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lunedì 27 luglio 2015

"On your marks!" - Torino, Assoluti 2015. Day Three. Finale di partita.

Tobia Bocchi
Foto Colombo/Fidal
Chiusura col botto per l'atletica made in emilia-romagna che nella terza giornata degli Assoluti 2015 porta a casa un oro,tre argenti, un bronzo e una bella  serie di piazzamenti in finale, in gran parte ottenuti da ragazzi molto giovani. 
E' consuetudine facendo un'analisi delle gare partire dal risultato più importante, ma in questa occasione, senza togliere nulla a nessuno, vogliamo iniziare raccontando le due imprese di due di quei giovanissimi di cui sopra.
La prima è di quel Tobia Bocchi che, gara dopo gara, comincia a scrollarsi di dosso l'appellativo di promessa dell'atletica italiana per diventare sempre più una garanzia nonostante i suoi diciotto anni appena compiuti. Nel 2015 l'ex rugbista parmigiano è andato sempre in crescendo: prima le indoor, il titolo italiano di categoria a Rieti, l'argento agli Eurojunior e ieri sera la medaglia di bronzo agli assoluti e, soprattutto,  quel record italiano che solo per una bava di vento non si era già preso in Svezia.
16.54m. Un bel po' per un primo anno juniores. E per un bel po' il metallo della medaglia del cussino è stato anche più prezioso, ma prima è arrivata la zampata da vecchio campione di Fabrizio Donato, 16.91m al quarto turno, poi il nuovo personale del varesino Stefano Magnini che all'ultima occasione disponibile ha lasciato il segno più vicino sulla sabbia a 16.55m. Sta di fatto che quella foto scattata ieri sera sul podio torinese potrebbe essere l'emblema di un bel passaggio di consegne.
Francesca Bertoni
L'altra eccezione è quella che facciamo per Francesca Bertoni, ventuno anni da Pavullo nel Frignano, che ha divorato la pista del "Primo Nebiolo". 10.13.96, più di undici secondi tolti al personale e una fantastica medaglia d'argento. Come a Rieti ai tricolori Promesse, ma questa volta fra le grandi e lasciando a distanza quella Martina Merlo che nel Lazio la beffò per un secondo.
Una grande serata che corona una grande stagione per la giovane siepista della Fratellanza che, forse, potrebbe avere un unico rimpianto: se fosse arrivato prima il "crono" di  ieri sera l'avrebbe fatta salire sull'aereo azzurro con destinazione Tallinn. Ma come si dice ogni cosa a suo tempo e c'è tempo, c'è tempo, c'è tempo.
E ora torniamo a rispettare le tradizioni parlando del 1500 metri donne. 
Margherita Magnani
foto Colombo/Fidal
Margherita Magnani, cesenate ormai da tempo alla corte della Fiamme Gialle a Castel Porziano, disturbata da acciacchi piccoli e grandi è rimasta a lungo fuori dalle competizioni lo scorso anno, ma ora sembra essere tornata ad essere quella macchina da corsa che conoscevamo. Prima il 4.06.81 di Heusden (Belgio), ieri sera il sigillo tricolore (4.19.29 il tempo) e ora l'attesa per la possibile convocazione per i mondiali di Pechino. Bentornata Maggie!
Il quarto posto va forse stretto a Barbara Bressi che correndo in 4.22.16 ha visto sfuggire l'argento a un secondo e il bronzo a un decimo, ma anche la stagione della mezzofondista della Montanari&Gruzza è di quelle che si mettono volentieri nell'album dei ricordi.
Un po' di rabbia in più potrebbe averla invece la riminese Julaika Nicoletti, non tanto per la medaglia d'argento arrivata ieri sera con 16.05m (quasi due metri al di sotto del personale realizzato nella scorsa stagione indoor), quanto per le notizie che la vorrebbero esclusa dal mondiale cinese perchè avrebbe conseguito il minimo di partecipazione in una gara regionale...speriamo ci ripensino. Può essere soddisfatta invece la juniores del Cus Parma, Marta Baruffini, quinta con 13.02m a un solo centimetro dal proprio record.
Argento anche a Eseosa "Faustino" Desalu che ha lasciato il titolo dei 200 metri a Davide Manenti per soli sette centesimi. 21 secondi e sette centesimi alla seconda gara del 2015, un buon punto dal quale ripartire per tornare ai livelli dello scorso anno.
Julaika Nicoletti
News dal settore salti. Nell'alto dominato da Fassinotti un errore di troppo a 2.10m  è costato la medaglia di bronzo al sammarinese Eugenio Rossi. Il "lungo" della Biotekna Marcon è salito fino a 2.14, stessa quota del cagliaritano Meloni che ha però avuto la meglio per il podio grazie al suo percorso netto.
Appaiati al settimo posto alla quota di 2.10 i gemelli Ciotti, nono Ferrante Grasselli (Fratellanza)stessa misura ma un tentativo in più.
Alla parmigiana Giorgia Benecchi (Esercito) non è bastato superare i 4.05 per salire sul podio dell'asta, mentre nel salto triplo oltre al record di Bocchi è arrivato anche l'ottimo quinto posto di Daniele Ragazzi (Francesco Francia) che in finale ha fatto solo un centimetro in meno del 15.29 delle qualificazioni che rappresenta il suo nuovo personale. Ottavo posto per la bolognese, sponda Cus, Sherry Isofa, atterrata a 12.39m.
Due buoni piazzamenti anche dal settore lanci grazie a Martin Pilato (Atl.Ravenna) arrivato al quinto lancio ai 52.28m  del quinto posto e al martellista Andrea Poli (Virtus Bologna) sesto con 57.67.

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