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lunedì 25 luglio 2016

"On your marks!" - Bydgoszcz 2016. Sipario. Chiappinelli cancella Panetta, quinto posto e record

Il racconto dell'ultima giornata dell'edizione 2016 dei Campionati Mondiali Under 20 di Bydgoszcz.

Elvira Hermann
100 ostacoli F - Finale
La nigeriana Amusan e la non ancora sedicenne Usa Tia Jones erano arrivate in Polonia precedute dalle loro prestazioni di quest'anno che restringevano a loro due la lotta per il titolo. Ma, come abbiamo già avuto occasione di ribadire in queste cronache mondiali, i pronostici vanno confermati sul campo. Le due big lo hanno fatto vincendo con facilità nei primi due turni , anche se non impressionando in modo particolare, ma sono mancate nel momento decisivo. A dare la zampata vincente è stata invece la bielorussa Elvira Hermann, outsider di lusso della vigilia, che già nei turni preliminari aveva mostrato di essere in condizione migliorando il record nazionale fino a 12.97. Nella gara per l'oro la Hermann si è ulteriormente superata migliorando anche il record dei campionati (12.85) ma ha dovuto aspettare la lettura del fotofinish per avere la certezza della vittoria davanti alla giamaicana Rushelle Burton, che ha accusato un ritardo di soli due centesimi, e alla Jones (12.89).
Notevole il miglioramento con record nazionale della Burton che era ferma a 13.21 prima di questi mondiali.

3000 siepi M - Finale
Yohanes Chiappinelli
Non poteva chiedere di più a questo mondiale Yohanes Chiappinelli che, insieme al quinto posto della finale iridata, porta con sè a Siena anche l'annoso record italiano della specialità che Francesco Panetta aveva stabilito a Firenze nel 1982. 8.32.66 per il Campione Europeo di Eskilstuna che è anche il primo dei terrestri. Il quartetto di oggetti volanti non identificati che ha dominato la competizione aveva in cima alla fila il keniota Amos Kirui che in 8.20.43 ha staccato in volata l'eritreo Haileselassie (8.22.67), l'etiope Wale (8.22.83) e l'altro rappresentante del Kenya Ruto (8.22.84)


Salto in alto F - Finale
Con l'assenza pesante di Vashti Cunningham, Michaela Hruba (Rep. Ceca) figurava in cima alla lista delle probabili aspiranti al titolo insieme a Yuliia Levchenko. La differenza fra le due l'ha fatta la quota, non proibitiva di 1.89, dove l'ucraina ha inaspettatamente inanellato tre nulli mentre la ceca è passata al primo tentativo. Tra loro si è inserita la messicana Esquivel che alla terza rincorsa ha valicato la quota killer dell'ucraina. La ceca si è poi ripetuta a 1.91m prima di cedere a 1.95m.

Lancio del disco M - Finale
Un Clemens Prufer assolutamente irriconoscibile ha lasciato via libera all'ennesima "novità" del mondo dei lanci: la vittoria di un quatariota, Mohammed Ibrahim Moaaz nel lancio del disco.
Novità a cui spesso stanno dietro allenatori europei richiamati dal fascino dei petrodollari e una disinvolta politica di naturalizzazioni, fatto sta che il medagliere si riempie di bandierine sconosciute nel recente passato. A Moaaz è stato sufficiente il suo primo, e unico lancio valido, a 63.63m per assicurarsi la vittoria davanti al polacco Stachnik (62.83m) e al bielorusso Zhuk (61.70m). Quinto l'oro del getto del peso Bukowiecki, discobolo "per hobby", a 59.71m
Mohammed Ibrahim Moaaz 


1500 metri F - Finale
Seconda doppietta consecutiva per l'Etiopia in un mondiale Juniores, questa volta grazie a Adanech Anbesa e Fantu Worku, seconda e terza del ranking stagionale mondiale. Una gara piuttosto veloce fin dalle prime battute che si è conclusa con un tutt'altro che disprezzabile 4.08.07 per la vincitrice con la compagna di squadra a 4.08.43 e la statunitense Christina Aragon che si è conquistata il bronzo chiudendo in 4.08.71.

800 metri M - Finale
Quando Donovan Brazier ha deciso di restare a casa per preparare le valigie per Rio de Janeiro è stato subito chiaro che il titolo degli 800 sarebbe diventato una faida fra kenioti. Così è stato con gli atleti di Nairobi a emulare le etiopi dei 1500 portando nella rift valley la seconda doppietta consecutiva nella specialità. 1.44.95 il tempo con cui si è imposto Kipyegon Bett davanti al connazionale Willy Kiplimo Tarbei (1.45.50) tempo che lo pone al quarto posto delle liste stagionali. A completare il podio, nel pieno rispetto di quanto si ipotizzava alla vigilia, il marocchino Smaili in 1.46.02.
Baboloki Thebe

4X400 metri M - Finale
La domanda pre-gara era questa: basterà un fuoriclasse come Baboloki Thebe affiancato da un ottimo Karabo Sibanda  e da due discreti comprimari a tenere a bada lo squadrone statunitense senza una personalità spiccata ma con quattro atleti di altissimo livello? La risposta è stata negativa e forse proprio perchè Thebe, e in misura minore Sibanda, non sono riusciti a fare la differenza come avrebbero voluto e potuto. Troppo risicato il vantaggio con cui l'ultimo frazionista del Botswana Xholani Talane ha ricevuto il testimone per poter sperare di resistere al ritorno di William London III e nonostante il tentativo di resistenza gli africani si sono dovuti accontentare dell'argento condito dal record continentale di categoria. Terzo posto per i giamaicani staccati di un paio di secondi.

Anna Cockrell
4X400 metri F -Finale
Si sarebbe portati a pensare che un'atleta che partecipa ai campionati mondiali, anche se juniores, sappia come si corre una staffetta. Evidentemente non è sempre vero se si prende in considerazione la frazione che la giamaicana Stacey-Ann Williams ha compiuto rimanendo in seconda corsia. Dopo il primo giro in cui le statunitensi avevano accusato un lieve ritardo sulle caraibiche, la rimonta era già iniziata grazie a un'impressionante Anna Cockrell capace di chiudere la sua parte di gara in 50.9, rimonta compiuta definitivamente nella terza fase dove la Williams, forse anche per il suo errore ha fatto registrare un over 54" assolutamente inadeguato a un simile palcoscenico.
Medaglia di bronzo per il quartetto canadese che ha sopravanzato di pochissimo la Germania. Ottave le italiane Mangione, Borga, Tirnetta e Marchiando

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