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domenica 5 giugno 2016

"On your marks!" - Memorial Pratizzoli 2016. Guerra e Silvestri vicinissimi ai primati italiani

Francesco Guerra
Il "Memorial Pratizzoli" si è concluso pochi minuti fa e, come da tradizione, dopo questa manifestazione molte delle graduatorie nazionali stagionali andranno riscritte.
Nessun record italiano è caduto, anche se il laziale Francesco Guerra (Atl. Frascati) sui 2000m e la marchigiana Emma Silvestri (Collection Sambenedettese) ci sono andati molto vicini, ma la pista di Fidenza ha fatto segnare una serie di prestazioni di altissimo livello e anche qualche sorpresa rispetto ai pronostici della vigilia, almeno a livello individuale. La gara a squadre ha infatti rispettato appieno le aspettative con la Lombardia vincitrice con 288 punti su Veneto (255.5) e Lazio (243). Ottima quarta l'Emilia-Romagna che ha messo in carniere 239 punti.
Di seguito una breve carrellata sui risultati.

Velocità e ostacoli maschili - Emozionante l'arrivo degli 80 metri con i primi tre divisi da pochi centimetri. Mattia Mecozzi (Sport Atletica Fermo) fa tre centesimi peggio del 9.13 che Mercoledì sera a San Marino lo ha portato in testa alle graduatorie 2016 e deve accontentarsi del terzo posto. Perugini (Atl. 90 Tarquinia) lima due centimetri al personale, vince e raggiunge il marchigiano in cima alle liste, mentre il friulano Sacin (Pol. Triveneto Trieste) fa addirittura -12 e si aggiudica l'argento in 9.14. Quarto il piacentino Boiardi che porta il pb a 9.26.
Il vicentino Marangon (CSI Fiamm, 36.07) vola a prendere la testa del ranking dei 300 piani, togliendo quasi mezzo secondo al tempo di iscrizione e precedendo i due favoriti della vigilia, il laziale Benati e il lombardo Pierani entrambi sui loro standard abituali.
Nonostante il miglioramento di otto centesimi Giuseppe Filpi (Atl. Agropoli, 13.73) ha dovuto cedere il passo sui 100 ostacoli al lombardo Fabio Izzo (Atl. Pianura Bergamasca) che ha chiuso in 13.68.

Mezzofondo e Marcia maschili - Abbiamo accennato sopra all'impresa sfiorata da Guerra sui 2000m. Il responso finale del cronometro è stato di 5.31.54, poco più di due secondi al di sopra del primato italiano di Yohannes Chiappinelli datato 2012. Il laziale ha ancora un bel po' di tempo per trovare la gara giusta. Vedremo nelle gare di settembre quali saranno le sue condizioni. Da segnalare in questa gara l'ottimo secondo posto del reggiano Jacopo Curti (Self Montanari) che ha chiuso in 5.53.13.
Emma Silvestri
"Sorpresina" sui 1000 invece dove il lombardo Haida (Pol Bienate Magnago) si migliora di un paio di secondi e sale sul gradino più alto del podio. Nella marcia  il livornese Finocchietti fa 13.34.83 e lascia a più di trenta secondi il trentino Andrei.

Salti maschili - Egbo (Lib. Sanvitese) e Pusceddu (Atl. Gaglianico) salgono entrambi fino a due metri, ma nonostante i cinque centimetri di miglioramento il piemontese deve arrendersi al friulano per il calcolo degli errori. Bronzo per Filippo Pavani (Atl. Bondeno) che porta il personale a 1.83m.
Non eccezionale il livello del lungo dove al friulano Dal Zilio (Gemonatletica) è bastato un salto a 6.35 per vincere senza grossi patemi.

Lanci maschili - I pronostici del pèeso dicevano "Musci" e così è stato. Il 17.78 del pugliese è lontano dal suo recente record italiano ma più che sufficiente per non lasciare dubbi. Niente da fare per il lombardo Castagna (Atl. Rovellasca) e l'emiliano Zeudjio Tchiofo (FMI Parma Sprint) che nonostante si confermino su ottimi livelli rimangono distanti dal biscegliese.
Confermate anche le prime due posizioni del martello con Moruzzi (Atl. Uisp Marina di Carrara) a prevalere sul corregionale Marcuccio (Atl. Livorno). Notevole miglioramento per il lombardo Fava (Studentesca San Donato) che con 51.00m si aggiudica il bronzo.

Velocità e ostacoli femminili - Noemi Cavalleri (Pol. Olonia) porta 14 punti alla Lombardia grazie al 10.07 sugli 80 metri con cui supera la toscana Larissa Iapichino (qualcuno la ricorderà mentre già qualche anno fa correva in un famoso spot televisivo...) e la veneta Martina Prifti, entrambe a 10.12.
Quasi un secondo il distacco che, correndo in 40.18, la laziale Chiara Gherardi (Atl. Giovanni Scavo) ha inflitto alle compagne di podio Francesca De Mitri e Alessia Baldini (Corradini Rubiera).
Il record italiano degli 80 ostacoli di Desola Oki (11.45) oggi non ha traballato, ma sicuramente ha avvertito qualche "spiffero". 11.54 per Veronica Besana (Atl. Cassago) e 11.60 per Giulia Guarriello (Sintofarm Atletica). Due ragazze da rivedere a settembre.

Mezzofondo e Marcia femminili - Per Emma Silvestri, vale lo stesso discorso fatto precedentemente per Guerra. Con una sola differenza: il record italiano è già suo. Oggi si è "limitata" a vincere in 3.48.89 controllando una El Mazi (Runner team 99) e una Pattis (L.C. Bozen) in notevole progresso.
Più tirate invece le vittorie di Susanna Marsigliani (Atl. Muggiò) sui 1000m in 2.56.14 e di Lucrezia Misuri (Firenze Marathon) in 6.36.10 sulla distanza doppia.

Sara Zuccaro
Salti femminili - La veneta Rebecca Pavan rimane la leader stagionale dell'alto con 1.71, ma oggi si ferma sette centimetri più in basso e lascia via libera per la vittoria a Benedetta Trillini (Atl. Osimo) che si migliora di due centimetri a quota 1.66 e un po' a sorpresa precede anche Gloria Polotto (Cus Pavia) grazie all'esame degli errori.
Nel lungo la favorita Masiero non trova le rincorse giuste e finisce solo quarta con 5.29, lontanissima dal personale. Fatica anche l'altra lombarda Alice Rodiani che tuttavia all'ultimo tentativo infila un 5.42 che beffa la laziale De Pasquale (5.34m).

Lanci femminili - Sara Verteramo (Cus Torino) sposta più avanti di quasi mezzo metro la linea del personale con una "botta" da 12.30m, mentre Anita Bartolini (Atl. 75 Cattolica) avanza di 30 centimetri e passa dalla quinta piazza delle starting list all'argento di oggi.
Nel martello  Sara Zuccaro (Atl Fabriano) si migliora a 53.71 e non lascia nessuna possibilità di ribattere alle avversarie, così come la giavellottista della Brugnera Friulintagli Federica Botter che aumenta di quasi tre metri il personale grazie a una straordinaria spallata da 46.19m

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