multiplista Brini (Sacmi Imola, 8.42).
Sherry Isofa
Al terzo tentativo l'imolese Francesco Lama aggiunge 10 centimetri al personale e si aggiudica la gara di asta alla quota di 4.70m.
Bella prova anche per Stefano Braga, piacentino in maglia Riccardi Milano, che sale sul gradino più alto del podio del lungo grazie a una bella serie culminata nella quarta prova da 7.45m.
Prima uscita con la maglia a scacchi della Virtus Bologna e prima vittoria per il triplista Daniele Ragazzi che al quinto jump atterra a 14.89m.
Debora Beltramini (Endas Cesenatico) supera 1.64m per l'oro del salto in alto. Più tre cm sul personale e sulla seconda classificata Laura Moschetta (Coin Venezia).
Facile vittoria nel salto con l'asta per Giorgia Benecchi (ritornata al Cus Parma dopo la lunga esperienza nell'Esercito) che ha avuto bisogno di un solo tentativo per superare i 4.22. Secondo posto per Elena Scarpellini (Acsi Italia) a 3.80, 20 centimetri sotto la modenese Miriam Galli (Bracco Milano).
I salti in estensione, infine,  sono stati dominio incontrastato di Sherry Isofa che ha migliorato i pb al coperto ottenuti nel 2015 sia nel lungo (5.83m, precedente 5.74m) che nel triplo (12.35m/12.21m)

domenica 10 gennaio 2016

#RoadtoRio. Social Olympics. - Nuova Zelanda. Eliza Mccartney

Eliza Mccartney
data di nascita: 11 Dicembre 1996
Stato: Nuova Zelanda
specialità: salto con l'asta
PB: 4.64, Record Mondiale Juniores






Mondo Atletica - Grenada. "From dreams comes reality, from the dust we have rebuilt...You are invited"

Kirani James
Dopo le vittorie olimpiche e mondiali del suo figlio più celebre, Kirani James, l'isola di Grenada è letteralmente impazzita per l'atletica leggera.
La decisione di investire nella ristrutturazione dello stadio principale del paese quindi deve essere stata presa senza grandissime difficoltà da parte del governo caraibico. L'inaugurazione, fissata per il prossimo 23 gennaio  prevede una grandissima festa che coinvolgerà tutta la popolazione grenadina.
All'interno dell'evento sono previste una gara di staffette fra le migliori otto scuole dello stato, una partita di calcio, l'esibizione di alcune star musicali locali, fuochi d'artificio e naturalmente la presenza del quattrocentista olimpionico che battezzerà il nuovo impianto.
Il video (appena appena un po' tamarro...) che invita i cittadini dell'isola a partecipare, testimonia tutto l'entusiamo per il nuovo impianto...
You are invited!



Ti piace ottocorsie?

sabato 9 gennaio 2016

Fuori Settore - Breaking News:La Corea del Nord non ha sperimentato nessuna bomba H

La Corea del Nord non avrebbe sperimentato nessuna bomba all'idrogeno?
L'unica immagine dell'evento sfuggita alla censura nord coreana 
Secondo fonti della Cia, riportate dal solitamente ben informato periodico tedesco Der Postillon, la scossa di terremoto registrata pochi giorni fa nella penisola asiatica non sarebbe da attribuire all'esplosione sotterranea di un ordigno nucleare.
Secondo l'intelligence americana il sisma sarebbe dovuto alla nuova passione di Kim Jong-Un : il salto con l'asta. 
I servizi segreti di Washington non danno troppi particolari sull'avvenimento, ma hanno lasciato trapelare che secondo alti funzionari del governo di Pyongyang  il "Compagno Brillante" avrebbe superato la quota di 6.38 metri facendo registrare un sisma di 5.1 gradi Richter al momento della ricaduta. Il servizio informazioni americano sarebbe anche venuto in possesso di notizie sull'innovativa metodologia di costruzione delle aste del Supremo Leader della Repubblica Popolare Democratica di Corea: gli scienziati nordcoreani avrebbero realizzato una particolare vetroresina contenente all'interno una struttura in fili di Titanio che, unita alle straordinarie doti atletiche del giovane presidente, consentirebbe queste eccezionali prestazioni.
Kim Jong-Un durante l'inaugurazione dell'Aquafan di Pyongyang

Mondo Atletica - Pawel e Anita a confronto. #polishrules

Pawel Fajdek e Anita Wlodarczyk a confronto in questo doppio video. 
Come dicono i "gggiovani"...TANTA ROBA!


Fuori Settore - "Quando il bambino era bambino..."

Ma non sarebbe meglio se i bambini facessero i bambini?







venerdì 8 gennaio 2016

Fuori Settore - Step Challenge - Ashton Eaton

Ashton Eaton
Sta arrivando una nuova moda del web?
Qualche giorno fa la velocista norvegese Enzine Okparaebo ha monopolizzato youtube con il suo video dei balzi sui gradoni che è diventato immediatamente virale.
Oggi Ashton Eaton, recordman del decathlon, cerca di guadagnarsi anche il primato delle visualizzazioni.
28 scalini in cinque salti per la norvegese contro i 36 in sei balzi per Eaton. Un buon primo tentativo ma da un superman come lui è lecito aspettarsi molto di più.
Anche dal punto di vista della qualità del video.




giovedì 7 gennaio 2016

Fuori Settore - Motivazioni eterogenee

 La motivazione per allenarti la trovi dentro di te. Oppure...


Mondo Atletica - Bizzarrie teutoniche. La Federatletica tedesca assume

Siete in cerca di lavoro? Non vi spaventa l'idea di trasferirvi all'estero? Parlate correntemente la lingua di Beethoven? E allora perchè non andate a farvi un giro sul sito della Federatletica tedesca?
La DLV ha diverse posizioni aperte per cui ricerca personale e i burloni di Berlino hanno deciso di ricorrere a una metodologia davvero bizzarra per selezionare i candidati: un concorso pubblico per titoli, meriti e curriculum di esperienze.
L'offerta più prestigiosa è indubbiamente quella per il ruolo di vicedirettore della struttura manageriale che si occuperà dell'organizzazione dei Campionati Europei di Berlino 2018. 
I requisiti minimi sono una laurea nel settore del management dello sport o equivalente, la conoscenza dei principali sistemi informatici e parlare in modo fluente tedesco e inglese.
Siete imprenditori nel ramo della vendita di biglietti per eventi? In Germania cercano proprio voi. Andate a verificare le condizioni per essere ammessi alla gara di appalto.
L'Olympia Stadion di Berlino
Siete allenatori del settore velocità e ostacoli? C'è posto anche per voi nella struttura tecnica germanica. Controllate l'elenco dei requisiti e se li soddisfate inviate il curriculum.
Si tratta di  lavori precari,  a tempo determinato, ma può valere la pena provare.
Trovate ostica la lingua germanica... beh, rassegnatevi. 
Passerà molto tempo prima che in Italia l'ammissione ai ruoli tecnici o manageriali federali avvenga attraverso un bando di concorso su base meritocratica e non attraverso un "nebuloso" meccanismo di cooptazione, ma ricordatelo sempre: il nostro è il paese più  bello del mondo.
  

Fuori Settore - Decathlon on Ice

Nei Paesi Bassi l'atletica è molto amata, ma durante l'inverno,  quando le temperature si fanno veramente rigide fino a causare il congelamento dei canali che attraversano il paese, gli olandesi diventano fanatici assoluti del pattinaggio.
A Heerenveen, cittadina 130 a nord di Amsterdam, lo scoiattolo Spikey, mascotte del  club di atletica locale, ha voluto unire le due passioni dei suoi connazionali cimentandosi in un particolarissimo decathlon.

Mondo Atletica - Le prime immagini della pista dei Mondiali Indoor di Portland 2016

L'allestimento temporaneo
E' stata mostrata ieri in anteprima assoluta la pista che ospiterà i prossimi mondiali indoor di Portland.
Anche se la costruzione della struttura non è ancora completata si può già avere un'idea abbastanza precisa di quello che sarà il risultato finale. Le caratteristiche più appariscenti sono certamente il colore verde scelto per pista e pedane e le transenne in stile "staccionata di campagna" che delimiteranno il campo di gara che ricordano certe ambientazioni di "Momenti di Gloria".
Temporaneamente l'impianto è stato allestito in un grande deposito industriale di Portland che è stato subito soprannominato "The House of Track" (La Casa della Pista). Verrà collaudato tramite lo svolgimento di quattro meeting per valutarne la validità tecnica prima di spostarlo presso l'Oregon Convention Center dove si svolgeranno i Campionati Usa al coperto l'11 e 12 marzo e la rassegna iridata dal 17 al 20 marzo.

Il rendering dell'impianto dei Mondiali indoor di Portland 2016

mercoledì 6 gennaio 2016

Forse non tutti sanno che... - Yordanka Donkova. La bulgara volante.

Forse non tutti sanno che oggi il record del mondo dei 100 ostacoli compie esattamente diecimila giorni.
Era il 20 agosto 1988 quando la bulgara Yordanka Donkova riscrisse l'albo d'oro dei primati correndo in 12.21 sulla pista di casa a Stara Zagora.
Mancava poco più di un mese alla cerimonia delle Olimpiadi di Seoul e la Donkova, Campionessa Europea uscente, doveva rifarsi della mezza delusione derivata dal quarto posto dei mondiali di Roma '87.
Yordanka Donkova
Delusione anche per il Partito Comunista di Sofia che vedeva in lei e nella collega Zagorcheva due medaglie certe con cui dimostrare l'efficienza delle strutture sportive dello stato e la capacità innata del popolo bulgaro di superare gli ostacoli di qualsiasi natura che gli si parassero di fronte.
Inoltre non potevano mica sfigurare con gli altri paesi del Patto di Varsavia...
Quindi la compagna Yordanka raddoppiò i suoi sforzi per dare maggior gloria alla Patria Socialista e otto giorni dopo il record si ripresento sui blocchi nello stesso stadio: 12.24,  seconda prestazione all time, un centesimo meglio del precedente record mondiale stabilito un anno prima dalla Zagorcheva.
In Corea del sud vinse l'oro olimpico passeggiando in 12.38. La sua ultima medaglia in una competizione internazionale fu il bronzo agli europei di Helsinky '94 in 12.93.
Quasi senza correre...


Fuori Settore - "Cosa? Perchè è nullo?"

Per restare in sintonia con il titolo della nostra rubrica vi mostriamo il video di uno dei migliori nulli di settore che ci sia mai capitato di vedere...




Mondo Atletica - Nuova Zelanda. Colgate Games

A che età i ragazzi possono iniziare con l'agonismo? In Italia si parte con il cosiddetto "Giocatletica" intorno ai 6/7 anni, per raggiungere un blando livello agonistico una volta entrati nella categoria "Ragazzi" e una progressione di impegno da "Cadetti". Ovviamente gli atleti in erba non si cimentano nelle attività più "impegnative". 
Una bambina di 7 anni non può lanciare un disco. Impensabile. E' da pazzi ipotizzare che un ragazzino di 10 anni possa cimentarsi in un 1500...
Eliza Mccartney

Non abbiamo statistiche precise sulla diffusione delle malattie mentali in Nuova Zelanda, ma la percentuale di "disturbati" deve essere altissima visto che venerdì prossimo si svolgerà l'ottava edizione dei "Colgate Games", competizione studentesca che ogni anno vede scendere in pista migliaia di ragazzi fra i 7 e i 14 anni. 
La manifestazione  prevede una prima fase per ognuna delle due isole che compongono l'arcipelago in cui i giovanissimi atleti si misurano, in categorie divise per anno di nascita, in un programma gare quasi completo. Al termine di questa prima tornata "eliminatoria" verranno formati dei team su base provinciale che si affronteranno in una finale nazionale che per il 2016 è programmata nella cittadina di Dunedin, nel sud del paese. 
E i risultati spesso sono veramente degni di nota: per esempio lo scorso anno la discobola vincitrice fra le dodicenni della Northern Island arrivò oltre i 40 metri con un attrezzo da 750 grammi.
Anche la struttura organizzativa è assolutamente "da Olimpiade": organizzazione della ricettività alberghiera per le famiglie che accompagnano i ragazzi, cerimonia di apertura con relativa sfilata e attività collaterali per chi non partecipa alle gare.
Ma quelli sono pazzi. Fanno lanciare il disco a dei ragazzini di 7 anni...




martedì 5 gennaio 2016

Fuori Settore - Quando c'è affiatamento...


Sinchronette

Mondo Atletica - Bizzarrie Scozzesi. Dopo 147 anni una donna vince la New Year Sprint

Corsa a handicap. I pochi nostri connazionali che sanno di cosa si tratti sono molto probabilmente habituè degli ippodromi.

Un esperto conoscitore delle prestazioni degli animali effettua un complicato calcolo in base al quale determina i vantaggi metrici da concedere in partenza ai concorrenti più deboli rispetto al favorito in modo tale che quest'ultimo per aggiudicarsi la vittoria debba rimontare tutta la schiera degli avversari.
E' una formula avvincente, che spesso tiene in tensione fino all'ultimo gli spettatori che attendono di sapere se Achille raggiungerà la tartaruga ma che, tranne rarissime eccezioni, non trova corrispondenze nelle gare di atletica.
A confermare la regola sono i britannici, noti per la loro passione per i cavalli e tutto ciò che li riguarda, che per alcune di queste competizioni hanno una vera venerazione.
La classicissima del settore è indubbiamente la "New Year Sprint", gara sulla distanza di 110 metri (si parlava di stranezze, no?) che viene disputata ogni primo gennaio presso l'ippodromo scozzese di Musselburgh, che in questa edizione ha celebrato un avvenimento storico: la prima vittoria di una ragazza dopo 147 anni di albo d'oro rigorosamente al maschile.
Jazmine Tomlinson
Diciotto anni, capelli rossi e incarnato tipicamente "scottish", Jazmine Tomlinson (bronzo nell'edizione 2015) ha lottato per 11 secondi e 38 centesimi per mantenere il vantaggio di 20.5 metri che le era stato assegnato dopo le eliminatorie e alla sua terza finale  ha portato a casa la medaglia d'oro e, soprattutto, il premio di 4000 sterline (poco meno di 5500 €).
Alle spalle della liceale dell'Edinburgh Athletic Club medaglia d'argento, per il secondo anno di fila, in 11.41  per Ryan Houten (partito 9 metri dopo la linea di start) e terzo posto in 11.44 per Kieran Reilly (8.75 metri in meno).
"Pensavo che sarebbe stato difficile sopportare la pressione dopo le eliminatorie - ha raccontato la Tomlinson - ma non è stato così. Sono andata dritta alo scopo fino in fondo senza distrazioni."
Una determinazione che le ha consentito di rompere un tabù contro il quale si erano infrante a un passo dal successo le aspirazioni di molte velociste del regno unito. A detenere il maggior numero di tentativi falliti per un'inezia è la quattrocentista della nazionale di Sua Maestà Gemma Nicol: sei volte in finale, argento nell'edizione 2006 e bronzo nel 2003, 2007 e 2013.

Qui le due gare a handicap sui 100 metri dei Mondiali Master di Lathi 2009



Ti piace ottocorsie?