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giovedì 31 dicembre 2015

Fuori Settore - Ready...Steady...Happy New Year

L'ultima notizia dell'anno è che questo piccolissimo blog ha "mangiato il panettone" e tra qualche ora brinderà anche con una buona bottiglia di bollicine.
"Ottocorsie" è nato nove mesi fa un po' per gioco, un po' per la nostra passione di raccontare l'atletica, soprattutto "per vedere di nascosto l'effetto che fa".
L'effetto che fa cercare le notizie, trovare un modo di raccontarle nè "istituzionale" nè catastrofista ad ogni costo (e con l'aria che tira non è facile), l'effetto che fa sapere che dall'altra parte dello schermo c'è qualcuno che legge quello che hai pensato, scritto, condiviso e concorda con te, oppure no. Addirittura che sei riuscito a farlo incazzare. E' successo anche questo, chi se lo aspettava. Forse, nonostante tutto, la passione per l'atletica è ancora abbastanza forte da fare incazzare qualcuno per i piccolissimi articoli di un piccolissimo blog.
Possiamo solo dirvi che scoprirsi in sintonia con chi legge quello che hai pensato, scritto e condiviso è bellissimo, che raccontare le nostre/vostre storie e vedere i pollici in su che si accumulavano su Facebook  e i numeri che crescevano nei contatori delle pagine è stata una grandissima soddisfazione. 
Per questo nell'ultimo post del 2015 vogliamo ringraziare tutti gli amici con cui, anche senza conoscerci di persona, abbiamo condiviso notizie, video, commenti, ma soprattutto le emozioni che il nostro sport sa regalare.
Lunedì, al più tardi, torneremo in pista e ricominceremo a lavorare perchè l'atletica è così, non si ferma mai. Oggi ci fermiamo per un attimo e auguriamo a tutti voi un 2016 pieno di nuovi record personali.

Fuori Settore - L'evoluzione della specie

Ostacoli ieri e oggi


Fotofinish - Le più belle immagini sul web

"Oggi sono un fascio di nervi..."

Ivana Spanovic, Serbia

martedì 29 dicembre 2015

Fuori Settore - "Nel frattempo a Topolinia..."

Una delle prime cose che si impara dallo sport (se si incontrano lungo la strada i giusti maestri...) è il rispetto per gli altri e per le loro differenti opinioni e aspirazioni. Tuttavia ci sono occasioni in cui i nostri principi vengono messi alla prova duramente.
Questa è una di quelle.

"...chiede un campo scuola." No Comment.

Il nostro indirizzo mail è a vostra disposizione per lanciare una petizione per avere la morra cinese alle Olimpiadi del 2024

News - Doping World. Le medaglie tornano a San Marino


Una delle conseguenze del doping è la necessità di riscrivere gli ordini di arrivo e riassegnare le medaglie, purtroppo molto tempo dopo le cerimonie ufficiali.

Questa volta la riparazione tardiva del torto tocca ai ragazzi della 4X100 di San Marino (Ivano Bucci, Federico Gorrieri, Francesco Molinari e Fabrizio Righi) che si piazzarono al quarto posto nell'edizione 2013 dei Giochi dei Piccoli Stati tenutasi in Lussemburgo.
Nel Granducato fu il quartetto cipriota a mettersi al collo la medaglia d'oro in 41.71, ma qualche settimana dopo gli inni nazionali emerse la positività del ventiduenne Christos Chatziangelidis, già vincitore dei 100 e argento sulla distanza doppia.
Di qui la ricompilazione della classifica e l'invio delle medaglie  verso il Titano che verranno consegnate agli atleti durante l'annuale galà del Comitato Olimpico della Repubblica il prossimo 16 gennaio.
Forse non sarà come salire sul podio dentro lo stadio ma, come si dice, meglio tardi che mai.

lunedì 28 dicembre 2015

Fuori Settore - Punti di vista N° 2. Air Lavilenie colpisce ancora

Datemi una GoPro e vi rovescerò il mondo...




Ti piace ottocorsie?


News - Ufficializzate le nuove candidature per Mondiali 2016: Junior in Polonia. Marcia a Roma?

Il ciclone doping abbattutosi sulla Russia ha portato anche alla sospensione 
L'ormai inutile logo di Cheboksary 2016
dell'ARAF (http://eng.rusathletics.com/) da tutte le attività della federazione internazionale, rendendo necessario l'individuazione di nuove sedi per i Campionati Mondiali Juniores (precedentemente assegnati ala città di Kazan) e della Coppa del Mondo di Marcia a squadre prevista a Cheboksary.
Questa mattina la Federatletica mondiale ha diramato l'elenco ufficiale delle pretendenti.
India, Australia e Polonia avevano in un primo tempo manifestato interesse per i Mondiali under 20, ma soltatnto la delegazione di Varsavia ha presentato una richiesta ufficiale entro la scadenza dei termini per svolgere la manifestazione a Bydgoszcz e, a meno di clamorosi capovolgimenti dell'ultimo secondo, i giochi dovrebbero essere fatti.

La sede in cui si daranno battaglia le migliori scuole di marcia del pianeta è invece ancora tutta da decidere. A contendere a Roma  la gara iridata saranno gli ecuadoregni di Guayquil, la città messicana di Monterrey e la capitale dell'Ucraina, Kiev.
I membri del consiglio Iaaf (http://www.iaaf.org/home) avranno tempo fino al sei gennaio per valutare i dossier delle candidature, il giorno dopo le sedi delle due manifestazioni verranno scelte attraverso una votazione elettronica.
In bocca al lupo Roma!

domenica 27 dicembre 2015

"E' la stampa, bellezza..." - Doping world. In Russia il doping è giovane?

Giorno dopo giorno nuovi retroscena arricchiscono il dossier doping russo.

In un'intervista al sito R-Sport, Ramil Khabriev, l'ex direttore dell'agenzia antidoping di Mosca dimessosi pochi giorni fa, ha dichiarato che il 40% delle violazioni dei test avvenute nel suo paese riguardano competizioni giovanili.
"Il problema dell'assunzione di sostanze proibite da parte dei nostri atleti è grave e non può più essere negato - ha commentato l'ex numero uno della Rusada (http://www.rusada.ru/en) - I risultati delle nostre indagini dicono chiaramente che, rispetto ad altre nazioni, da noi il fenomeno ha proporzioni nettamente maggiori. Ciò che è più preoccupante è appunto il dilagare di queste pratiche anche nello sport giovanile. A quanto risulta gli allenatori ricorrono a questi mezzi per ottenere risultati di rilievo anche con i principianti nelle competizioni locali."
 Ramil Khabriev
Se le affermazioni di Khabriev dovessero essere confermate dai fatti la Russia si troverebbe a dover affrontare un macigno ancora più pesante di quello che si prospettava quando vennero resi noti i dati della Wada sulle operazioni truffaldine avvenute nei laboratori moscoviti: non si tratterebbe soltanto di atleti professionisti che cercano "scorciatoie", ma di un intera generazione di giovani ragazzi ormai assuefatta alla cultura del'imbroglio.
Nel frattempo, sotto la spada di Damocle della proibizione a partecipare ai Giochi di Rio, i russi sono passati da una negazione assoluta e intransigente di ogni addebito a una linea più morbida di
collaborazione con gli organismi internazionali. Vitaly Mutko, ministro dello sport dello "Zar" Putin, ha rilasciato una dichiarazione all'agenzia di stampa Tass secondo la quale il governo di Mosca sta lavorando per creare un nuovo team di professionisti, non coinvolti nella precedente "chiacchierata" gestione, che possa dare sicurezza sulla validità dei controlli effettuati nel suo paese.
Basterà perchè gli atleti venuti dal freddo possano sfilare nella capitale carioca? 

venerdì 25 dicembre 2015

Fuori Settore - Africa running. #marathoneiffagedakar

Niente neve quest'anno? Niente romantico San Valentino nella baita?
Lasciate perdere le Dolomiti. Volate, anzi, correte a Dakar!


giovedì 24 dicembre 2015

Fuori Settore - Hurry up!!!

E' vero, a Natale non si gareggia...
Ma questo non significa che non si debba correre ugualmente!



Buon Natale!

sabato 19 dicembre 2015

"On your marks!" - Eliza McCartney, nuovo mondiale junior dell'asta

Auckland (New Zealand) - Eliza McCartney ce l'ha fatta ed è riuscita a mettere sotto l'albero di Natale il miglior regalo che potesse farsi: portare il nuovo record mondiale Juniores del salto con l'asta a 4.64m.
Il 14 novembre scorso nello stesso impianto, il Mount Smart di Auckland,  aveva già mostrato di essere in gran forma alzando la quota del record nazionale di categoria a 4.50m, ma la sua prova di oggi  è stata qualcosa di straordinario.

Dopo due tentativi falliti a 4.40m, la diciannovenne all black ha subito mirato al bersaglio grosso chiedendo di portare l'asticella un centimetro al di sopra del primato mondiale stabilito dalla svedese Angelica Bengtsson nel 2011 a Stoccolma. 

Bandiera rossa alla prima prova, niente da fare anche alla seconda rincorsa, all'ultimo salto di gara del 2015 ha finalmente trovato i giusti automatismi e ha lasciato anche un discreto margine fra se e l'asticella. 
Per la McCartney, bronzo ai mondiali juniores di Eugene con 4.45, la prestazione di ieri rappresenta anche il nuovo record nazionale assoluto, ma soprattutto il passaporto per le Olimpiadi di Rio.
Sarà la prima astista neozelandese a prendere parte a una competizione a cinque cerchi dopo la partecipazione di Melina Hamilton ai giochi di Atene 2004


venerdì 4 dicembre 2015

Pensieri e Parole - Will Coyote e i Whereabouts


On. Paolo Cova
Niente da fare. E' passato un altro  giorno eppure il reflusso gastroesofageo causatoci dalla storia dei whereabouts continua a non dare tregua.
Ieri abbiamo scritto che si sapeva da tempo che la bomba sarebbe scoppiata prima o poi, oggi vogliamo spiegarvi perchè lo abbiamo scritto.
19 giugno 2015, venerdì mattina. Autostrada A1, un punto indefinito fra Milano e Piacenza.
La radio funziona male e allora premiamo il tasto "scan" per cercare una stazione con un po' di musica. Quando il sintonizzatore interrompe per la prima volta la ricerca, sul display compare la scritta "Rai Parlamento".
Saremmo portati a continuare la scansione dell'etere, ma un istante prima che il dito si posi sul bottone sentiamo pronunciare queste parole: "gruppi sportivi militari".
La curiosità concede qualche secondo all'intenzione di passare oltre e da quel momento in poi i successivi minuti sono occupati dal racconto di questa storia che sta a metà fra il paradosso e la malafede, fra il pressapochismo e l'inadeguatezza.
Qui di seguito pubblichiamo alcuni stralci dell'interrogazione parlamentare dell'Onorevole Paolo Cova e la risposta del sottosegretario Antonello Giacomelli che potete trovare per intero a questo link (l'intervento inizia a metà di pagina 8).

"Dopo questa segnalazione, la procura antidoping si era attivata per convocare sessantacinque atleti, il giorno immediatamente prima della risposta alla nostra interpellanza. Per quattro anni non era successo niente, non era avvenuto assolutamente niente."
"Pertanto, io credo che sia opportuno andare a verificare che cos’è stato fatto e che cosa stanno facendo le forze dell'ordine, visto che non riesco ad avere risposte e non riusciamo ad avere risposte dalla procura antidoping, almeno all'interno dei gruppi sportivi militari."
"Liberamente degli atleti si sono potuti permettere di non dare la reperibilità, la procura antidoping del CONI, l'Agenzia CONI-NADO"
"Nel caso specifico è la FIDAL che ha l'incombenza di informare, formare e controllare il corretto comportamento degli atleti di importanza nazionale. Non era, infatti, nella possibilità del gruppo sportivo forestale poter verificare eventuali mancanze."
"Nei citati casi, l'ufficiale ha provveduto a richiamare gli interessati, i quali hanno rappresentato diverse difficoltà nelle procedure di segnalazione quali: l'impossibilità a collegarsi al sistema informatico, l'utilizzo di password non valide per l'accesso alla predetta piattaforma, l'avvenuta comunicazione a indirizzi di posta elettronica errati, la mancanza di obblighi di compilazione del format «Whereabout clause CONI-NADO» in quanto le informazioni richieste erano già state inserite nel sistema «World Anti-Doping Agency» (WADA). "
Da questa storia gli atleti non usciranno completamente immacolati. Quantomeno dovranno assumersi la responsabilità di non aver protestato, all'epoca in cui i disservizi del sistema avvenivano, con la stessa veemenza con cui lo fanno oggi da tutti i loro profili social.
Tuttavia, se lasciamo da parte la sostanza dei fatti e ci limitiamo alle conseguenze, che si rivelino sacche di malcostume o meno, si arriva obbligatoriamente a una domanda: non era proprio possibile evitare di pestare quell'enorme escremento che si vedeva benissimo sul marciapiede dell'informazione?
Non era possibile preparare una difesa che fosse innanzitutto tempestiva e al contempo più credibile e incisiva di un "All'epoca dei fatti io non c'ero" o dell'ancor meno utile: "Io sto con i miei ragazzi"'

A cosa serve un Presidente che non sa gestire non la situazione tecnica (in Fidal ci sono altre figure pagate per non esserne in grado...), ma quella amministrativa e manageriale?
Per quale motivo la Federazione ha un ufficio stampa che non si preoccupa minimamente di parare un colpo che si attende da mesi e di cui si conosce esattamente il bersaglio? Per pubblicare cinque righe in un box a pagina 35 di un qualunque giornale?
Urlare "Tutti a casa" in piazza o nelle discussioni da bar è stato, ed è da sempre, lo sport nazionale, ma non ci è mai piaciuto.
Chiedere, pacatamente, che  se ne vada chi ha dimostrato ampiamente di non essere in grado di assolvere ai suoi compiti, si tratti di dirigente, funzionario o semplice impiegato, è doveroso. Soprattutto se questi, ben sapendo di avere davanti a se un baratro, ha continuato a correre senza curarsi di quello che sarebbe successo a quelli dietro di lui. 

giovedì 3 dicembre 2015

Pensieri e Parole - Ivano, Jessica e i whereabouts


Ecco come venivano registrate in Fidal le dichiarazioni di reperibilità degli atleti...

A tutti gli amici che si sono indignati per come è stata diffusa la notizia sui "whereabouts": non incazz...vi troppo.

E non date la colpa ai giornalisti o a chicchessia.
Ormai dovrebbe essere abbastanza chiaro per tutti che il nostro mondo è quello che è, e che la gestione di questa storia è soltanto uno dei tanti esempi di dilettantismo, scarsa competenza e , forse, un po' di malafede. Oggi la faccenda è su tutte le prime pagine dei giornali. E' normale: è l'uomo che morde il cane. Anche se probabilmente, questa volta la notizia non è vera. Come probabilmente era falsa la storia di Fajdek che, ubriaco, paga il taxi con la medaglia d'oro dei mondiali. E' una storia che fa polemica e farà vendere i giornali per qualche giorno. E gli stessi "giornalisti" che l'hanno strillata ai quattro venti sanno che molto probabilmente si sgonfierà rapidamente, ma oggi funziona e fa vendere copie. Fa schifo? Certo, ma è la stampa bellezza e non puoi farci niente...

Forse, se l'ufficio stampa della Federazione fosse stato in grado di svolgere il proprio compito, questa mattina i giornali avrebbero raccontato i fatti in un altro modo, senza lasciare spazio ad ambiguità.

Ma le cose sono andate così.
Se la prima preoccupazione del capo della "baracca" (perchè questa è oramai) non fosse stata quella di dire "Io non c'ero" e negare che siano successe "cose strane", forse la sua non sarebbe sembrata soltanto una strenua difesa della bandiera.
Ma le cose sono andate così.
Da lunghissimo tempo si sapeva che questa bomba sarebbe potuta esplodere, ma non solo non è stata disinnescata, non si è fatto nemmeno un tentativo di limitare i danni mediatici. E tutto questo causa forse ancora più danni del fatto in se.
C'è stata malafede da parte degli atleti? Le procedure sono state mal gestite dalla Fidal o dal Coni o dall'agenzia antidoping? Chi può dirlo?
Per quanto ci riguarda vale il principio che finchè non si dimostra il contrario, con un test antidoping o con la prova provata dell'intento truffaldino, tutti sono innocenti.

Ma siamo altrettanto convinti che qualcuno debba prendersi la responsabilità di non aver svolto i compiti che gli erano stati affidati, che chi doveva controllare che tutto andasse a buon fine e non lo ha fatto debba far presente la sua negligenza e che chi doveva preparare una "toppa" mediatica e non lo ha fatto debba fare un passo indietro.

Tutti sapevano che una colossale valanga di melma si sarebbe abbattuta sul nostro mondo e nessuno ha cercato di salvare il salvabile.
Per questa totale inattività ora dal punto di vista mediatico l'onere della prova è a carico degli accusati e, anche se tutti i coinvolti dimostrassero di essere totalmente puliti, nella memoria collettiva resterebbe l'accusa e non il verdetto finale.

Alle prossime elezioni federali andiamo tutti con l'hastag #Tafazzi4President?

domenica 29 novembre 2015

Fuori Settore - Mike Vs Mike

Mike Powell (tuttora primatista mondiale di salto in lungo con 8.95)  e Mike Conley (uno capace di 8.46 nel lungo e 17.87 nel triplo) sono due indimenticabili  superstar dell'atletica di tutti i tempi.
E non sempre le loro sfide finivano atterrando sulla sabbia...
E questa è molto probabilmente la schiacciata più lunga di sempre...

mercoledì 25 novembre 2015

Pensieri e Parole - "Talento".Chi era costui?

L'autunno per il popolo dell'atletica non sono le foglie che ingialliscono sugli alberi. Non è nemmeno vino e castagne, è il periodo di quiete agonistica, il momento in cui andare in "letargo" in palestra per risvegliarsi ancora più pimpanti in pista quando tornerà la primavera e, forse proprio perchè la frenesia da cronometro cala, quello in cui i progetti escono dai cassetti per trovare una dimensione di realtà.
Qualche giorno fa, durante la periodica ricerca di eventuali novità sul sito della federatletica dell'Emilia-Romagna, il titolo di una notizia ha attirato la nostra attenzione: "Coni Regionale - Progetto Talento".
E giù un bel brivido lungo la schiena. Come si dice..."i primi freddi".
Se esistesse una "Wikiatletica" la definizione di "Talento" probabilmente non sarebbe troppo dissimile da quella di Santo Graal. Nel corso degli anni abbiamo visto frequentemente questa parola sulle dichiarazioni d'intenti dei vari enti di politica sportiva, accoppiata non solo alla sua più assidua compagna di viaggio "Progetto", ma anche all'altrettanto utilizzata "Obiettivo" o al nome delle future sedi olimpiche. Sidney, Atene, Londra, Pechino... Protocolli operativi ben strutturati dalle finalità spesso (se non sempre) simili: sostenere gli atleti con grandi potenziali nella loro crescita sportiva tramite attività di catalogazione delle loro caratteristiche psicofisiche e il monitoraggio delle loro capacità attraverso la somministrazione di test di varia natura.
 Progetto Talento 2007.
Quanti sono diventati atleti di livello internazionale?
Grazie alla benemerita/terrorizzante caratteristica di internet di rendere quasi impossibile l'oblio di qualunque iniziativa sia stata condivisa in rete, chiunque può verificare abbastanza facilmente che l'utilità di queste reiterate attività sia stata pressoché nulla. 
"Prevenire l'abbandono agonistico" è uno dei mantra ricorrenti di queste liste di buoni propositi su carta intestata federale o a cinque cerchi. Lodevole intento, peccato che nessuno dei protocolli che ci è capitato di esaminare in questi anni abbia mai esposto come si intendeva procedere in concreto e anche quest'ultima iniziativa del tandem Coni/Unibo non fa eccezione quando si cerca di comprendere quale possa essere il percorso che porta dall'ideale al reale.
Forse perchè non c'è una serie di step standardizzabile? O, al contrario perchè un itinerario è sì possibile, ma richiederebbe una serie di interventi di così ampia portata e su così tanti diversi ambiti che appare ciclopica agli stessi estensori del documento?
Altra stella polare di questi programmi sono i test di valutazione funzionale. 

Ammettendo che ogni atleta talentuoso sia allenato non da un volontario (spesso autodidatta) entusiasta e massimamente meritevole di rispetto, ma da un tecnico "professionista" e massimamente competente, in quali aspetti pratici si manifesterebbe l'intervento di supporto e sviluppo da proporre alle famiglie? Quali benefici può trarre dai responsi di un test con la pedana di Bosco un allenatore che nella vita di tutti i giorni deve confrontarsi con attrezzature inadeguate e sfruttare la sua fantasia e il suo spirito di adattamento per affrontare le difficoltà? 
Ultima obiezione in elenco, ma forse prima per rilevanza: è possibile apporre l'etichetta di atleta di talento a un giovane che ha appena raccolto i primi risultati importanti?
I ragazzi che sono stati convocati per partecipare a questa iniziativa hanno certamente meritato la considerazione di cui godono grazie alle loro performance nella stagione appena conclusa e hanno tutte le ragioni di esserne orgogliosi, ma è cosa nota che il livello prestativo in età giovanile non sia di per sè indicazione sufficiente per poter definire un'atleta "talento". 
In soldoni: alcuni di quelli che oggi sono i leader delle graduatorie potrebbero aver raggiunto questo traguardo non perchè realmente in possesso di particolari capacità, ma grazie a una precoce maturazione fisica, o a causa di un'eccessiva intensità degli allenamenti ed essere superati tra qualche tempo da coloro che oggi occupano le posizioni di rincalzo delle graduatorie e che, apparentemente a ragione, non vengono considerati prospetti interessanti. 
Il rischio di una sperimentazione condotta in questo modo a nostro avviso è quello di puntare oggi su un "cavallo" che tra qualche tempo si fermerà comunque e di trascurare e perdere per strada quelli che ora sono diamanti grezzi ma che potrebbero essere le gemme preziose di domani.

La soluzione potrebbe essere quella di spostare il focus dalla ricerca del talento alla formazione di chi quel talento dovrà gestirlo (il tecnico) e lavorare su un doppio binario: da un lato favorire il reclutamento con reali e impattanti iniziative di promozione che creino un ampio bacino d'utenza, dall'altro attingere a quell'enorme serbatoio di entusiasti volontari per creare e incentivare tecnici competenti che sappiano distinguere nel bacino di cui sopra fra uno zircone e un diamante ancora da tagliare.
Ma questo tipo di percorso non produce risultati pubblicabili su una rivista scientifica e richiede un impegno reale e una distribuzione delle risorse che modificherebbe molti degli attuali equilibri.
Il filosofo americano Elbert Green Hubbard scrisse: "C'è qualcosa di molto più prezioso, raffinato e raro del talento. E' il talento di riconoscere le persone di talento."
Già...

Qui il progetto completo

lunedì 12 ottobre 2015

"On your marks!" - Sulmona, Campionati Italiani Cadetti. Mezzo pieno o mezzo vuoto?


Il bicchiere è mezzo pieno o è mezzo vuoto? E' cosa nota che questo classico dilemma non ha una risposta giusta, dipende dall'atteggiamento mentale di chi guarda.
Se il bicchiere di cui parliamo è lo stadio di Sulmona in questo fine settimana possiamo dire senza temere obiezioni che è colmo di acqua (piovana). Se invece parliamo dei risultati della squadra dell'Emilia-Romagna torniamo nel campo della soggettività.
A dare una risposta ottimista sarà certamente Riccardo Orsoni, il marciatore del Cus Parma che si presentava al via come detentore delle prime tre performance stagionali con più di mezzo minuto di vantaggio sul secondo. Come previsto il cussino ha indossato la maglia di Campione d'Italia e lo ha fatto senza incorrere in ammonizioni e inoltre ha messo anche una piccola ciliegina sulla torta: ha tolto un centesimo al personale.
Bicchiere pieno, di champagne oseremmo dire, anche per Enrico Zangari che non solo ha vinto la gara del lancio del disco, ha vinto anche la scommessa che lo ha portato a rinunciare a una medaglia quasi certa, vista la sua seconda posizione nelle graduatorie del getto del peso, per sfidare se stesso e la sorte. Il forte lanciatore della Rimini Nord ha scelto di rischiare e nel diluvio abruzzese ha fatto il colpo grosso: 40.73m, medaglia d'oro e quasi mezzo metro di miglioramento del personale.
Riccardo Orsoni ed Enrico Zangari
A non farlo sentire solo sul podio ci hanno pensato Simon Tchiofo Zeudjio (Fmi Parma Sprint) che si è messo al collo un'inattesa medaglia di bronzo con un lancio di 37.28m e Davide Marchiò (Sintofarm), settimo con 34.73m.
Ronaldo Wickremasinghe il bicchiere lo ha riempito per tutta la stagione a forza di bordate da più di 16m e sono sue ben sette delle migliori dieci prestazioni dell'anno. Non poteva esserci vittoria più annunciata della sua, ma per un'attimo quel bicchiere ha rischiato di rovesciarsi in una delle gare più tirate di questa rassegna tricolore. Non per colpa del pesista della Virtus Bologna, ma per merito di Carmelo Musci (Euratletica Bisceglie) capace di migliorarsi in un colpo solo di 1.35m.
Lanciare lontano alle dieci del mattino non è la cosa più semplice del  mondo e se a questo si aggiunge la normale tensione di un Campionato Italiano le difficoltà aumentano. I primi due lanci del virtussino sono poco al di sotto dei 15m, ma gli garantiscono comunque la leadership. Al terzo turno il metro dice 15.75m mentre il pugliese dopo due lanci interlocutori porta il pb a 15 metri tondi.
Al quarto passaggio in pedana il bolognese aggiusta il tiro e arriva a 16.23m e, anche se Musci si migliora ancora di 24 centimetri, un metro sembra sufficiente a mettere in archivio la pratica. Sembra, perchè nelle due tornate successive il biscegliese mette la dinamite nella spalla e fa scrivere a referto 16.03m e 16.02m.
Ronaldo Wickremasinghe
Wickremasinghe fa partire un ultimo missile che atterra a 16.20m e festeggia lo scampato pericolo e il titolo italiano.
Fin qui tutto facile, vincere mette sempre di buon umore, ma come si percepisce il secondo posto? Ci si è battuti bene e sì è vinto un argento o si è persa la medaglia d'oro? E' questa la domanda che accomuna le prove di Hichame Jarine (Nuova Atletica Molinella) e Giulia Leonardi (Corradini Rubiera) entrambi in cima alle liste dei partenti dei 1000 metri ed entrambi secondi per una manciata di centesimi.
La gara dei ragazzi è stata caratterizzata da un buon ritmo e Jarine si è ben comportato chiudendo a 4 centesimi dal personale, ma non è riuscito a contrastare il finale del veneto Campeol che, fermando i cronometri sul tempo di 2.35.22, si è migliorato di quasi tre secondi ed è balzato in testa alle graduatorie stagionali.
Lo scorso anno a Borgo Valsugana la Leonardi si era aggiudicata il titolo dei 1200 siepi, ma per Sulmona la ragazza di Rubiera ha deciso di lasciare da parte gli ostacoli forte anche del 2.54.66 corso a giugno e della vittoria del "Ceresini". Ma come spesso succede nelle gare di mezzofondo che assegnano titoli, anche in questa occasione è stata la strategia a farla da padrona.
1.11 il passaggio al primo giro, ancora più lento il secondo parziale a 2.27 e negli  ultimi metri l'emiliana ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte al miglior finale della lombarda Laura Pellicoro che ha chiuso in 3.00.04.
Per questi due giovanissimi e talentuosi mezzofondisti si tratta comunque di un'utile esperienza per il futuro fatta mettendosi al collo una medaglia, per cui se anche si dovesse propendere per la visione pessimistica non si può farlo fino in fondo.
E' certamente mezzo vuoto invece se guardiamo alle classifiche a squadre: settimo posto con 474 punti nella combinata (sesti i ragazzi e ottave le cadette), sessanta punti al di sotto della  quarta posizione (quarti e quinte) di Borgo Valsugana e nessun piazzamento a podio nella classifiche di specialità contro i sette dello scorso anno. Ma anche da questo punto di vista il bicchiere di questa trasferta abruzzese contiene comunque un po' d'acqua: Sulmona 2015 domani va in archivio e ce ne ricorderemo soltanto per i successi dei nostri ragazzi, mentre le controprestazioni, com'è giusto che sia, verranno dimenticate mentre si ricomincerà a lavorare per migliorare l'anno prossimo.
Nell'attesa di sapere quale sarà la sede della Kinder Cup 2016.


lunedì 5 ottobre 2015

"On your marks!" - CdS Allievi Ultimo atto. Le finali di Orvieto e Montecassiano

Il 2015 dell'atletica sta per finire e ieri ha riempito una delle ultime caselle dei titoli italiani di società rimaste ancora vuote assegnando ai ragazzi dell'Atletica Vicentina e alle Allieve della Bergamo Creberg gli scudetti under 18.
Steve Jamie Abe
Nella finale di Orvieto a rappresentare l'Emilia-Romagna erano presenti le due formazioni del Cus Parma e gli imolesi della Sacmi Avis. Il piazzamento più alto raggiunto nelle classifiche è stato il settimo posto delle parmigiane che hanno schierato una squadra equilibrata con Desola Oki (argento sui 100 e bronzo sui 200 metri) ed Elisa Maria Di Lazzaro (prima sui 100 ostacoli e seconda nel giro di pista con barriere) a ricoprire il ruolo di "punte", uniche cussine a salire sul podio insieme alla martellista Sara Allioli, bronzo con 41.64m.
Undicesima piazza invece per i loro compagni di squadra che hanno lasciato a 7.5 punti i ragazzi della Sacmi presentatisi in Umbria con una squadra molto rimaneggiata.
Com'era ampiamente prevedibile il migliore dei ducali è stato il velocista Abe, unico medagliato, che è salito sul terzo gradino del podio sia nei 100 metri che nella distanza doppia, ma meritano una citazione anche Filippo Robuschi (quarto negli 800m in 2.00.68), Fouad Izem (quarto nei 2000 siepi in 6.19.13) e Samuele Saccani, quarto con il suo 4.10m nel salto con l'asta.
La squadra della Virtus Bologna vincitrice a Montecassiano
I due bronzi della Sacmi invece sono arrivati dal decatleta Michele Brini che ha corso i 110 ostacoli in 14.67 e da Michele Minto grazie al suo 25.27.42 nei 5 kilometri di marcia. Per il resto niente da segnalare per la formazione del Presidente Cavini che, come dicevamo sopra, ha dovuto fare i conti con diverse defezioni e alcune controprestazioni.
Sugli scudi invece le formazioni emiiano-romagnole impegnate nella finale interregionale del gruppo Adriatico svoltasi a Montecassiano (MC). 164 punti e vittoria per distacco dei ragazzi della Virtus Bologna che con i loro 10 piazzamenti a podio hanno ipotecato il risultato fin quasi dalle prime battute. Piazza d'onore per la Self Montanari e Gruzza che ha potuto contare tra gli altri sulle doppiette di Roberto Boni su 800m e 2000 siepi e di Samuele Nicosia  su 400 con e senza barriere (quest'ultima piuttosto rocambolesca e ben raccontata qui) e sulla vittoria della staffetta del miglio.
Luca Gobbato
Alle spalle delle prime due la classifica si è fatta molto "corta" e alla Fratellanza non sono bastate per andare oltre il sesto posto  la doppietta di vittorie e nuovi record personali di Ansaloni nella velocità (11.12 e 22.54), l'oro con pb di Gobbato nel lungo (6.91m) e la vittoria di Iuliano nel giavellotto.
Nota di merito anche per il martellista Nicola Cipolli secondo con il nuovo personale di 51.14m. 
Decimo posto infine per l'Atletica Piacenza in cui è spiccato ancora una volta Andrea Dallavalle che ha portato a 15.15m la miglior prestazione stagionale outdoor del salto triplo.
Nella competizione in rosa un solo punto ha separato le reggiane della Self dalla gioia della vittoria.
150 a 149 a favore delle marchigiane dell'Avis Macerata. 
Giulia Lodi
Per le emiliane sono arrivate due vittorie individuali nel lungo grazie a Emma Perazzini (5.07m) e nella marcia con Linda Terzi (26.26.19) e altri cinque piazzamenti a podio il più sorprendente dei quali è certamente il bronzo della marciatrice Molly Jade Davey schierata a "coprire i 2000 siepi.
Gradino più basso del podio per la compagine rosa della Fratellanza trascinata ai piani alti della classifica dalle vittorie di Eleonora Iori (100 m, 12.25), Anna Casolari (3000m, 11.43.84), Chiara Bazzani (7.52.09), Lucilla Celeghini (martello, 51.90) e della staffetta 4X100.
Quinto posto per l'Atletica Lugo che ha potuto contare ancora una volta sulle spallate di Daria Soglia (prima nel disco con 37.05m e terza nel peso con 12.42m) e sul'elevazione di Marta Morara, salita fino a 1.58m per agguantare l'argento del salto in alto.
Per concludere la panoramica sui piazzamenti delle squadre della nostra regione vanno ricordati il settimo posto dell'Atletica Piacenza e il decimo del Cus Bologna che ha mandato a podio le lanciatrici Lodi, Pasquini e Vannucci  e la triplista Monaco.


lunedì 21 settembre 2015

"On your marks!" - Modena, Campionati Regionali Junior/Promesse e fase 2 dei CdS Alievi. Seconda giornata

La seconda giornata di gare sotto la Ghirlandina replica il copione del sabato con pochissime variazioni sul tema: qualche buon risultato in più e diversi atleti di meno rispetto alle già scarse presenze del giorno precedente.
Giovanni Mastrippolito
Allievi -   Jamie Steve Abe (Cus Parma) torna in pista dopo aver saltato il turno di ieri e in 22" tondi tondi (nove centesimi al di sopra del pb) si aggiudica i 200 metri davanti a Zlatan (Atl. Reggio) che ferma il cronometro sul tempo di 22.33. Per la cronaca i due diciassettenni sono stati più veloci anche dei "fratelli maggiori" Juniores e Promesse.
1.59.03 sugli 800m per Roberto Boni che fa il bis di vittorie a spese del parmigiano Filippo Robuschi che arriva al traguardo dopo 1.59.49.
Alla sua terza prova sulla distanza Riccardo Gaddoni (Sacmi Imola) toglie 15 secondi al personale sui 3000m e vince in 9.13.22.
Giovanni Mastrippolito (Virtus Bologna) fila come un Frecciarossa sui 400 ostacoli e toglie in un colpo solo più di un secondo al personale: 54.72 il tempo con cui vince la gara e si proietta al quinto posto delle graduatorie nazionali 2015.
Andrea Dallavalle sale fino a 2.00m per vincere il salto in alto, solo un centimetro al di sotto del personale siglato la settimana scorsa. Si migliora di tre centimetri invece Filippo Bini (C.A. Copparo) che supera 1.94m alla terza prova.
Calogero Marco Volo (Cus Parma) fa un altro passo verso il muro dei 15m e si aggiudica il getto del peso con il nuovo personale di 14.94m.
Nei 5km di marcia Michele Minto si migliora di poco meno di 40 secondi e in 23.34.77 strappa a Elia Maccari (Sintofarm) la vittoria e il primato nelle graduatorie regionali stagionali.

Maite Vannucci
Allieve - Desola Oki corre per l'ennesima volta i 200m intorno ai 25", ma l'ottima prestazione della parmigiana non basta per scalzare dal gradino più alto del podio la scatenata Zaynab Dosso (Corradini) che è andata sui blocchi a Modena in questo fine settimana. L'ivoriana di Rubiera vola sulla pista azzurra e chiude in 24.62, a soli tre centesimi dal personale.
Le esigenze societarie portano Elisa Maria Di Lazzaro (Cus Parma) alla partenza dei 400 ostacoli. La specialista delle barriere alte non si risparmia e, alla sua quarta gara su questa distanza, mette a segno un 1.04.21 che la proietta nella top ten nazionale 2015.
Nel disco Daria Soglia continua a dominare incontrastata sul panorama regionale della specialità, questa volta con un miglior lancio di 36.94, mentre Maite Vannucci (Cus Bologna) vince il giavellotto con 40.27 davanti alla reggiana Ilaria Grassi (Self Montanari) che si migliora fino ad arrivare a 35.51m

Juniores Maschi - Xilo (Virtus Bologna) dopo aver disintergrato il personale sui 400m da una ritoccata anche a quello della mezza distanza portandolo a 22.54. In seconda posizione c'è un nome da tenere d'occhio per il futuro: Mark Emeka Obi Kalu. Il nigeriano della Fratellanza ha soltanto tre altre gare all'attivo e nel giro di un anno è passato da 23.41 al 22.60 di ieri. Da rivedere nel 2016.
L'oro degli 800m è appannaggio di Federico Mengozzi (Sacmi) che in 1.55.37 precede l'uomo di casa, Lorenzo Lamazzi, che termina in 1.56.08.
Gabriele Natali
Sgambata facile facile per Simone Bernardi che vince i 3000m in 8.50.71 con trenta secondi di vantaggio sul migliore degli avversari.
Il nuovo Campione Regionale del giro di pista con barriere è Filippo Amaretti (Edera Forlì) con il nuovo primato personale di 56.33. Dietro di lui i favoriti della vigilia Davide Cellario (Atl. Reggio, 56.64) e Luca Bedocchi (Pontevecchio Bologna) che chiude in 57.53, lontanissimo dal personale di 55.80.
Gran spallata di Gabriele Natali (Atl. Ravenna) che, a quattro giorni di distanza dal 15.33 fatto registrare a Faenza al "Fantinelli", si migliora ancora fino al sesto lancio atterrato a 16.25m. 
Quarto delle liste nazionali 2015 e terzo juniores di tutti i tempi in Emilia-Romagna con l'attrezzo da 6 kg.

Juniores Femmine - Germini e Boateng si scambiano i posti sul podio rispetto ai 100 del giorno precedente correndo in 25.20 e 25.37. A chiudere il podio Alice Bizzarri (Cus Ferrara) in 26.19.
Quarto tentativo sul doppio giro per la quattrocentista dell'Atletica Reggio Elena Benevelli.
2.15.39 il tempo che le ha dato la vittoria e, azzardiamo, qualche dubbio sul fatto che la partenza delle sue gare l'anno prossimo avvenga dai blocchi o meno.
La riminese Federica Giovanardi rimane due centimetri al di sotto del personale e vince il lungo con 5.40m.
Sara Ziliani
A Sara Ziliani (Cinque Cerchi) va l'oscar per l'accoppiata di titoli regionali più "strana" del 2015: dopo i 400m della prima giornata, la domenica scala il podio del disco con un lancio di 32.97m. Accostamento particolare anche per una multiplista.
Rientro con vittoria per Sara Corradin (Fratellanza Modena). La sfortunatissima giavellottista, alla sua prima gara doppo una lunghissima serie di infortuni, trova la traiettoria giusta subito al primo lancio che atterra a 38.99 e le permette di lasciarsi alle spalle la portacolori dell'Atletica 85 Faenza Giulia Paolini che si ferma a 38.86m.

Promesse Maschi - Davide Casacci (Virtus) è il più veloce duecentista under 23 in 22.36.
Sara Corradin
Tre soli iscritti sugli 800m e gara più che tattica (passaggio soporifero ai 400 in 1.01). Vittoria per Francesco Conti (Sacmi) che si impone in 1.58.47 su Damiano Guerrieri (Corradini Rubiera).
400 ostacoli a Gionata Zenobi (Cus Parma) in 55.48.

Promesse Femmine - Gli 800m vinti da Flavia Aleotti (Francesco Francia) in 2.16.41 sono uno dei pochi risultati di rilievo di questa categoria nella seconda giornata. Per la bolognese si tratta del secondo miglior tempo in carriera dopo il 2.12.85 ottenuto nel 2011.
Nel lancio del disco il duello fra Virginia Braghieri e Princess Irabor (Self Montanari) si risolve a favore della piacentina che al terzo turno arriva a 38.40m contro il 37.23 della reggiana.

domenica 20 settembre 2015

"On your marks!" - Modena, Campionati Regionali Junior/Promesse e fase 2 dei CdS Alievi. Prima giornata

La prima delle due giornate modenesi dedicate al trittico Allievi, Juniores, Promesse  conferma la tendenza che già si era vista nei precedenti appuntamenti di settembre: presenze pochine (soprattutto fra under 18 e under 23 che non subiscono le pressioni dei club per partecipare ai societari) e risultati che tranne qualche rara eccezione, soprattutto al femminile, non portano a dover assumere cardiotonici per resistere all'emozione.
Partiamo subito con l'analisi delle singole categorie.
Allievi - Sui 100 metri, assente il parmigiano Abe suo rivale per tutta la stagione, Zlatan (Atl. 
Norberto Fontana
Reggio) non deve spingere troppo sul gas per vincere in 11.03. 
I 1500 metri, corsi insieme agli juniores, potrebbero essere scanditi da un metronomo per quanto regolare è il ritmo. Boni (Self Montanari) e Gaddoni (Sacmi) si controllano per tutta la gara e alla fine è  4.10.03 il tempo con cui il reggiano lascia due decimi indietro l'imolese nella volata.
Mastrippolito (Virtus Bologna) vince i 110 ostacoli in 14.94 davanti a Bergamaschi (Cus Parma, 14.99) e Boscoli (Cus Ferrara, 15.12).
Nell'asta Lusuardi (Sintofarm) e Monelli (Fratellanza) salgono entrambi fino a 3.80m e si dividono il gradino più alto del podio. 
Dopo il "saltone" del Baumann, Andrea Dallavalle si conferma in stato di grazia e firma un 14.86m che rappresenta la sua seconda prestazione di sempre all'aperto.
Nel giavellotto la vittoria va per pochi centimetri a Norberto Fontana (Cinque Cerchi Piacenza, 52.47m) sull'atleta di casa Stefano Iuliano che con 52.29 aggiunge una ventina di centimetri al personale.

Allieve - A giugno, all'Arena Civica di Milano, Zaynab Dosso aveva indossato la maglia di Campionessa Italiana correndo i 100 metri in 11.75. Grandissima prestazione arrivata al momento giusto, nella gara più importante dell'anno. In un certo senso prevedibile dal punto di vista della programmazione.
Zaynab Dosso
Molto meno pronosticabile era il tempo di 11.76 con cui ieri non ha dato nessuna possibilità di replica alle avversarie. Un risultato che ancora una volta accresce le aspettative per la stagione 2016 dell'ivoriana della Corradini Rubiera.
Pb sui 400m per Giulia Riccò (Cus Parma) che vince abbastanza facilmente in 1.01.33.
Le vincitrici delle gare di mezzofondo, invece, rimangono poco al di sopra dei rispettivi record. Nei 1500 metri la vittoria va a Caterina Mangolini (Atl. Estense) in 4.59.94, mentre Chiara Bazzani corre in completa solitudine i 2000 siepi in 8.00.39.
L'infinito duello parmigiano sui 100 ostacoli si conclude ancora una volta a favore di Elisa Maria Di Lazzaro che in 13.84 segna la sua terza prestazione dell'anno e precede di sette centesimi la compagna di club Desola Oki.
Diana Pasquini (Cus Bologna) vince il peso con il terzo lancio atterrato a 11.99m, un centimetro in più del personale fatto registrare ai Campionati Italiani.
Vola lontanissimo il martello di Lucilla Celeghini (Fratellanza) che è probabilmente l'atleta che ha avuto i maggiori progressi in questa seconda parte d stagione. Ottima la serie di lanci della modenese, al primo anno nella categoria, culminata con il sesto turno dove ha messo a referto un 54.97m che migliora di quasi due metri il personale che aveva stabilito la settimana scorsa e la porta al quarto posto delle graduatorie nazionali.

Juniores Maschi - Alessandro Xilo (Virtus Bologna) corre il suo primo "quattro" dell'anno sotto i 50" e lo fa alla grande: 49.56, meno otto centesimi al personale.
Nei 1500m Bernardi (Sacmi Imola) si limita a fare il minimo ndispensabile per vincere qualche centesimo sotto i quattro minuti.
Edoardo Fontana (Cinque Cerchi) fa 4.20m al primo tentativo e si aggiudica il salto con l'asta.
Alessandro Xilo
Alessandro Meliconi (Pontevecchio Bologna) domina il lungo mettendo a segno quattro salti al di sopra del suo personale di 6.25m, con un picco al quinto turno a 6.61m.
Nel disco la vittoria va a Loris Fuochi (Interflumina Casalmaggiore, 42.50m) che, nonostante migliorino entrambi il personale, regola Marco Sarti (Virtus Bologna, 41.63m) e Marco Lorenzini (Fratellanza, 41.18m).

Juniores Femmine - Le centiste sembrano essere lontane dalla forma migliore e a tuffarsi meglio sul traguardo (e anche a rimanere meno lontana dal personale) questa volta è Georgina Boateng (Interflumina) che in 12.18 lascia a un centesimo la reggiana Germini e a quasi tre decimi la modenese Forghieri.
Sara Ziliani (Cinque Cerchi) torna per la prima volta sotto il minuto sui 400m dal 2012 e si aggiudica il titolo regionale.
Lucilla Celeghini
La faentina Catia Solaroli (Atl. 85) lima un secondo e mezzo al proprio primato e vince i 1500m in 4.50.66.
Nuovo personale anche per la triplista Chiara Calgarini (Atl. Lugo) che con 11.80m supera la capofila stagionale Martina Manzini (Cus Parma) che si ferma a 11.57m.
Doppia vittoria nei lanci per il Cus Parma: all'ultimo tentativo Marta Baruffini porta il personale a 13.09m, sei centimetri oltre la misura del bronzo dei campionati italiani; il martello di Sara Fantini, invece, supera per l'ennesima volta la linea dei 58 metri (58.48m, quarto risultato dell'anno della cussina).

Promesse Maschi - Giuseppe Sangiorgi (Sacmi Imola) corre il suo primo 400 sotto i 49" della stagione e fa risultato doppio: titolo regionale e nuovo personale a 48.90.
A Daniele Ragazzi (Francesco Francia) basta atterrare a 6.77m per salire sul gradino più alto del podio delsalto in lungo.
Il 55.07 metri con cui Martin Pilato si aggiudica la gara del disco, invece, è probabilmente il miglior risultato tecnico maschile di tutta la prima giornata.

Promesse Femmine - Diciotto iscrizioni in questa categoria in tutta la prima giornata.
No comment.
Unica nota da segnalare il 4.35.56 con cui Chiara Casolari (Fratellanza) si è aggiudicata i 1500 metri.

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