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venerdì 29 gennaio 2016

News - Doping World. Scottish Athletics cancellerà i record nazionali dei dopati

Dalle isole britanniche continua a spirare un vento di giusta insofferenza sulla questione doping.
Due settimane fa fu Ed Warner, il presidente di United Kingdom Athletics a pubblicare un documento che, tra le altre cose, conteneva la proposta di azzerare gli attuali primati mondiali. Ieri è stato Ian Beattie, numero uno della federatletica scozzese, a intervenire sulla questione pubblicando la proposta della sua organizzazione sulla controversa materia.
Scottish Athletics non ha poteri decisionali per quanto riguarda le norme antidoping, ma ha l'autorità di ratificare i propri record nazionali ed è proprio su questi che intende influire. Il terzo e ultimo punto del documento del Board di Edimburgo infatti recita: "A partire da questo momento ogni atleta che in futuro riceverà una condanna per una grave violazione del codice antidoping, subendo una squalifica di almeno due anni, non potrà essere detentore di un record nazionale."
Un'iniziativa forse "piccola", sicuramente limitata ma che, a differenza di quella della casa madre UKA, può essere messa in atto immediatamente e potrà contribuire a tutelare, almeno parzialmente, i diritti degli atleti doping free nati al di là del Vallo di Adriano.
Ian Beattie
Inoltre, stando alle informazioni che abbiamo potuto reperire, è la prima  al mondo messa in campo da parte di una federazione nazionale che vada in questa direzione.
Anche per Beattie resta grande la difficoltà di decidere come comportarsi nei confronti di quei primati nazionali entrati negli annali all'epoca in cui i controlli erano all'età della pietra. 
"Negli ultimi due anni abbiamo discusso a lingo a livello di federazione scozzese su cosa fare per queste prestazioni sulle quali gravano accuse e sospetti diffusi.
Fino ad ora non siamo riusciti a concordare su una linea di condotta che garantisca i diritti di tutti e al tempo stesso possa sanare questa situazione tenendo conto delle prove disponibili, ma questo resta uno dei punti cardine della nostra agenda per il prossimo futuro e mi auguro che questi primi passi rendano chiaro a tutti quanto forte sia la nostra determinazione nel contrastare questa piaga."

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